Mil Mi-4

elicottero medio leggero OKB 329 Mil
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Il Mil Mi-4 (in cirillico Миль Ми-4, nome in codice NATO Hound - cane da caccia, in lingua inglese) era un elicottero da trasporto monomotore con rotore a quattro pale, progettato dall'OKB diretto da Michail Leont'evič Mil' e sviluppato in Unione Sovietica all'inizio degli anni cinquanta. Impiegato dall'aviazione sovietica, fu esportato in diverse nazioni.

Mil Mi-4A
Mil Mi-4 esposto al
museo ungherese dell'aviazione di Szolnok
Descrizione
Tipoelicottero medio leggero da trasporto
Equipaggio1-2
CostruttoreUnione Sovietica (bandiera) Russia (bandiera) OKB 329 Mil
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza26,80 m
Altezza4,40 m
Diametro rotore21 m
Superficie rotore346,4
Peso a vuoto5100 kg
Peso carico7150 kg
Peso max al decollo7550 kg
Passeggeri16 soldati
Capacitàfino a 1600 kg di carico
Propulsione
Motoreun radiale Shvetsov ASh-82V
Potenza1675 shp
Prestazioni
Velocità max185 km/h
Autonomia500 km
Tangenza5500 m
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Utilizzatori del Mil Mi-4 nel mondo
Altra vista del Mil Mi-4 esposto al
Letecké muzeum Kbely di Praga, Repubblica Ceca

Nel settembre del 1951 l'Unione Sovietica decise di incrementare i propri sforzi nello sviluppo di nuovi modelli di elicotteri, approvando nuovi progetti quali il Yakovlev Yak-24 (nome in codice NATO "Horse") ed il Mil Mi-4. Quest'ultimo fu progettato in risposta all'americano Sikorsky S-55, traendo spunto dall'impiego degli elicotteri durante la guerra di Corea. Pur mantenendo una somiglianza di impostazione, l'elicottero sovietico venne però realizzato più grande ed in grado di trasportare un carico maggiore.

Il primo volo con il Mil Mi-4 fu effettuato nel maggio del 1952 con un prototipo dotato di un radiale Shvetsov a singola stella installato nel muso come nell'S-55, in grado di erogare una potenza di 735,5 kW (1 000 CV), anche se poi il modello andò in produzione con un motore Shvetsov ASh-82V da 1 250 kW. Il primo modello entrò servizio lo stesso anno e sostituì il Mi-1. Ne venne realizzata anche una versione con rotore eiettabile.

Il Mil Mi-4 fu presentato per la prima volta alla parata aerea di Tushino in occasione della "Giornata delle Forze Aeree Sovietiche" del 1953. Inizialmente denominato dalla NATO Type 36, gli venne assegnato a partire dal 1955 il nome in codice "Hound".

Impiego operativo

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Impiegato dalla Aeronautica militare sovietica, il Mi-4 venne sostituito dal Mi-8 e non è usato dall'Aeronautica militare russa oggi.

L'elicottero trovò largo impiego in Afghanistan e in India durante la guerra indo-pakistana del 1971. La prima operazione eliportata dell'esercito indiano si svolse su questi elicotteri alla periferia di Sylhet e il Mi-4 è stato durante il conflitto l'elicottero più utilizzato dall'Esercito indiano. Fornì supporto a un'operazione di successo della 57ma Divisione indiana da montagna durante le operazioni sul fiume Meghna.

Utilizzatori

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  Albania
59 esemplari utilizzati dalla Forcat Ajrore Shqiptare dal 1957, inclusi 37 Harbin Z-5 di produzione cinese dal 1967. Questi ultimi risultavano ancora in servizio nel 2004[1][2]
  Afghanistan
  Afghanistan
  Algeria
  Bangladesh
  Bulgaria
  Cambogia
  Cina
  Corea del Nord
48 Z-5 consegnati, 20 in servizio al novembre 2018.[6] Copia cinese del Mil Mi-4 Hound.[6]
  Cuba
  Rep. Ceca
  Germania Est
  Egitto
  Finlandia
  Guinea-Bissau
  Ungheria
  India
  Indonesia
  Iraq
  Kirghizistan
  Mali
  Mongolia
  Corea del Nord
  Polonia
  Romania
  Somalia
  Unione Sovietica
  Tagikistan
  Siria
  Sudan
  Vietnam
  Yemen
  Jugoslavia
rimasero in servizio fino al 1970 quando furono sostituiti da dei Mil Mi-8
  1. ^ "Historical Listings Archiviato il 16 luglio 2012 in Internet Archive.", World Air Forces Archiviato il 16 luglio 2012 in Internet Archive..
  2. ^ a b c d e Flight 1971, Military Helicopter Market 1971, p. 575.
  3. ^ «Historical Listings Archiviato il 16 luglio 2012 in Internet Archive.», World Air Forces Archiviato il 16 luglio 2012 in Internet Archive..
  4. ^ Flight 1981, Military Helicopter Market 1981, p. 321.
  5. ^ Flight 1975, Military Helicopter Market 1975, p. 293.
  6. ^ a b "Le forze aeree del mondo. Corea del Nord" - "Aeronautica & Difesa" N. 385 - 11/2018 pag. 68

Bibliografia

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Pubblicazioni

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Collegamenti esterni

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