Milonia Cesonia
Milonia Cesonia (in latino Milonia Caesonia; ... – Roma, 24 gennaio 41) è stata una nobildonna romana, quarta moglie dell'imperatore Caligola.
Milonia Cesonia | |
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Ritratto di Milonia Cesonia (Promptuarii Iconum Insigniorum, Guillaume Rouillé) | |
Consorte dell'imperatore romano | |
In carica | 39 – 24 gennaio 41 |
Predecessore | Lollia Paolina |
Successore | Valeria Messalina |
Morte | Palatino, Roma, 24 gennaio 41 |
Dinastia | Gens Caesonia (per nascita) Giulio-claudia (per matrimonio) |
Padre | Cesonio |
Madre | Vistilia |
Consorte | Primo marito sconosciuto Caligola (39-41) |
Figli | Dal primo marito: 3 femmine Da Caligola: Giulia Drusilla |
Origini familiari
modificaPoco si sa sulla famiglia di origine di Cesonia: sua madre era Vistilia, una nobildonna sposata più volte e con sette figli.[1] Sappiamo il nome di cinque dei sei fratellastri di Cesonia: Quinto Pomponio Secondo, console suffetto nel 41, Publio Pomponio Secondo, console suffetto nel 44, un certo Orfito, Publio Suillio Rufo, questore nel 15, e Gneo Domizio Corbulone, influente generale sotto Claudio e Nerone.[2] I due Pomponii erano probabilmente parenti di Gaio Pomponio Grecino, console suffetto nel 16, Orfito era il padre di Servio Cornelio Scipione Salvidieno Orfito, console nel 51, e Suillio Rufo era il padre di Marco Suillio Nerullino, console nel 50.[3] Prima di sposarsi con Caligola, inoltre, Cesonia aveva già avuto un altro marito e tre figlie.[4]
Biografia
modificaCaligola e Cesonia erano amanti già prima del loro matrimonio e la donna restò incinta dell'imperatore.[5] Caligola, senza un erede, la sposò quindi nel 39 dopo aver divorziato dalla terza moglie, Lollia Paolina, accusata di essere sterile.[6] Secondo Svetonio e Giovenale, Cesonia diede a Caligola un filtro d'amore, cosa che causò la follia dell'imperatore.[7] Cesonia, già madre di tre figlie, dette all'imperatore una figlia, Giulia Drusilla, secondo Svetonio lo stesso giorno del loro matrimonio mentre secondo Cassio Dione un mese dopo; appena nata la bambina, l'imperatore la portò sul Campidoglio e la pose in grembo alla statua di Minerva, affinché la nutrisse e la allevasse.[8]
Caligola fu assassinato il 24 gennaio del 41 da alcuni membri del Senato e della guardia pretoriana, guidati dai tribuni Cassio Cherea e Cornelio Sabino.[9] Poche ore dopo anche Cesonia venne uccisa, pugnalata da un centurione, insieme a Giulia Drusilla, che fu schiacciata contro un muro.[10]
Note
modifica- ^ Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, VII, 4; Barrett 2002, p. 73.
- ^ Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, VII, 4; Zissos 2015, p. 49.
- ^ Zissos 2015, p. 49.
- ^ Svetonio, Gaio Cesare, XXV; Barrett 2002, p. 74.
- ^ Cassio Dione, LIX, 23.7.
- ^ Cassio Dione, LIX, 23.7; Svetonio, Gaio Cesare, XXV.
- ^ Giovenale, Satire, VI, 615-617; Svetonio, Gaio Cesare, L.
- ^ Cassio Dione, LIX, 28.7; Svetonio, Gaio Cesare, XXV.
- ^ Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche, XIX, 1.15; Svetonio, Gaio Cesare, LVIII.
- ^ Svetonio, Gaio Cesare, LIX; Montanelli 2011, Tiberio e Caligola, 257.
Bibliografia
modifica- Fonti primarie
- (GRC) Cassio Dione, Historia Romana. ((EN) Roman History — traduzione in inglese su LacusCurtius).
- (GRC) Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche. ((EN) The Antiquities of the Jews — traduzione in inglese di William Whiston).
- Giovenale, Saturae.
- Plinio il Vecchio, Naturalis Historia. ((EN) The Natural History — traduzione in inglese di John Bostock).
- Svetonio, De Vita Caesarum.
- (IT) Vite dei Cesari — traduzione in italiano di Progettovidio;
- (EN) The Lives of the Twelve Caesars — traduzione in inglese di John Carew Rolfe.
- Fonti storiografiche moderne
- Anthony A. Barrett, Agrippina: Mother of Nero, Roman Imperial Biographies, Routledge, 2002, ISBN 978-11-346-1863-7.
- Indro Montanelli, Storia di Roma, collana Biblioteca Universale Rizzoli, Milano, RCS MediaGroup, 2011, ISBN 978-88-17-05019-7.
- Andrew Zissos, A Companion to the Flavian Age of Imperial Rome, John Wiley & Sons, 2015, ISBN 9781118878170.
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