Misano di Gera d'Adda

comune italiano
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Misano di Gera d'Adda [miˈzaːno diˈʤeːɾa ˈdadːa] (Misà [miˈza] in dialetto bergamasco[5], semplicemente Misano fino al 1863[6]) è un comune italiano di 2 923 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato nella regione della Gera d'Adda, al confine fra le province di Bergamo, Milano e Cremona, si trova a circa 25 chilometri a sud del capoluogo orobico.

Misano di Gera d'Adda
comune
Misano di Gera d'Adda – Stemma
Misano di Gera d'Adda – Bandiera
Misano di Gera d'Adda – Veduta
Misano di Gera d'Adda – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoIvan Mario Tassi (SiAmo Misano) dal 10-6-2024
Territorio
Coordinate45°28′10″N 9°37′15″E
Altitudine104 m s.l.m.
Superficie6,11 km²
Abitanti2 923[2] (31-8-2022)
Densità478,4 ab./km²
Frazioninessuna[1]
Comuni confinantiCalvenzano, Capralba (CR), Caravaggio, Vailate (CR)
Altre informazioni
Cod. postale24040
Prefisso0363
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016135
Cod. catastaleF243
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 404 GG[4]
Nome abitantimisanesi
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Misano di Gera d'Adda
Misano di Gera d'Adda
Misano di Gera d'Adda – Mappa
Misano di Gera d'Adda – Mappa
Posizione del comune di Misano di Gera d'Adda nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Il paese si trovava anticamente nell'area dell'isola Fulcheria, una striscia di terra attorniata da una regione paludosa molto estesa, il lago Gerundo.

I primi insediamenti stabili sul territorio risalgono al I secolo a.C. come si evince da resti risalenti al periodo della colonizzazione gallica. La zona archeologica venne individuata in un campo prospiciente alla strada che congiunge Misano alla vicina Capralba; qui sono state rinvenute una tomba gallica con corredo di spada in ferro, fibule e vasellame in bronzo, un unguentario d'alabastro e altre suppellettili. Tali resti sono considerati tanto importanti da essere stati inseriti in numerose mostre di livello nazionale riguardanti la presenza dei Galli in Italia.

Pochi invece sono i segni della presenza romana, che prima si integrò e poi sostituì i vecchi abitanti.

Il primo documento scritto in cui si menziona il paese risale al 962 quando, con il placito della vicina comunità di Caravaggio, il conte Gisalberto II assunse il possesso dell'intera isola Fulcheria.

Nel XIII secolo si insediò la Signoria della famiglia ghibellina dei Secco, per volere dell'imperatore Federico II.

Nel luogo dove sorge l'attuale chiesa di San Rocco sorgeva anticamente una torre di probabile origine alto-medievale, trasformata in torre di difesa dai guelfi e successivamente distrutta dai ghibellini di Crema nel 1246. Misano fu dunque un borgo fortificato; quando il suo castello venne demolito, i materiali edili ricavati vennero impiegati per la costruzione del Santuario di Caravaggio.

In seguito a due gravi incendi, l'uno nel 1559, e l'altro, ancor più grave, nel 1725, durante il quale venne distrutta la vecchia chiesa di Sant'Andrea, il borgo di Misano ottenne un'esenzione dal pagamento delle tasse allo Stato di Milano.

Il 19 agosto 1835 una meteora cadde nel territorio del comune causando danni trascurabili.[7]

Simboli

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Simboli del comune sono lo stemma e il gonfalone concessi con D.P.R. del 23 novembre 1988.

«Stemma d'oro, al castello di rosso, mattonato di nero, aperto del campo, munito di tre grandi feritoie ordinate in fascia, dello stesso, cimato nei fianchi da due basse torrette, prive di merli e scalinate di uno verso l'interno, con la cortina merlata di cinque alla guelfa, e sostenente la torre merlata di tre alla guelfa, finestrata di uno del campo, esso castello fondato sulla pianura di verde e accompagnato nel canton sinistro del capo dal biscione visconteo di azzurro, coronato all'antica dello stesso, ingollante il putto di carnagione, posto in fascia e dalle braccia aperte. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Parrocchiale San Lorenzo

L'edificio più rilevante del borgo è certamente l'imponente palazzo Visconti Guida Fugazzola, risalente al XVIII secolo; attuale sede del municipio, presenta una caratteristica pianta ad U ed un grazioso giardino.

La chiesa parrocchiale, già documentata nel X secolo, è intitolata a san Lorenzo, patrono del comune; fu ampliata nel XVI-XVII secolo e nuovamente ritoccata nel 1934. Al suo interno ospita dipinti di P. Galinone e Bernardino Galliari.

Altro edificio sacro degno di nota è la chiesetta di San Rocco, già Madonna della Fonte nel 1448, modificata nel 1612.

È caratteristica l'architettura delle cascine locali, situate nelle campagne che circondano il borgo, e in particolare quella della cascina Solferino.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Economia

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Il territorio comunale ospita 61 attività industriali con 377 addetti pari al 52,43% della forza lavoro occupata, 43 attività di servizio con 112 addetti pari al 5,98% della forza lavoro occupata, altre 50 attività di servizio con 169 addetti pari al 15,58% della forza lavoro occupata e 11 attività amministrative con 102 addetti pari al 6,95% della forza lavoro occupata.

Risultano occupati complessivamente 719 individui, pari al 27,76% del numero complessivo di abitanti del comune.

Nella zona, oltre ad aziende agricole, di cui è testimonianza la secolare storia dei ruscelli, si sono sviluppate piccole fabbriche metalmeccaniche, laboratori di abbigliamento ed imprese edili. Restano di grande impatto scenico le verdi campagne del circondario di Misano, costellate di sorgenti naturali: le "Sorgenti Gaverine".

  1. ^ Comune di Misano di Gera d'Adda - Statuto
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2022 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  6. ^ Regio decreto 1425 del 26/07/1863, su elesh.it. URL consultato il 27 ottobre 2017.
  7. ^ Nuova meteora, in Cosmorama pittorico, I, n. 36, 1835, p. 287.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

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Collegamenti esterni

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