Mitsos Miràt
Mitsos Miràt, pseudonimo di Dimitrios Muratis (Smirne, 1878 – Atene, 1964), è stato un attore greco.
Biografia
modificaMitsos Miràt nacque a Smirne nel 1878.[1] Mitsos Miràt lavorò come impiegato, prima di dedicarsi alla recitazione, iniziando come filodrammatico, e poi entrando, nel 1900, nella compagnia teatrale di Dimitrios Cotopuli, padre della famosa attrice Marica Cotopuli e di Chrisula, che diventò la sua seconda moglie, dopo l'attrice Kiveli.[1] Dopo varie recitazioni, dal 1907 al 1930, lavorò nella compagnia di Marica Cotopuli, dal 1915 nel ruolo di primattore e nella carica di direttore, successivamente con propri gruppi assieme ai più importanti attori del suo paese,[2] dimostrandosi uno tra i migliori attori greci[3] in un repertorio che spaziò dal genere brillante e boulevard a quello classico shakespeariano, non trascurando i copioni contemporanei di maggior impegno.[1][3] Scrisse due autobiografie, intitolate La mia vita (1938) e Mirát e io (1950).[3] Mitsos Miràt morì ad Atene nel 1964.[3]
Il figlio
modificaIl figlio Dimitrios (Atene, 1909), proseguì le orme del padre, studiando recitazione a Vienna, sotto la guida di Max Reinhardt, e a Berlino e interpretò copioni di ogni genere, prevalentemente nella compagnia della zia Marica Cotopuli.[1][3] Dal 1950 si dedicò anche alla regia, distinguendosi per un Macbeth nel 1955, con Melina Merkouri.[1][3] Nel 1957 fondò una propria compagnia teatrale assieme alla moglie.[3] Scrisse una biografia critica riguardante Bertolt Brecht.[3]
Note
modificaBibliografia
modifica- (EN) Iris Brooke, Costume in Greek Classical Drama, Londra, Methuen, 1962.
- (FR) Corinne Coulet, Le théâtre grec, Nathan, 1996.
- Vincenzo Di Benedetto e Enrico Medda, La tragedia sulla scena, Einaudi, 2002, ISBN 978-88-06-16379-2.
- Giulio Guidorizzi (a cura di), Introduzione al teatro greco, Mondadori, 2003, ISBN 978-88-882-4209-5.
- (EN) Chris Vervain e David Wiles, The Masks of Greek Tragedy as Point of Departure for Modern Performance, in New Theatre Quarterly, Cambridge, Cambridge University Press, 2004.