Modello REDDITI

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Il modello REDDITI è uno dei modelli utilizzati in Italia tramite il quale è possibile presentare diverse dichiarazioni fiscali. Dal 2017 ha sostituito il modello di dichiarazione unificato compensativo, meglio conosciuto come Modello Uni.Co.[1]

Soggetti tenuti alla presentazione

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Sono coloro che percepiscono redditi di: terreni, fabbricati, partecipazione, lavoro dipendente, lavoro autonomo occasionale o continuativo, impresa, pensione ed altri redditi cui siano riservati quadri di riferimento.

I contribuenti che, pur potendo utilizzare il modello 730, si avvalgono del modello REDDITI, sono tenuti a trasmetterlo telematicamente, ossia non possono presentarlo in formato cartaceo.

Casi di utilizzo

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La persona fisica deve utilizzare il modello REDDITI qualora:

  • percepisca redditi d'impresa (es: partecipazioni in società);
  • percepisca redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita IVA;
  • percepisca redditi "diversi", non compresi tra i redditi indicati nel quadro D, rigo 4 del modello 730 (es. i redditi da cessioni di azienda);
  • debba presentare dichiarazioni IVA e IRAP, come i venditori "porta a porta";
  • non sia stata residente in Italia nei due anni precedenti l'anno della dichiarazione;
  • percepisca redditi di lavoro dipendente da datori di lavoro non tenuti ad effettuare ritenute d'acconto, come le colf;
  • abbia realizzato plusvalenze da cessione di partecipazioni qualificate.

Non può essere presentato in forma congiunta.

Tipologie

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Esistono i seguenti 4 tipologie di Modello REDDITI:

Risultato del modello

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  • Saldo a debito: deve essere versato direttamente dal contribuente utilizzando il modello F24 tramite banca, posta o, nei casi in cui la legge lo impone, attraverso i sistemi telematici messi a disposizione dell'Agenzia delle entrate.
  • Saldo a credito: può essere chiesto a rimborso oppure lasciato a credito per essere utilizzato in diminuzione di imposte eventualmente dovute per l'anno in corso o per l'anno successivo.
  1. ^ Fisco: dichiarazione 2017 cambia nome. Unico in pensione, arriva 'Redditi', in ANSA, 31 gennaio 2017. URL consultato il 13 marzo 2021.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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