Moeche e masanete
Le moeche e masanete sono prodotti agroalimentari tradizionali veneti e dell'alto Mar Adriatico.
Moeche e masanete | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Veneto |
Zona di produzione | laguna di Venezia (43 pescatori riuniti nella Cooperativa San Marco di Burano) |
Dettagli | |
Categoria | secondo piatto |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi |
Definizione
modificaCol termine di moeche si indicano nella laguna veneta e nella laguna di Marano i granchi verdi (Carcinus aestuarii) in fase di muta[1], quando cioè, nello spazio di poche ore, nei mesi primaverili (aprile e maggio) e autunnali (ottobre a novembre), abbandonano il loro rivestimento (carapace) e si presentano tenere e molli, da cui il nome. Sono state presidio Slow Food.
Le masanete o masenete (in veneto) o masanetis (in lingua friulana[2]) sono invece le femmine provviste di guscio consumate alla fine dell'estate, quando sono piene di uova e in dialetto veneto prendono il nome di masanete col coral.
La produzione di moeche è unica in Italia e forse nel mondo. Tuttavia altri tipi di granchio (granchio blu) sono cucinati nel New England e in Giappone nel periodo di muta similmente a quanto avviene per le moeche.
Uso in cucina
modificaLe moeche vanno cotte vive. Esistono tre ricette principali: la prima prevede un taglio sulla schiena in modo che l'acqua rimasta fuoriesca, quindi vengono impanate e fritte; un'altra prevede la frittura senza tagli e l'ultima ricetta prevede che queste vengano poste vive nell'uovo sbattuto e salato, fino a che queste deglutiscano in parte il composto, quindi sono passate nella farina bianca e fritte.
Le masenete sono preparate lessate e condite con aglio, olio e prezzemolo.