Monastero di San Barbaro di Demenna
Il monastero di San Barbaro di Demenna sorgeva nel territorio di Alcara li Fusi allora Turiano, e precisamente nel feudo San Giorgio, contrada Pascì.[senza fonte] Questo Monastero di cui si ignora l'anno preciso di fondazione, dev'essere stato molto probabilmente costruito verso la fine dell'VIII secolo o il principio del IX secolo, giacché dagli atti risulta preesistente all'invasione araba. Durante la dominazione saracena il cenobio, già molto fiorente, si ridusse a pochi monaci e, pur costretto ad una vita grama e difficile, riuscì a superare fra tanti stenti la difficoltà di quei tempi calamitosi e a sopravvivere. Dopo l'occupazione normanna, il monastero era ridotto in condizioni quanto mai pietose e il conte Ruggero nel 1097 lo pose sotto le dipendenze dell'abazia di San Filippo di Demenna, il cui abate Gregorio ne curò le opere di restauro e in pochi anni lo fece rifiorire. Nel 1323 il monastero venne ceduto ad un potente signore, un certo Giovanni di Forlì, per due salme, cioè circa cinque quintali e mezzo, di frumento all'anno Così dopo oltre 5 secoli di vita, cessò di esistere il vecchio monastero basiliano di San Barbaro di Demenna.