Monte della Ganzaria
Il Monte della Ganzaria è una zona montuosa della Sicilia, facente parte della porzione più meridionale dei Monti Erei a cavallo delle provincie di Catania e Caltanissetta nella Sicilia sud orientale.
Monte della Ganzaria | |
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Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Provincia | Catania Caltanissetta |
Altezza | 791 m s.l.m. |
Prominenza | 25 m |
Catena | Monti Erei |
Coordinate | 37°16′09.98″N 14°25′48.72″E |
Mappa di localizzazione | |
Inquadramento ambientale
modificaLa montagna della Ganzaria ricade principalmente nei territori di San Michele di Ganzaria e Caltagirone (provincia di Catania) e in piccola parte in quello di Mazzarino (provincia di Caltanissetta). L'areale ha una superficie complessiva di circa 1.500 ha; tutta quest'area fa parte del Demanio Regionale ed è gestita dall'Ispettorato Regionale Ripartimentale delle Foreste. La quota massima è di 791 m s.l.m.
È un sito a elevato interesse naturalistico. Questa montagna, oltre a offrire un belvedere naturale, presenta una variegata morfologia e ospita numerose formazioni vegetali che la rendono paesaggisticamente gradevole.
Geologia
modificaLe formazioni geologiche dominanti sono rappresentate, dal basso verso l'alto, da argille e sabbie con intercalazioni suborizzontali di quarzareniti plio-pleistoceniche.[1]
Le quote altimetriche sono comprese tra circa 400 m, alla base di Monte Curma dei Laghi, e 791 m, in corrispondenza del segnale Cimiotto in località Monte della Scala.
Vegetazione
modificaÈ particolarmente nota per le diverse specie di orchidee che ospita.
Sui terreni sedimentari cresce una vegetazione di tipo zonale che rientra fra quella della fascia termomediterranea (da 50 a 500 m) e mesomediterranea (da 500 a 1.000 m).
Nella prima di esse è presente la macchia mediterranea, mentre nella seconda troviamo le sugherete e le leccete.
La vegetazione della Montagna della Ganzaria comprende sia aree boscate artificiali che aree boscate naturali.
Le aree boscate artificiali: sono rappresentate da rimboschimenti a Pino domestico (Pinus pinea), Pino d'Aleppo (Pinus halepensis) ed Eucalipto (Eucaliptus camaldulensis).
Le formazioni arboree naturali sono, invece, costituite da lembi di vegetazione a Quercus suber e da esigui nuclei boschivi a Quercus ilex e Quercus virgiliana.
Diffusi sono gli aspetti di degradazione della vegetazione boschiva naturale, quali:
- la macchia mediterranea;
- la gariga;
- la prateria mediterranea xerotermofila.
Nella macchia troviamo le seguenti piante arbustive:
- Ginestra odorosa (Spartium junceum)
- Cornetta (Coronilla emerus)
- Legno puzzo (Anagyris foetida)
- Pero mandolino (Pyrus amygdaliformis)
- Lentisco (Pistacia lentiscus)
- Sommacco (Rhus coriaria)
- Palma nana (Chamaerops humilis)
- Cisto di Montpellier (Cistus monspeliensis)
Tra queste la Palma nana, fino a pochi anni fa, era importante perché costituiva materia prima per un fiorente artigianato locale: dalle sue foglie si ricavavano lunghe fibre che poi veniva intrecciate per ottenere oggetti vari (scope, stuoie, cordami, ecc…) oppure si ricava il crine vegetale che serviva per imbottire materassi e poltrone.
La gariga che è una formazione vegetale composta da bassi sufrutici sempreverdi, si è sviluppata negli spazi liberi, creati in seguito a incendi verificatesi nel tempo.
Nella gariga, in particolare, si osservano le seguenti specie:
- Il Rosmarino (Rosmarinus officinalis)
- Il Timo (Thymus capitatus)
- Il Cisto femmina (Cistus salvifolius)
- Il Cisto comune (Cistus creticus)
- Il Cisto di Montpellier (Cistus monspeliensis)
- Il Camedrio femmina (Teucrium fruticans)
- L'Ononide bacaja (Ononis natrix ssp. ramosissima (Desf.) Battandier et Trabut)
Nella gariga, inoltre, sono presenti diverse specie di Orchidaceae.
Le praterie xerotermofile sono caratterizzate da:
- Il Tagliamani o Disa (Ampelodesmos mauritanicus (Poiret) Dur. Et Sch.)
- Il Barboncino mediterraneo (Cymbopogon hirtus (L.) Janchen.)
In particolare le formazioni ad ampelodesmeti, oltre a essere prevalenti e più ricche, si presentano con un elevato numero di specie appartenenti alla famiglia delle orchidacee.
Accanto a tale vegetazione zonale si trova la vegetazione riparia (extrazonale) di cui sono individuabili essenzialmente due aspetti:
- Il bosco ripariale e sottobosco che si caratterizza per la presenza di Salici (Salix alba, Salix pedicellata) Pioppi (Populus nigra), e Tamerici (Tamarix gallica).
- Il canneto, invece, è caratterizzato dalla cannuccia di Plinio (Arundo pliniana)
Note
modifica- ^ (Nicastro, 2007)
Voci correlate
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