Monte Clapier

Monte delle Alpi Marittime

Il monte Clapier (anche il francese Mont Clapier) è una montagna di 3.045 m s.l.m.[1] delle Alpi Marittime, situata lungo il confine italo-francese.

Monte Clapier
La montagna vista dal versante francese.
StatiItalia (bandiera) Italia
Francia (bandiera) Francia
Regione  Piemonte
  Provenza-Alpi-Costa Azzurra
Provincia  Cuneo
Alpi Marittime
Altezza3 045 m s.l.m.
Prominenza219 m
CatenaAlpi
Coordinate44°06′57.49″N 7°25′08.83″E
Autore/i prima ascensioneVictor de Cessole
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Clapier
Monte Clapier
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Clapier
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Marittime e Prealpi di Nizza
SottosezioneAlpi Marittime
SupergruppoGruppo Gelas-Grand Capelet
GruppoGruppo del Gelas
SottogruppoGruppo Clapier-Maledia p.d.
CodiceI/A-2.I-A.4.a/a

Caratteristiche

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La croce di vetta.

Il nome deriva dall'aspetto sfasciato che presenta dal versante più facile; il termine francese clapier significa infatti pietraia.[2] Il nome in questo senso potrebbe derivare dalla radica indoeuropea cal (pietra, roccia, risalto roccioso), oppure dall'occitano aclapeirà = ammucchiare pietre, a sua volta da pèira = pietra.[3]

Si tratta di una delle punte dello spartiacque alpino principale, compresa tra i passi secondari di monte Clapier (2835 m) ed il delle Fous (2864 m). Dal versante italiano, si trova alla testata della valle Gesso di Entracque, in comune di Entracque. I passi principali che lo delimitano sono il passo del Pagarì ad ovest, ed il col dell'Agnel a nord-est.

Per la sua posizione topografica, è il tremila più meridionale delle Alpi.

Dal punto di vista geologico, la montagna è costituita da gneiss granitoidi biotitici, con affioramenti di agmatiti anfiboliche, appartenenti al massiccio cristallino dell'Argentera.[4]

Il versante italiano del monte Clapier ha il ghiacciaio più meridionale delle Alpi, il ghiacciaio del Clapier. Esso si trova a 40 km in linea d'aria dal mare. Il ghiacciaio è normalmente visibile dal colle est del monte.

Salita alla vetta

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L'accesso alla vetta è un itinerario di difficoltà intermedia tra escursionismo ed alpinismo. La via normale si sviluppa dal passo del Pagarì, ad ovest della vetta e nel versante francese. Dal passo si tratta di perdere circa 150 m di dislivello e poi per cenge ci si porta fino alla base del versante ovest-nord-ovest, che si risale per tracce di sentiero e roccette fino in vetta.[5]

Per raggiungere il passo del Pagarì dal versante francese si può partire dal rifugio Nizza. In questo caso, si può anche abbandonare il sentiero prima di giungere al passo, tagliando prima per pietraie fino al passo ovest del Clapier, dove ci si ricongiunge alla via normale.[6] Dal versante italiano si può partire dalla frazione San Giacomo (1.210 m) di Entracque passando per il rifugio Pagarì (2.650 m).[5]

Il grado di difficoltà dell'ascensione varia, a seconda delle fonti, da escursionistica (EE)[5] ad alpinistica (F).[6]

  1. ^ (DE) Alois Draxler, Westalpen: Schutzhütten in der Schweiz, in Italien und in Frankreich: 1064 Schutzhütten und Biwakschachteln des CAF, CAI, SAC, NFS sowie zahlreicher anderer alpiner Vereinigungen und privater Bewirtschafter, Bergverlag Rother, 2005, p. 403. URL consultato il 1º ottobre 2020.
  2. ^ clapier (1) sul Wikizionario della lingua francese
  3. ^ Andrea "Aladar" Pittavino, Rifugio Pagarì - Storia ed itinerari, edizioni LILA, 2004; pag. 204
  4. ^ Carta Geologica d'Italia scala 1:100.000, foglio 90, Demonte, su apat.gov.it. URL consultato il 28 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  5. ^ a b c Descrizione della salita alla vetta partendo da san Giacomo di Entracque, su gulliver.it. URL consultato il 23 agosto 2018.
  6. ^ a b Descrizione della salita dal versante francese e passando per il rifugio Nizza, su gulliver.it. URL consultato il 23 agosto 2018.

Bibliografia

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  • Andrea Parodi, Vette delle Alpi, Parodi Editore, Arenzano (GE), 1996
  • Andrea "Aladar" Pittavino, Rifugio Pagarì - Storia ed itinerari, edizioni LILA, 2004
Cartografia

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