Il Monte Sautron (3166 m) è una montagna delle Alpi Cozie, situata tra l'italiana valle Maira e la francese valle dell'Ubaye.

Monte Sautron
Il versante occidentale del monte Sautron
StatiItalia (bandiera) Italia
Francia (bandiera) Francia
Regione  Piemonte
Provenza-Alpi-Costa Azzurra
Provincia  Cuneo
Alpi dell'Alta Provenza
Altezza3 166 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate44°29′17.08″N 6°52′37.62″E
Altri nomi e significatiTête de Sautron (FR)
Data prima ascensione1877
Autore/i prima ascensionePio Paganini
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Sautron
Monte Sautron
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Sautron
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Cozie
SottosezioneAlpi del Monviso
SupergruppoGruppo del Chambeyron in senso ampio
GruppoGruppo del Chambeyron propriamente detto
SottogruppoCresta Monte Sautron-Monte Chambeyron
CodiceI/A-4.I-A.1.b

Caratteristiche

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La montagna sorge sullo spartiacque principale alpino, in corrispondenza di un nodo ove diramano alcune dorsali secondarie. La vetta si trova sul confine Italia-Francia, ed è divisa tra il comune italiano di Acceglio e quello francese di Larche.

La dorsale alpina principale giunge da nord-ovest, dal colle della Portiola, e sale fino alla vetta; qui devia verso sud, discendendo verso il monte Vallonasso, dove piega di nuovo a sud-ovest fino a raggiungere il colle del Sautron. Dalla vetta dirama una dorsale secondaria in direzione circa nord-est, che scende al passo detto la forcellina, e prosegue in direzione della cima di Stroppia, dove piega verso nord andando a formare il gruppo della Rocca Bianca. Un'ulteriore dorsale dirama dalla vetta in direzione nord, andando a digradare verso la val di Stroppia, che dal colle della Portiola scende verso la valle Maira. Il versante francese presenta una costolatura meno evidenziata che scende in direzione est-sud-est verso la testata del vallone di Viraysse.[1]

La quota della montagna è indicata in maniera differente nelle diverse cartografie nazionali: la cartografia italiana IGM indica una quota di 3166 m, mentre la cartografia francese IGN indica una quota di 3155 m.[1]

Dal punto di vista geologico, la montagna è costituita da un ammasso piuttosto omogeneo di calcari dolomitici e dolomie del Triassico, appartenenti al Complesso brianzonese; a nord affiorano anche scisti carboniosi, argilliti calcaree e brecce dolomitiche sempre triassiche, appartenenti allo stesso complesso.[2] Questa formazione appoggia su un basamento di calcescisti del Cretaceo superiore - Eocene, affioranti alla base sul versante francese.[3]

Il nome francese, Tête de Sautron, riprende il toponimo Sautron. Questo toponimo è di origine occitana; una tradizione vuole che ricordi i molti emigranti piemontesi morti in questa zona nel tentativo di superare le Alpi per recarsi a lavorare in Francia.[4]

Ascensione alla vetta

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Prima ascensione

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La prima ascensione nota è attribuita a Pio Paganini, ingegnere dell'Istituto Geografico Militare, che raggiunse la vetta nel 1877.[4]

 
La cresta nord ed il versante nord-occidentale, sui quali si sviluppa la via normale

Via normale

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La via normale si sviluppa sulla cresta secondaria che dirama dalla vetta verso nord. Dal versante italiano, la cresta si raggiunge con partenza dalla frazione Chiappera di Acceglio; si sale alla montagna di Stroppia seguendo il sentiero Dino Icardi, poi si piega a sinistra seguendo le indicazioni per il colle della Portiola, seguendo per un tratto anche il sentiero Roberto Cavallero. Raggiunto il termine della cresta nord, si inizia a risalirla, tenendosi inizialmente un po' sulla destra, fino a raggiungere la croce di vetta.[4] La traccia in cresta è parzialmente segnata con bolli rossi.[5] L'itinerario è di tipo escursionistico, con difficoltà valutata EE sulla scala italiana.[4]

Un percorso alternativo prevede di raggiungere invece il colle della Portiola, e da qui risalire in vetta per la cresta nord-ovest.[6] Per l'ascensione ci si può appoggiare al rifugio Stroppia ed al bivacco Barenghi, in valle Maira; un po' più distanti, il rifugio Campo Base a Chiappera di Acceglio, ed il rifugio Chambeyron nel vallone dello Chambeyron in Francia.

Accesso invernale

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In stagione invernale l'ascensione alla vetta diventa un itinerario di sci alpinismo. L'avvicinamento più comodo è da Larche, con salita alla vetta per cresta dal colle della Portiola.[7]

  1. ^ a b cfr. cartografia
  2. ^ Carta Geologica d'Italia scala 1:100.000 - foglio 78-79 - Argentera-Dronero Archiviato il 14 marzo 2012 in Internet Archive.
  3. ^ (FR) Atlas géologique de les Alpes françaises - monte Sautron
  4. ^ a b c d Provincia di Cuneo - monte Sautron, su montagna.provincia.cuneo.it. URL consultato il 10 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2007).
  5. ^ gulliver.it - normale alla vetta[collegamento interrotto]
  6. ^ Guida d'Italia del Touring Club Italiano - Piemonte (eccetto Torino e Valle d'Aosta, TCI, Milano, 1961, pag. 358
  7. ^ gulliver.it - ascensione scialpinistica al monte Sautron[collegamento interrotto]

Bibliografia

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Cartografia

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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