Mosca artificiale
Le esche che vengono utilizzate per la pesca con la mosca vengono denominate mosche artificiali.
Le imitazioni delle mosche utilizzate maggiormente riproducono quattro ordini principali d'insetti: efemerotteri, tricotteri, plecotteri e chironomi. Questi si suddividono in innumerevoli famiglie e generi che hanno sagome simili ma dimensioni colori e abitudini diverse. In ogni caso il ciclo vitale di ognuno di questi ordini di insetti, anche se con modalità diverse, si compie in parte a livello subacqueo ed in parte a livello aereo al di fuori dell'elemento liquido. Principalmente le esche sono suddivise in diverse categorie ad imitare i vari stadi di vita degli insetti acquatici. Gli stadi principali e più comuni sono i seguenti:
- Stadio ninfale (Nimph)
- Stadio emergente (Emerger)
- Stadio di subimmagine (Dun)
- Stadio adulto (Spinner)
- Stadio di insetto morto (Spent)
Di tutte queste fasi per molte specie abbiamo anche la suddivisione in maschio e femmina (male/female). Sono denominate oltremodo mosche artificiali anche le imitazioni di insetti terricoli (Terrestrial).
Le mosche possono comunque imitare anche diverse tipologie di prede: uova, piccoli pesci, piccoli mammiferi finiti in acqua per sbaglio, per insidiare le prede più grandi. Queste esche vengono realizzate con vari
materiali tra cui le piume d'uccelli, pelo di mammiferi o filati sintetici come il nylon sopra un amo ad
occhiello fissate poi con della colla o dello smalto.
Esiste una grossa serie di mosche artificiali utilizzate per la pesca in mare e che vanno ad imitare pesci foraggio, crostacei, e organismi marini di cui il pesce si nutre abitualmente, questa tipologia prende nome di mosche da mare.
Bibliografia
modifica- Massimo Clini, Introduzione al ciclo evolutivo delle effimere (RTF), collana Manuali di Costruzione, Torino, Massimo Clini, 2014.
- Massimo clini, Introduzione al ciclo evolutivo delle effimere, su amazon.it, Massimo Clini, 4 novembre 2014.