Museo nazionale di storia naturale di Francia

museo in Francia

Il Muséum national d'histoire naturelle (detto anche semplicemente Le Muséum o, in sigla, MNHN) è il museo nazionale di storia naturale francese, con sede a Parigi, posto sotto la tutela congiunta dei ministeri dell'Educazione nazionale, della Ricerca e dell'Ambiente.

Museo nazionale di storia naturale di Francia
Muséum national d'histoire naturelle: la Grande Galerie de l'Evolution, nel Jardin des Plantes di Parigi
Ubicazione
StatoFrancia (bandiera) Francia
LocalitàJardin des Plantes
Coordinate48°50′31.59″N 2°21′22.63″E
Caratteristiche
TipoStoria naturale
Istituzione10 giugno 1793
Apertura10 giugno 1793
Visitatori1,395,484[1] (2020)
Sito web
Il sede del Museo nazionale di storia naturale di Parigi.
Stabilimenti del MNHN in Francia.

Il museo fu formalmente costituito il 10 giugno 1793, durante la Rivoluzione francese, ma le sue origini, in realtà, risalgono al Jardin royal des plantes médicinales (Giardino reale delle piante medicinali), uno dei più antichi istituti scientifici di Francia, che fu fondato dall'editto reale del 1635 durante il regno di Luigi XIII. Visto lo scopo inizialmente previsto per l'istituzione, l'intendente e i titolari delle cariche più importanti erano tutti dottori in medicina.

Durante il XVIII secolo, però, l'attività del Giardino cambiò, passando dall'arte di guarire con le piante allo studio della storia naturale, e con la dichiarazione reale del 31 marzo 1718 si separò la carica di primo medico del re da quella di intendente del Giardino.

Nel 1739, Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon (1707 - 1788) fu nominato intendente di quello che in quel tempo veniva chiamato Jardin du roi; ricoprì tale carica per 50 anni. La notorietà internazionale e il suo lavoro accanito resero il luogo uno dei fari scientifici del XVIII secolo.

Dopo la sua morte, nel 1788, il re nominò a capo del Giardino un militare, Charles-François de Flahaut, conte de La Billarderie. Il personale del Giardino, condotto da Louis Jean-Marie Daubenton, fece conoscere il suo malcontento presso il re, ma senza successo.

La Rivoluzione cambiò profondamente il funzionamento del Giardino. Il 20 agosto 1790, un decreto dell'Assemblée nationale chiese agli insegnanti di redigere un progetto per la sua riorganizzazione. La prima assemblea votò la rimozione dall'incarico del conte de La Billarderie ed elesse all'unanimità Daubenton come presidente. Questi formò una commissione (comprendente Antoine-François, conte di Fourcroy, Bernard de Lacépède e Antoine Portal), incaricata di redigere il regolamento della nuova istituzione e di fissarne il funzionamento. La commissione determinò inoltre quelle che sarebbero state le missioni del museo: insegnare al pubblico ma anche costituire delle collezioni e partecipare attivamente alla ricerca scientifica. Il corpo docenti e il loro direttore, eletto e rinnovato ogni anno, sarebbero dovuti essere i garanti dell'indipendenza della ricerca.

Ma il progetto non decollò, in quanto l'Assemblée nationale non proseguì l'iter legislativo. Nel 1791, La Billarderie si dimise e fu sostituito da Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre. Fu solamente nel 1793 che Joseph Lakanal (1762 - 1845), portando al museo le collezioni del principe di Condé, incontrò Daubenton e scoprì il progetto del 1790. Lakanal lo portò all'Assemblée nationale e, il 10 giugno 1793, ottenne il voto del decreto che costituì il Muséum national d'histoire naturelle, dandogli inoltre una propria esistenza giuridica. La carica di intendente venne allora sostituita dalla funzione del direttore; la vecchia gerarchia, costituita da dimostratori e sotto-dimostratori, fu abolita. Dodici posti di professore assicurarono, in maniera uguale e collegiale, l'amministrazione del museo. Gli insegnamenti furono divisi in 12 cattedre professorali.

Durante la prima metà del XIX secolo, il Muséum conobbe un periodo di grande prosperità. Con la nomina a direttore, nel 1836, del chimico Michel Eugène Chevreul (1786 - 1889), il campo d'interesse si spostò verso le scienze sperimentali, come avvenuto anche per l'Università, sua rivale. Questo periodo terminò con l'arrivo di Alphonse Milne-Edwards, nel 1890, e con la promulgazione del decreto del 12 dicembre 1891 che sancì il ritorno in forza della storia naturale (questa politica resterà in vigore fino alla vigilia della Seconda guerra mondiale).

La legge delle finanze del 31 dicembre 1907 accordò al Muséum un'autonomia finanziaria dotandolo di un proprio budget da amministrare.

Parallelamente ai nuovi campi d'attività aperti dal colonialismo, il Muséum iniziò un movimento d'espansione fuori dalla capitale francese. Per favorire le attività di ricerca e studio del mare, nel 1928 installò il suo laboratorio marittimo a Saint-Servan, e poi a Dinard. Non essendo venuta meno la sua attività botanica, nel 1934 divenne proprietario per lascito della tenuta di Chèvreloup. Inoltre ereditò la proprietà dell'entomologo Jean Henri Fabre a Sérignan-du-Comtat, vicino ad Orange, nel 1822.

 
La Grande Galerie de l'Évolution.

In seguito alla decolonizzazione, il Muséum concentrò i suoi sforzi sulla presa di coscienza degli squilibri causati alla natura dall'espansione umana. Nel 1948, partecipò alla creazione dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (UICN). Più tardi, installò all'interno dei suoi edifici un servizio di conservazione della natura (1962), il segretariato della fauna e della flora (1979) e una delegazione permanente al ministero dell'Ambiente (1992).

Altre acquisizioni vennero fatte in provincia: il riparo Pataud in Dordogna (1957), il parco zoologico della Haute-Touche nel dipartimento dell'Indre (1958), il giardino botanico di Val Rameh a Mentone (1966), la stazione di biologia vegetale di Cherré nel dipartimento della Sarthe e la stazione di biologia marina di Concarneau (1996).

Nel 1975, un piano di ristrutturazione dei locali e di raggruppamento dei laboratori permise delle spettacolari realizzazioni, come la zooteca sotterranea (1986) e la trasformazione della vecchia galleria di zoologia in Grande Galleria dell'Evoluzione (1994). Lo statuto del 1985 ha messo fine al ruolo di amministratori dei professori, ed ha creato tre consigli che si occupano della gestione del Muséum in sostituzione dell'assemblea dei professori, che esisteva dal 1793. Più recentemente, il decreto del 2001 ha creato dei livelli gerarchici intermedi tra la direzione e la ricerca, oltre che delle strutture trasversali per rinforzare la coordinazione delle azioni collegate alle grandi missioni.

Presieduto oggi da Bernard Chevassus-au-Louis, il Muséum continua a mantenere una grandissima importanza a livello nazionale e internazionale nello sviluppo della storia naturale.

Gli istituti del Muséum

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Attualmente il Muséum possiede:

Direzione

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Direttori eletti per un anno:

Direttori eletti per due anni:

Direttori nominati per cinque anni:

Presidenti nominati per 5 anni:

Le cattedre

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La trasformazione del Jardin du roi in museo nazionale ha determinato la creazione di dodici cattedre. Nel tempo, il loro numero e il loro soggetto di interesse sono cambiati; alcune cattedre sono state suddivise, altre soppresse.

Bibliografia

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  • L'Herbier du monde. Cinq siècles d'aventures et de passions botaniques au Muséum d'histoire naturelle, sotto la direzione di Philippe Morat, Les Arènes, 2004 ISBN 2-912485-71-1

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN138971923 · ISNI (EN0000 0001 2158 1551 · BAV 494/60519 · ULAN (EN500262724 · LCCN (ENn80097456 · GND (DE37583-4 · BNF (FRcb118650422 (data)