Museo degli strumenti per il calcolo
Il Museo degli strumenti per il calcolo si trova nel centro di Pisa, nell'area degli ex-macelli, fa parte del Sistema Museale di Ateneo dell'Università di Pisa ed è cogestito dalla Fondazione Galileo Galilei.
Museo degli strumenti per il calcolo | |
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Sala 2 | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Pisa |
Indirizzo | Via Nicola Pisano, 25 |
Coordinate | 43°43′08.69″N 10°23′24.18″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Scienza |
Istituzione | 2000 |
Proprietà | Università di Pisa |
Visitatori | 8 906 (2019) |
Sito web | |
Storia
modificaL'idea del museo nacque nel 1989 quando fu creato un Centro per la Conservazione e lo Studio degli Strumenti Scientifici per valorizzare le collezioni di strumentazioni antiche del Gabinetto di Fisica Sperimentale dell'ateneo pisano.
L'idea di realizzare un museo dei calcolatori, che documentasse l'evoluzione della storia del calcolo attraverso i suoi stessi strumenti, fu accolta nel 1993 dal Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica che costituì una "Commissione Nazionale per il Museo degli Strumenti per il Calcolo", al fine di predisporre un piano organico per la sua realizzazione.
Attualmente il Museo si trova presso l'area dei vecchi macelli di Pisa (entrata da via Largo Padre Renzo Spadoni 2/B) dove sta sorgendo la "Cittadella galileiana", voluta dal Comune di Pisa e dalla Regione Toscana. Presso il Museo si tengono mostre e convegni, iniziative divulgative, laboratori didattici e visite guidate per le scuole. Il museo fa parte del Sistema museale di Ateneo dell'Università di Pisa.
Collezioni
modificaLa prima comprende strumenti scientifici di fisica e astronomia del XVIII, XIX e prima metà del XX secolo, che includono il Fondo Pacinotti, con invenzioni dello scienziato pisano, tra cui la celebre "macchinetta". Completano le collezioni museali importanti archivi, quali quello dello stesso Pacinotti, l'Archivio Fermi-Persico e l'Archivio Riccardo Felici.
La collezione informatica, unica in Italia e notevole a livello internazionale, spazia dagli aritmometri dell'800, ai grandi calcolatori degli anni 50-90 e comprende pezzi unici, come la Calcolatrice Elettronica Pisana (1961), intorno alla quale si formò la prima scuola italiana di informatica, nonché le repliche dell'addizionatore e i simulatori della Macchina Ridotta (1957), in assoluto il primo calcolatore progettato e costruito in Italia, a Pisa.
Grandi calcolatori
modificaGalleria d'immagini
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Cray XM-P ID
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Cray XM-P
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Scheda madre Cray XM-P
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Computer portatile IBM PS/2
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Commodore PET 8296
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Olivetti Programma 101 ("La Perottina")
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Terminale Elea
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Tubo Williams: dispositivo RAM a raggi catodici
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Olivetti - Unità nastri magnetici
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Calcolatrice meccanica Curta
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Calcolatrice Dalton
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Macchina calcolatrice XIX secolo
CEP
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Unità di alimentazione CEP - Calcolatrice Elettronica Pisana
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Hard drive CEP - Calcolatrice Elettronica Pisana
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Controllo registri CEP - Calcolatrice Elettronica Pisana
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Telescrivente CEP - Calcolatrice Elettronica Pisana
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BUS della CEP - Calcolatrice Elettronica Pisana
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Unità di elaborazione della CEP - Calcolatrice Elettronica Pisana
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RAM ferromagnetica della CEP - Calcolatrice Elettronica Pisana
Note
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Bibliografia
modifica- Sta nascendo a Pisa il Museo Nazionale degli Strumenti per il Calcolo (JPG), in MCmicrocomputer, n. 170, Roma, Technimedia, febbraio 1997, pp. 144-151, ISSN 1123-2714 .
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo degli Strumenti per il Calcolo
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su msc.sma.unipi.it.
- Il Sistema Museale di Ateneo dell'Università di Pisa, su sma.unipi.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 309858810 · LCCN (EN) no2014104411 |
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