NGC 6709

ammasso aperto in Aquila

NGC 6709 è un ammasso aperto visibile nella costellazione dell'Aquila; nonostante le sue ridotte dimensioni, si tratta dell'ammasso più appariscente della costellazione.

NGC 6709
Ammasso aperto
NGC 6709
Scoperta
ScopritoreJohn Herschel
Data1827
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneAquila
Ascensione retta18h 51m 18s[1]
Declinazione+10° 19′ 06″[1]
Distanza3500[2] a.l.
(1075[2] pc)
Magnitudine apparente (V)6,7[1]
Dimensione apparente (V)13'
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso aperto
ClasseIV 2 m
Età stimata150 milioni di anni[2]
Altre designazioni
Mel 214; Cr 392; OCl 100[1]
Mappa di localizzazione
NGC 6709
Categoria di ammassi aperti

Osservazione

modifica
 
Mappa per individuare NGC 6709.

Si individua nella parte nordoccidentale della costellazione, circa 4,5° a sudovest della stella ζ Aquilae; si trova in una regione di cielo povera di stelle brillanti ma ricca di stelle di fondo, sul bordo della Via Lattea. Attraverso un binocolo 10x50 è visibile come una macchia chiara su cui si trovano sovrapposte alcune stelle di magnitudine 9; con un telescopio di 120mm e bassi ingrandimenti è possibile iniziare la sua risoluzione, che si completa però soltanto con strumenti di maggiore diametro e ingrandimenti oltre i 50x.

Quest'ammasso può essere osservato da entrambi gli emisferi terrestri e da tutte le aree popolate della Terra, grazie alla sua declinazione bassa e prossima all'equatore celeste; a parità di latitudine, gli osservatori dell'emisfero nord sono tuttavia leggermente più avvantaggiati di quelli dell'emisfero sud.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra giugno e novembre.

Storia delle osservazioni

modifica

NGC 6709 venne individuato per la prima volta da John Herschel nel 1827, attraverso un telescopio riflettore da 18,7 pollici; egli lo descrisse come un ammasso piuttosto ricco di stelle molto deboli e di aspetto debolmente compresso e irregolare, inserendolo nel suo General Catalogue of Nebulae and Clusters col numero 4440.[4]

Caratteristiche

modifica

NGC 6709 è un ammasso apparentemente povero di componenti, spesso confondibili coi ricchi campi stellari di fondo e relativamente poco concentrate; la sua distanza è stimata attorno ai 1075 parsec (3500 anni luce)[2] dal Sole probabilmente nei pressi di una regione inter-braccio o sul bordo interno del Braccio di Orione. La sua latitudine galattica non è particolarmente elevata e l'ammasso è immerso nel disco galattico.

Molte delle sue componenti presentano una classe spettrale compresa fra A e K, con l'assenza delle prime classi spettrali (O e B), indice che l'età dell'ammasso è già avanzata, stimata attorno ai 150 milioni di anni; tramite il diagramma HR delle componenti emerge che la gran parte delle stelle fra le magnitudini 10,5 e 12 appartengono alla sequenza principale, mentre non vi sono stelle di questo tipo fino alla magnitudine 12,7. Vi è inoltre una sola gigante rossa la cui appartenenza all'ammasso è stata accertata.[5]

  1. ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, su Results for NGC 6709. URL consultato il 19 maggio 2013.
  2. ^ a b c d WEBDA page for open cluster NGC 6709, su univie.ac.at. URL consultato il 19 maggio 2013.
  3. ^ Una declinazione di 10°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 80°; il che equivale a dire che a nord dell'80°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud dell'80°S l'oggetto non sorge mai.
  4. ^ Catalogo NGC/IC online - result for NGC 6709, su ngcicproject.org. URL consultato il 19 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  5. ^ Subramaniam, Annapurni; Sagar, Ram, Multicolor CCD Photometry and Stellar Evolutionary Analysis of NGC 1907, NGC 1912, NGC 2383, NGC 2384, and NGC 6709 Using Synthetic Color-Magnitude Diagrams, in The Astronomical Journal, vol. 117, n. 2, febbraio 1999, pp. 937-961. URL consultato il 19 maggio 2013.

Bibliografia

modifica
  • Catalogo NGC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 7 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0, William-Bell inc. ISBN 0-943396-14-X

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Oggetti del profondo cielo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di oggetti non stellari