Neal McCoy
Neal McCoy, pseudonimo di Hubert Neal McGaughey Jr. (Jacksonville, 30 luglio 1958), è un cantante statunitense.
Neal McCoy | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Country |
Periodo di attività musicale | 1988 – in attività |
Etichetta | 16th Avenue, Atlantic, Giant, Warner, Rhino, SEA, 903, Tate, Blaster, Slate Creek |
Album pubblicati | 15 |
Studio | 12 |
Raccolte | 3 |
Sito ufficiale | |
Attivo dalla fine degli anni '80, nel corso della sua carriera ha pubblicato 12 album in studio nonché raggiunto 9 volte la top 10 e due volte la vetta della classifica country di Billboard relativa ai singoli.[1]
Biografia
modificaEsordi e anni '90
modificaNato da madre filippina e padre statunitense ma di origini irlandesi, McCoy cresce circondato da svariati stili musicali che avranno tutti una certa importanza sul suo stile.[2] Inizia a esibirsi fin da bambino nel coro della chiesa, per poi entrare a far parte di una band R&B durante gli anni del college e avere una possibilità di aprire un concerto di Charley Pride nel 1981.[2] Nel 1988 firma un contratto con 16th Avenue, etichetta indipendente con cui inizia a pubblicare alcuni singoli.[2] In seguito al fallimento di tale etichetta, nel 1990 viene scritturato da Atlantic Records e pubblica il suo album di debutto At This Moment.[2] Nel 1992 pubblica, sempre tramite Atlantic, l'album Where Forever Begins: come il precedente, anche questo progetto passa pressocché inosservato sul piano commerciale,[3] seppur ottenendo un piazzamento alla numero 58 nella classifica album di Billboard relativa alla sola musica country.[1]
Nel 1994 pubblica l'album No Doubt About It: prodotto in collaborazione con Barry Beckett, l'album ottiene risultati commerciali molto superiori rispetto a quelli dei precedenti, raggiungendo la certificazione platino negli Stati Uniti e la certificazione oro in Canada.[2] I singoli No Doubt with It e Wink raggiungono inoltre la vetta della classifica country di Billboard e riescono ad entrare nella Billboard Hot 100, mentre The City Put the Country Back in Me raggiunge la posizione 5 nella classifica country.[1][3]
I successivi album You Gotta Love That (1995) e Neal McCoy (1996) si dimostrano dei successi commerciali negli Stati Uniti, dove ottengono rispettivamente la certificazione platino e oro.[2] Tutti i singoli estratti da You Gotta Love That riescono inoltre a ottenere piazzamenti nella top 10 della classifica country di Billboard. Seguono la pubblicazione del suo primo Greatest Hits (il quale viene certificato platino in madrepatria) e la partecipazione al singolo benefico One Heart at a Time, brano scritto da Victoria Shaw e atto a raccogliere fondi per la ricerca contro la fibrosi cistica.[4] Nel 1999 pubblica l'album Life of the Party, l'ultimo prima della fine dei rapporti con Atlantic Records.[2]
Anni 2000 e 2010
modificaDopo aver firmato un contratto discografico con Giant Records, nel 2000 McCoy pubblica l'album 24-7-365, a cui farà seguito That's Life nel 2005. In seguito alla pubblicazione di quest'ultimo album, l'artista interrompe a lungo la realizzazione di musica inedita, limitandosi a pubblicare la raccolta The Very Best of Neal McCoy tramite Rhino Records nel 2008.[2] Nel 2012 pubblica un album di inediti intitolato XII, il quale viene co-prodotto da alcune celebrità della musica country come Blake Shelton e Miranda Lambert.[5]
Nel 2013 l'artista realizza il suo primo album di cover, Pride: A Tribute to Charley Pride, costituito essenzialmente da cover di Charley Pride.[6] Nel 2016 viene pubblicato un secondo album di cover intitolato You Don't Know Me,[7] a cui fa seguito l'anno successivo la raccolta Neal McCoy's Favorite Hits.
Vita privata
modificaMcCoy ha conosciuto la sua futura moglie Miranda nel 1980, quando entrambi lavoravano nello stesso negozio.[8] I due hanno avuto un figlio e una figlia.[9]
Filantropia
modificaMcCoy è capo dell'associazione benefica East Texas Angel Network, che si occupa di raccogliere denaro da devolvere a famiglie con bambini portatori di gravi malattie.[10]
Discografia
modificaAlbum
modificaAlbum in studio
modifica- 1990 – At This Moment
- 1992 – Where Forever Begins
- 1994 – No Doubt About It
- 1995 – You Gotta Love That!
- 1996 – Neal McCoy
- 1997 – Be Good at It
- 1999 – The Life of the Party
- 2000 – 24-7-365
- 2005 – That's Life
- 2012 – XII
- 2013 – Pride: A Tribute to Charley Pride
- 2016 – You Don't Know Me
Raccolte
modifica- 1997 – Greatest Hits
- 2008 – The Very Best of Neal McCoy
- 2017 – Neal McCoy's Favorite Hits
Note
modifica- ^ a b c (EN) Joel Whitburn, Hot Country Songs 1944 to 2008, Record Research, 2008, pp. 266-267, ISBN 0-89820-177-2..
- ^ a b c d e f g h (EN) Neal McCoy Songs, Albums, Reviews, Bio & More, su AllMusic. URL consultato il 7 dicembre 2022.
- ^ a b (EN) Francesca Peppiatt, Country Music's Most Wanted, Brassey's, 2004, p. 7, ISBN 1-57488-593-6..
- ^ (EN) Scott R. Benarde, Stars of David: Rock'n'roll's Jewish Stories, UPNE, 2003, ISBN 978-1-58465-303-5. URL consultato il 7 dicembre 2022.
- ^ (EN) Billy Dukes, Neal McCoy, 'XII' – Album Review, su Taste of Country, 6 marzo 2012. URL consultato il 7 dicembre 2022.
- ^ (EN) Chuck Dauphin, Neal McCoy, ‘Roll on Mississippi’: Song Premiere From ‘Pride: A Tribute to Charley Pride’, su Billboard, 22 luglio 2013. URL consultato il 7 dicembre 2022.
- ^ (EN) Jenny Depper, Neal McCoy drops new album, 'You Don't Know Me' filled with American classics, su finance.yahoo.com, 6 agosto 2016. URL consultato il 7 dicembre 2022.
- ^ (EN) Irwin Stambler e Grelun Landon, Country Music: The Encyclopedia, MacMillan, pp. 300-301, ISBN 0312264879..
- ^ (EN) Deborah Evans Price, Pride: In the Name of Love, in Country Weekly, n. 20, pp. 39-40.
- ^ (EN) Jamie Field, Entertainer of the Century—Willie Nelson, su Texas Monthly, 1º dicembre 1999. URL consultato il 7 dicembre 2022.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Neal McCoy
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su nealmccoy.com.
- (EN) Neal McCoy, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Neal McCoy, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Neal McCoy, su Genius.com.
- (EN) Neal McCoy, su Billboard.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 36094497 · ISNI (EN) 0000 0000 2880 6883 · Europeana agent/base/77317 |
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