Neil Kinnock
Neil Kinnock, Barone Kinnock (Tredegar, 28 marzo 1942), è un politico britannico, esponente di spicco del Partito Laburista.
Lord Kinnock | |
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Ritratto ufficiale, 1995 | |
Vicepresidente della Commissione europea | |
Durata mandato | 16 settembre 1999 – 21 novembre 2004 |
Contitolare | Loyola de Palacio |
Presidente | Romano Prodi |
Predecessore | Leon Brittan |
Successore | Vari |
Commissario europeo per la riforma amministrativa | |
Durata mandato | 16 settembre 1999 – 21 novembre 2004 |
Presidente | Romano Prodi |
Predecessore | Erkki Liikanen (Bilancio, personale e amministrazione) |
Successore | Siim Kallas (Affari amministrativi, audit e lotta antifrode) |
Commissario europeo per i trasporti | |
Durata mandato | 16 febbraio 1995 – 15 settembre 1999 |
Presidente | Jacques Santer |
Predecessore | Marcelino Oreja (Energia e trasporti) |
Successore | Loyola de Palacio (Relazioni con il Parlamento, trasporti ed energia) |
Dati generali | |
Partito politico | Laburista |
Università | Università di Cardiff |
Biografia
modificaLaureatosi in relazioni industriali e storia presso l'Università di Cardiff e diplomatosi in scienze dell'educazione, Kinnock è sposato ed è padre di due figli. Terminati gli studi, inizia a lavorare come ricercatore presso la Workers' Educational Association. Nel 1970 viene eletto per la prima volta alla Camera dei Comuni prima per il collegio di Bedwellty e poi per quello di Islwyn e rimane membro del parlamento britannico fino al 1995, occupandosi soprattutto di politica industriale ed integrazione europea: dal 1978 al 1994 ha fatto parte del comitato esecutivo nazionale del Partito Laburista, del quale è stato presidente nel 1988; è stato membro del Governo ombra laburista, del Privy Councl (Consiglio privato) della regina e del Consiglio consultivo della BBC.
È stato segretario del Partito Laburista e vice-presidente dell'Internazionale Socialista dal 1983 al 1992; diede le dimissioni dall'incarico dopo la cocente sconfitta alle Elezioni generali nel Regno Unito del 1992.[1] È entrato a far parte della Commissione europea nel 1995 ed è rimasto in carica per due consiliature: è stato membro della Commissione Santer, con delega ai Trasporti, e vice-presidente della Commissione Prodi (1999-2005), responsabile della riforma amministrativa. Il 31 gennaio 2005 la regina Elisabetta II lo ha creato Barone Kinnock di Bedwellty, nella contea di Gwent, e lo ha nominato membro della Camera dei lord. Kinnock è suocero dell'ex primo ministro danese Helle Thorning-Schmidt, sposata con Stephen Kinnock, politico britannico e direttore del Forum economico mondiale di Ginevra[2].
Note
modifica- ^ (EN) Neil Kinnock's regret of 'all right' Sheffield 1992 rally, in BBC News, 9 aprile 2017. URL consultato il 30 ottobre 2024.
- ^ La sinistra ha vinto le elezioni in Danimarca, su ilpost.it, Il Post, 16 settembre 2011. URL consultato il 16 settembre 2011.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Neil Kinnock
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Neil Kinnock
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Neil Kinnock, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (NL) Neil Kinnock, su parlement.com, Parlement & Politiek.
- (EN) Neil Kinnock, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 108627769 · ISNI (EN) 0000 0001 1002 9593 · LCCN (EN) n84222024 · GND (DE) 119343967 · J9U (EN, HE) 987007429372105171 |
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