No Border network

rete di organizzazioni, gruppi e individui che propugnano libertà di movimento e di migrazione

Il No Border Network (nel Regno Unito chiamato anche No Borders Network, o Noborders Network) è una rete di organizzazioni politiche autonome, gruppi, e individui, con articolazioni e realtà locali in vari luoghi dell'Europa occidentale, centrale, orientale, e oltre.

Dimostrazioni nel 2007 durante il No Borders Camp di Crawley, nel Regno Unito[1]

Rivendicazioni politiche

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I soggetti che la compongono si battono per la libertà di movimento e oppongono resistenza a politiche di controllo dei flussi delle migrazioni umane, attraverso iniziative politiche come l'organizzazione e il coordinamento di campi di protesta sulle frontiere, azioni dimostrative, azioni dirette, campagne anti-deportazione.

La rete europeo-occidentale si oppone a quello che i suoi attivisti definiscono l'inasprimento, in senso restrittivo, nell'armonizzazione delle politiche europee in materia di asilo e immigrazione, e aspira a costruire alleanze tra lavoratori migranti e rifugiati. Tra gli slogan più comuni, vi sono "No Border, No Nation, Stop Deportations!", "Freedom of Movement, Freedom of Residence: Right to Come, Right to Go, Right to Stay!", "No one is illegal", "Papers for All or No Papers at All!"

La rete No Border esiste dal 1999[2] mentre il suo sito web è stato creato nel 2000.

La sua articolazione britannica, No Borders UK, afferma la presenza, al 2016, di una rete di 12 gruppi locali in varie città del Regno Unito[3].

Attività e iniziative

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Campi di protesta

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Gruppi che fanno parte della rete si sono impegnati nell'organizzazione di vari campi di protesta (chiamati "No Border Camps", o, talvolta, "Border Camps"), come quelli organizzati a Strasburgo[4][5], in Francia (2002), a Otranto (in Italia) nel 2003, a Colonia (nel 2003 e nel 2012), al Gatwick Airport (2007)[6][7] a Patrasso[8] a Dikili (Turchia) nel 2008[9], a Calais (2009 e 2015)[10], Lesbo (2009)[11], Bruxelles (2010), a Siva Reka (Bulgaria) nel 2011[12][13], Stoccolma(2012), Rotterdam(2013)[14], Ventimiglia (2015), Como (2016).

  1. ^ Two arrested on immigration march, in BBC News, 22 settembre 2007. URL consultato il 7 aprile 2010.
  2. ^ (EN) European Citizenship and the Place of Migrants’ Struggles in a New Radical Europe. An interview with Sandro Mezzadra, su LeftEast, 3 luglio 2013. URL consultato il 6 agosto 2016.
  3. ^ (EN) Local groups, su No Borders UK. URL consultato il 7 agosto 2016.
  4. ^ (EN) Copia archiviata, su noborder.org. URL consultato il 7 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2009).
  5. ^ (EN) Shuddhabrata Sengupta, No Border Camp Strasbourg: A Report, su mail.sarai.net, 29 luglio 2002 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2004).
  6. ^ (EN) Protest camp starts near Gatwick, in BBC News, 20 settembre 2007. URL consultato il 7 aprile 2010.
  7. ^ (EN) Protesters blame police over camp, in BBC News, 18 settembre 2007. URL consultato il 7 aprile 2010.
  8. ^ No Border Patras 2008, su noborderpatras.org (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2008).
  9. ^ Turkey, Dikili, No Border Camp, su ainfos.ca, 13 settembre 2008. URL consultato il 3 maggio 2015.
  10. ^ Peter Allen, Police arrest 47 anarchists threatening to lead swarms of illegal migrants through Channel tunnel to Britain, in Daily Mail, London, 28 giugno 2009.
  11. ^ Noborder Lesvos '09 welcomes you, su w2eu.net, Welcome to Europe (formerly lesvos09.antira.info), 25 agosto 2009. URL consultato il 3 maggio 2015.
  12. ^ No Border Camp in Bulgaria: 25th to 29th of August 2011, su w2eu.net, Welcome to Europe, 28 giugno 2011. URL consultato il 3 maggio 2015.
  13. ^ Some news from No Border Camp Bulgaria, su clandestinenglish.wordpress.com, 5 settembre 2011. URL consultato il 3 maggio 2015.
  14. ^ Website Rotterdam No Border Camp, su nobordercamp.nl. URL consultato il 7 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2013).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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