Il termine noro (祝 女?) indica le sacerdotesse della religione ryukyuana. Esse gestiscono luoghi sacri chiamati utaki, dove ancora oggi eseguono antichi rituali tradizionali. Esistono almeno sin dal XII secolo e furono principalmente attive durante il Regno delle Ryukyu, quando la fede ancestrale era di vitale importanza per la società ryukyuana.[1]

Noro in abiti cerimoniali durante il Periodo Showa prebellico

Secondo gli antichi testi, le prime sacerdotesse ryukyuane erano figlie di Tentei-shi, un leggendario discendente della dea della creazione Amamikyu. Sin dal principio le noro furono custodi del focolare presso i villaggi del regno, in cui avevano il compito di condurre rituali e cerimonie ufficiali. Le noro più autorevoli avevano l'onore di gestire il Sefa-utaki, ritenuto il luogo di culto più sacro di Okinawa e pertanto correlato alla famiglia reale del Castello di Shuri. Prima del XVI secolo, le sacerdotesse locali avevano un notevole potere, tuttavia proprio in quel periodo il Re Shô Shin stabilì una nuova gerarchia clericale, concentrando il potere nelle mani della Kikoe-ōgimi, ovvero la sacerdotessa di Corte. Soltanto dopo l'invasione da parte dei samurai del Dominio di Satsuma nel 1609, il pensiero confuciano entrò nel governo di Shuri e cominciò a erodere persino l'autorità della Kikoe-ōgimi. La situazione mutò definitivamente nel 1879, quando l'Impero del Giappone completò l'annessione delle Ryukyu, alle quali fu imposto lo shintoismo di Stato e il culto imperiale. Le noro non divennero altre che semplici sciamane popolari, mal viste dalle autorità governative. In epoca odierna le noro esistono soltanto nei villaggi rurali e nelle località in cui si trovano gli utaki principali.[2] Fino a pochi decenni fa erano ritenute dotate di poteri spirituali incommensurabili, le noro provenienti dall'isola di Kudaka, le quali erano chiamate Onarigami e si narra ottenessero i sedicenti poteri in seguito a un rituale dodicennale chiamato Izaihō, il quale fu celebrato l'ultima volta nel 1978.[3]

  1. ^ Sacerdotesse delle Isole Ryukyu, su japanesemythology.wordpress.com.
  2. ^ Sviluppo storico, su samurai-archives.com.
  3. ^ Onarigami, su amakuma.ryukyu.

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