Northrop YB-49

bombardiere Northrop Corporation
(Reindirizzamento da Northrop B-49)

Il Northrop YB-49 fu un bombardiere strategico sviluppato dall'azienda aeronautica statunitense Northrop per conto dell'United States Air Force (USAF), l'aeronautica militare statunitense, nella seconda metà degli anni quaranta.

Northrop YB-49
L'YB-49 in volo
Descrizione
Tipobombardiere strategico
Equipaggio7
ProgettistaJack Northrop
CostruttoreStati Uniti (bandiera) Northrop Corporation
Data primo volo1º ottobre 1947
Utilizzatore principaleStati Uniti (bandiera) USAF
Esemplari3 conversioni dal YB-35
Sviluppato dalNorthrop YB-35
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza16,18 m (53 ft 1 in)
Apertura alare52,43 m (172 ft 0 in)
Altezza6,17 m (20 ft 3 in)
Superficie alare371,6 (4 000 ft²)
Carico alare163 kg/m² (33 lb/ft²)
Peso a vuoto40 116 kg (88 442 lb)
Peso carico60 581 kg (133 559 lb)
Peso max al decollo87 969 kg (193 938 lb)
Propulsione
Motore8 turbogetto Allison/General Electric J35-A-5
Spinta17 kN (4000 lbf) ciascuno
Prestazioni
Velocità max793 km/h (495 mph)
Velocità di salita19,1 m/s (3,758 ft/min)
Autonomia2 599 km (1 615 mi, 1 403 nmi) (combattimento)
5 758 km (trasferimento)[senza fonte]
16 057 km (9 978 mi, 8 671 nmi) (max)[1]
Raggio di azione 600 km[senza fonte]
Tangenza13 900 m (45 700 ft)
Armamento
Mitragliatrici4 calibro .50 in (12,7 mm)
Bombe14 500 kg (32 000 lb)

i dati sono estratti dal sito USAF Museum[2]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Rimasto allo stadio di prototipo, coniugava la configurazione di tipo ala volante (flying wing), sperimentata da John Knudsen "Jack" Northrop fin dagli anni trenta, con la propulsione a reazione. Sostanzialmente si trattava di una versione a reazione del quadrimotore ad elica Northrop YB-35, che aveva volato solo un anno prima.

Storia del progetto

modifica

Con il programma del B-35 molto in ritardo fin dal 1944, e la fine dell'aereo a pistoni in vista, il contratto di produzione per l'aereo fu cancellato in maggio. Tuttavia il progetto era ancora abbastanza interessante da convincere l'Air Force a continuare il lavoro sull'aereo di pre-produzione a scopo di test. Tra le richieste ce n'erano due per un aereo a reazione.

L'aereo rappresentò il culmine delle sperimentazioni di Jack Northrop sulla configurazione tuttala; il progettista mise a frutto l'esperienza maturata sin dal 1929 con l'X-216H e si avvalse dello studio del tedesco Horten Ho 229, un caccia-bombardiere tuttala con motori a getto, di cui un esemplare fu inviato alla Northrop Corporation subito dopo la fine della guerra per valutazioni.

Primo volo del YB-49

modifica

Il primo aereo volò il 1º ottobre 1947, e si dimostrò superiore alla sua controparte a pistoni. Il YB-49 segnò sia un record non ufficiale di durata volando ad una quota superiore a 12.200 metri per sei ore, e un record di volo transcontinentale, volando dalla base aerea di Murdoc in California fino alla base aerea di Andrews a Washington DC in 4 ore e 20 minuti.

Schianto dell'aereo e morte del pilota Glen Edwards

modifica

Tuttavia il programma subì un certo numero di contrattempi, non ultimo il disastroso incidente di uno dei prototipi, che provocò la morte del pilota, il capitano Glen Edwards (dal quale prese nome la Edwards Air Force Base), del maggiore Daniel Forbes, e di altri tre uomini dell'equipaggio. Probabilmente l'aereo era andato in stallo a un'altitudine molto bassa, ed era andato incontro a cedimento strutturale quando dovette sopportare forze eccessive causate dal tentativo di riprendere il controllo.

Nel settembre 1948, l'Air Force ordinò di costruire un ricognitore designato RB-49A, ma venne presto cancellato: era chiaro che altri aerei potevano soddisfare la specifica, incluso il nuovo B-52.

Alcuni esperti di aerodinamica hanno recentemente proposto la teoria che l'instabilità dell'YB-49 derivasse dal fatto che l'aereo era adattato dal Northrop YB-35 senza tener conto della necessità di ridisegnare l'ala dopo la rimozione dei propulsori; il YB-35 in volo non aveva problemi di instabilità perché le eliche dei motori agivano come dischi nel flusso alare e formavano una notevole superficie stabilizzatrice, assente negli esemplari con motore a getto. A causa di un basso smorzamento direzionale, il bombardiere durante le prove di bombardamento tendeva a richiamare. La Northrop stava lavorando su un sistema per aumentare la stabilità, quando il programma fu sospeso.

I test sull'altro Northrop YB-35 terminarono nel 1948, con alcuni problemi alla piattaforma di bombardamento e la tendenza dei motori a prendere fuoco. Il 15 marzo 1950, il programma fu cancellato, e per coincidenza il prototipo mentre stava facendo manovra fu totalmente distrutto da un incendio. Il prototipo da ricognizione, l'YRB-49 volò nel 1950. Dopo la cancellazione del programma, gli aerei rimanenti furono distrutti.

Curiosità

modifica

Vi sono rarissime sequenze filmate, specialmente a colori, dell'YB-49; appare però nel film La guerra dei mondi del 1953 (dove l'aereo rappresenta una delle massime conquiste della tecnologia umana dell'epoca). Le immagini fanno rimpiangere che non sia stato preservato nemmeno uno di questi particolarissimi velivoli: a titolo di paragone, il rivale B-47[3] venne prodotto in oltre 2 000 esemplari. Curiosamente, un ruolo analogo nel film Independence Day è svolto dal pronipote dell'YB-49, il Northrop-Grumman B-2 Spirit (anche se solo in forma di effetti speciali: nel film non sono state usate sequenze di repertorio).

Il YB-49 è anche al centro del romanzo Oro Blu di Clive Cussler, pubblicato nel 2000.

Il B-2 Spirit e l'YB-49 hanno la stessa apertura alare: 52,40 m. ed entrambi sono costruiti dalla Northrop.

  1. ^ Winchester 2005, p. 193.
  2. ^ USAF Museum.
  3. ^ Come rivale del YB-49 può essere considerato il Convair B-36. Se fosse entrato in servizio il ruolo del YB-49 si sarebbe trovato, in termini di velocità e carico offensivo, in una posizione intermedia tra quella dei due velivoli, anche se più prossima ai valori del B-47.

Bibliografia

modifica

Riviste

modifica
  • (EN) Michael O'Leary, Wings of Northrop, Part One, in Air Classics, Volume 43, Number 12, Challenge Publications, Inc, dicembre 2007, ISSN 0002-2241 (WC · ACNP).

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica