I numeri di Love (h, k e l) sono parametri adimensionali che misurano la rigidità di un corpo planetario o di un altro oggetto gravitazionale e la suscettibilità della sua forma a cambiare in risposta a un potenziale di marea esterno.

Nel 1909, Augustus Edward Hough Love introdusse i valori e che caratterizzano la risposta elastica complessiva della Terra alle maree: maree terrestri o maree corporee. Successivamente, nel 1912, Toshi Shida aggiunse un terzo numero di Love, , che era necessario per ottenere una descrizione complessiva completa della risposta della Terra solida alle maree. [1]

Definizioni

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Il numero di Love   rappresenta il rapporto tra la marea indotta su un corpo e l'altezza della marea in equilibrio statico; esso descrive anche lo spostamento (radiale) o il cambiamento nelle caratteristiche elastiche del pianeta. In termini di potenziale mareale, lo spostamento è  . Dove theta è la latitudine,   è la longitudine est e   corrisponde all'accelerazione di gravità. Per un ipotetico pianeta completamente solido  . Per un pianeta liquido, è previsto un valore di  . Tuttavia, la deformazione della sfera altera il campo di potenziale, causando un'ulteriore deformazione. Il limite teorico massimo è  . Nella realtà il valore,   è compreso tra 0 e 1.

Il numero di Love   è definito come la dilatazione cubica o il rapporto del potenziale aggiuntivo (forza autoreattiva) prodotto dalla deformazione del potenziale deformante. Può essere rappresentato come  , dove   per un corpo rigido.

Il numero di Love   rappresenta il rapporto tra lo spostamento orizzontale (trasversale) di un elemento di massa della crosta terrestre e quello della corrispondente marea oceanica statica.[2] Nella notazione potenziale lo spostamento trasversale è  , dove   è l'operatore del gradiente orizzontale. Come per   e  , anche   per un corpo rigido.

Secondo David E. Cartwright, "uno sferoide solido elastico cederà a un potenziale di marea esterno   di grado armonico sferico 2 da una marea di superficie   e l'autoattrazione di questa marea aumenterà il potenziale esterno di  ." [3] Le grandezze dei numeri di Love dipendono dalla rigidità e dalla distribuzione della massa dello sferoide. I numeri di Love  ,  , e   possono essere calcolati anche per ordini superiori di armoniche sferiche.

Per la Terra elastica i numeri di Love rientrano nell'intervallo:  ,   E   [2]

 
Illustrazione di una stella di neutroni, oggetto di studio dell’astronomia multimessaggera

Per le maree terrestri si può calcolare il fattore di inclinazione come   e il fattore gravimetrico come  , dove si assume il pedice due.[3]

Si pensa che le stelle di neutroni abbiano numeri di Love molto bassi, per via della loro crosta molto rigida, con valori dell’ordine di   ;[4] i buchi neri isolati e non rotanti (nel vuoto) invece hanno numeri di Love nulli per tutti i multipoli   [5][6][7] Misurare i numeri di Love di oggetti compatti in fusioni di sistemi binari (come ad esempio fusioni di stelle di neutroni) è uno degli obiettivi principali dell'astronomia delle onde gravitazionali.

  1. ^ TOSHI SHIDA, On the Body Tides of the Earth, A Proposal for the International Geodetic Association, Proceedings of the Tokyo Mathematico-Physical Society. 2nd Series, 1911-1912, Volume 6, Issue 16, Pages 242-258, ISSN 2185-2693, DOI10.11429/ptmps1907.6.16_242.
  2. ^ a b Tidal Deformation of the Solid Earth: A Finite Difference Discretization, S.K.Poulsen; Niels Bohr Institute, University of Copenhagen; p 24; Copia archiviata (PDF), su cct.gfy.ku.dk. URL consultato il 23 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2016).
  3. ^ a b Tides: A Scientific History; David E. Cartwright; Cambridge University Press, 1999, ISBN 0-521-62145-3; pp 140–141,224
  4. ^ Hinderer, Tanja et al, Tidal deformability of neutron stars with realistic equations of state and their gravitational wave signatures in binary inspiral, in Phys. Rev. D, vol. 81, n. 123016, 23 giugno 2010, Bibcode:2010PhRvD..81l3016H, DOI:10.1103/PhysRevD.81.123016, arXiv:0911.3535.
  5. ^ (EN) Thibault Damour, Alessandro Nagar, Relativistic tidal properties of neutron stars, in Phys. Rev. D, vol. 80, n. 084035, 23 ottobre 2009, Bibcode:2009PhRvD..80h4035D, DOI:10.1103/PhysRevD.80.084035, ISSN 1550-7998 (WC · ACNP), arXiv:0906.0096.
  6. ^ Taylor Binnington, Eric Poisson, Relativistic theory of tidal Love numbers, in Phys. Rev. D, vol. 80, 14 ottobre 2009, Bibcode:2009PhRvD..80h4018B, DOI:10.1103/PhysRevD.80.084018, arXiv:0906.1366.
  7. ^ (EN) Horng Sheng Chia, Tidal deformation and dissipation of rotating black holes, in Phys. Rev. D, vol. 104, n. 024013, 6 lugli 2021, Bibcode:2021PhRvD.104b4013C, DOI:10.1103/PhysRevD.104.024013, ISSN 2470-0010 (WC · ACNP), arXiv:2010.07300.