O lucenti, o sereni occhi

O lucenti, o sereni occhi (HWV 144) è una cantata drammatica profana per soprano scritta da Georg Friedrich Händel nel 1707. Altri cataloghi della musica di Handel fanno riferimento a questo lavoro come Händel-Gesellschaft (HG) li, 28 (non c'è un numero Hallische Händel-Ausgabe, HHA).[1]

O lucenti, o sereni occhi
CompositoreGeorg Friedrich Händel
Tonalitàla minore
Tipo di composizionecantata
Numero d'operaHWV 144
Epoca di composizione1707
Durata media8'
Organicosoprano, basso continuo

Storia della composizione

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Il manoscritto originale di Händel della cantata non è sopravvissuto, ma una copia della collezione Santini suggerisce che il lavoro sia stato composto mentre il compositore era al servizio di Francesco Maria Marescotti Ruspoli. L'opera è databile al 1707; in essa Händel riutilizzò elementi della prima aria della sua opera Rodrigo, composta nello stesso anno.

Struttura della composizione

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Anche se il lavoro viene normalmente eseguito da una voce femminile, il testo non rivela se la "voce" sia maschio o femmina. La prima aria racconta come i begli occhi motivino il cantante a languire e morire. La seconda aria racconta come gli occhi fiammeggianti provocano al cantante sia piacere che dolore. Il lavoro è scritto per solo soprano e pianoforte (con indicazioni per basso figurato). La cantata contiene due abbinamenti aria-recitativo. Degno di nota in questo lavoro è l'uso del silenzio, indicato con pause musicali. Un'esecuzione della cantata dura normalmente circa otto minuti.

Movimenti

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Il lavoro consiste in quattro movimenti:

Movimento Tipo Tonalità Metro Tempo Battute Testo Note
1 Recitativo 4/4 8 O lucenti o sereni occhi, luci fatali, ben vi scorgo qual tremoli baleni; che fulmini d'amore presagite crudeli a questo core? Händel spezza le tre sillabe di "tre-mo-li" (tremare) con pause di croma per rappresentare il tremolio.
2 Aria la minore 4/4 Adagio 24 Per voi languisco e moro, luci belle e pur godete. Voi, negandomi ristoro, dispettose m'uccidete. Include una indicazione "Da Capo", "Fine". Händel raffigura il dolore con l'accompagnamento di un trafiggente ritmo punteggiato.
3 Recitativo 4/4 9 Messagiero verace, or la guerra bramate, or la tregua vi piace, e per tormento all' alma innamorata siete qua'acri demoni d'averno, e nel ciel di belta lampi, d'inferno.
4 Aria mi minore 3/4 Andante 71 In voi, pupille ardenti, ritrovo il mio piacer trovo la pena. Per voi, luci splendenti, quel faretrato amor, il mio dolente cor, stringe in catena. Include un'indicazione "Da Capo", "Fine". Händel rende il "piacere" con una dissonanza e il "dolore" con note prolungate. Le pause musicali dopo "catene" ("Catena") suggeriscono che i musicisti stanno avendo difficoltà a continuare.

Il numero di battute è il numero indicato nel manoscritto, non comprese le indicazioni di ripetizione. Quanto sopra è preso dal volume 51 dell'edizione Händel-Gesellschaft.

Edizioni

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  1. ^ Anthony Hicks, Handel, George Frideric, in Sadie, Stanley; Tyrrell, John (a cura di), The New Grove Dictionary of Music and Musicians, x (2 ed.), Londra, Macmillan, 2001, p. 791.

Collegamenti esterni

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