Oasi Valle Brusà
L'oasi Valle Brusà rappresenta un importante progetto del Comune di Cerea per far rivivere una parte dell'antico habitat naturale di queste zone paludose.
Oasi Valle Brusà | |
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Tipo di area | Oasi |
Class. internaz. | SIC - ZU |
Stati | ![]() |
Regioni | ![]() |
Province | ![]() |
Comuni | Cerea |
Superficie a terra | 117 ha |
Gestore | Associazione Naturalistica Valle Brusà |
Presidente | Flavia De Paoli |
Mappa di localizzazione | |
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Sito istituzionale | |
Assieme al vicino territorio delle Vallette di Cerea, costituisce l'ultimo residuo delle Valli del Menago, antiche zone palustri che si estendevano all'interno del paleoalveo del fiume Menago e che, dal territorio del nuovo parco Le Vallette di Cerea, si estendevano fino alle cosiddette Valli Grandi Veronesi.
Geografia
modificaL'oasi Valle Brusà si trova sulla riva destra del fiume Menago, a sud ovest dell'abitato di Cerea.
L'area è una zona depressa e torbosa dove, in antichità, scorreva un ramo del fiume Adige, in seguito occupato dal fiume Menago. Ha estensione pari a 117 ettari, dei quali 87 fanno parte dell'area Vallette, mentre i rimanenti 30 appartengono alla Valle Brusà. Nel XVIII secolo le paludi di Cerea, avevano un'estensione d'area pari a circa 2200 ettari.
L'altitudine varia dal massimo di 15,4 m s.l.m. al minimo di 11 m s.l.m.
La Motta della Tombola
modificaAll'interno dell'oasi vi è un rilievo artificiale che raggiunge la quota altimetrica di 21 m chiamato localmente "Motta della Tombola".
Dal 2011, essendo uno dei 111 siti archeologici palafitticoli localizzati sulle Alpi e nelle aree contigue, è entrata a far parte dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO all'interno del sito sovranazionale denominato siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi.
Protezione
modificaL'oasi è protetta a livello comunale con il piano regolatore, a livello provinciale dal piano territoriale provinciale e regionale dal P.T.R.C. L'oasi è anche protetta a livello europeo, essendo stata inserita nel 1997 nelle aree SIC (siti di interesse comunitario). Nel 2009, è stata riconosciuta zona umida di importanza internazionale dalla Convenzione Ramsar[1].
Flora
modificaTra le specie floreali presenti nell'oasi spiccano il salice bianco (Salix Alba) e il salice grigio (Salix Cinerea). Altre specie alboree presenti nel parco sono:
- pioppo nero
- gelso
- acero campestre
- olmo
- farnia
- ontano nero.
Tra gli arbusti sono da ricordare:
- sanbuco
- sanguinello
- biancospino
Sono inoltre presenti la cannuccia palustre (Phragmites communis), mazzasorda (Typha spp), la ninfea, il nannufaro e la lente d'acqua (chiamata in dialetto "pavarìna"). Sul fondo dei corsi d'acqua sono presenti piante come la vallisneria (Vallisneria spirails), e il ceratofillo (Ceratophillum demersum). Altre piante erbacee presenti sono la calta palustre (Caltha palustris), il coltellaccio (Sparganium erectum), il giglio di palude (lris pseudoacorus) dai bellissimi fiori gialli e la salcerella (Lithrum salicaria), dai fiori tendenti al porpora.
Fauna
modificaL'oasi ospita la fauna tipica delle paludi.
Mammiferi
modificaTra i mammiferi si possono osservare:
- arvicola terrestre
- topolino delle risaie
- donnola
- faina
- topo selvatico
- talpa
- riccio
- nutria (roditore non autoctono della zona paludosa)
Uccelli
modifica- tuffetto
- tarabusino
- airone rosso
- germano reale
- falco di palude
- poiana
- gallinella d'acqua
- folaga
- martin pescatore
- cannareccione
- con il suo canto "grattato"
- cannaiola
- abitatrice del canneto
- pendolino
- dal sibilo acuto
- usignolo di fiume
- migliarino di palude
- tarabuso
- visibile d'inverno con le migrazioni
- albanella reale
- osservabile al crepuscolo
- falco pescatore
- visibile in primavera
- airone cenerino
- garzetta
- nitticora
- marzaiola
- mestolone
- codone
- fischione
- beccaccino
- piro boschereccio
- pettegola
- combattente
Anfibi
modificaGli anfibi più comuni sono:
- rana di lataste
- rana verde
- rospo smeraldino
- rospo comune
- raganella
- tritone crestato
- tritone punteggiato
Rettili
modificaTra i rettili osservabili si trovano:
- biscia d'acqua
- testuggine palustre
- lucertola vivipara
- orbettino
- ramarro
- lucertola muraiola
Pesci
modificaI pesci all'interno della riserva si possono dividere in autoctoni e non.
Specie autoctone
modifica- luccio
- ghiozzo
- tinca
- carpa
- alborella
- cobite
- anguilla
- scardola
- triotto
- cavedano
Specie importate
modifica- pesce gatto
- persico sole
- persico trota
- gambusia
- carassio.
Invertebrati
modificaCrostacei
modifica- gamberetti (Palaemonetes spp.)
- gambero americano (Orconectes limosus)
- pulce d'acqua (Daphnia spp.)
- copepodi (Cyclops spp.)
Molluschi
modifica- Viviparus
- Lymnaea
- Planorbis
- Planorbadus
- Unio
- Anodonta
Insetti
modifica- scorpione d'acqua (Nepa cinerea)
- gerridi (Geffis spp.)
- ditisco (Ditiscus marginalls)
- idrofilo (H.ydrophllus piceus)
- Aromia moschata
- damigella (Calopterix splendens)
Note
modifica- ^ Fonte:http://www.ramsar.org/pdf/sitelist.pdf, pagina 21
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Sito dell'Oasi, su oasivallebrusa.it.