Officine Morando Silvio & Figlio
Le Officine Morando Silvio & Figlio (successivamente Morando Impianti) sono state un'azienda produttrice di macchinari per la produzione di laterizi forati, inaugurata nel 1920 ad Asti da Silvio Morando e suo figlio Giuseppe. Parte ora del gruppo Rieter Morando, lo stabilimento storico di Corso Torino è attualmente un sito di archeologia industriale.
Morando Impianti | |
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Stato | Italia |
Altri stati | Brasile |
Fondazione | 1920 a Asti |
Fondata da | Silvio Morando Giuseppe Morando |
Chiusura | 2018 per creazione nuovo gruppo |
Sede principale | Località Rilate, 22 14100 Asti |
Gruppo | Rieter Morando |
Settore | Manifatturiero |
Storia
modificaOfficine Morando Silvio & Figlio | |
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Portale d'ingresso | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Località | Asti |
Indirizzo | Corso Torino 14100 Asti |
Coordinate | 44°53′59.24″N 8°11′32.53″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | Demolito |
Inaugurazione | 1926 |
Demolizione | 2018 |
All'inizio del XX secolo la famiglia Morando svolgeva l'attività di riparazione di macchine da cucire. Nel 1920 Silvio Morando e suo figlio Giuseppe aprirono, nell'attuale via Corridoni[1], una piccola officina per la produzione di macchinari al servizio della produzione dei laterizi forati[2]. L'attività si rivelò profittevole, e già nel 1926 venne trasferita in Corso Torino, conosciuta come “via delle fornaci” perché vi si affacciavano diversi impianti di produzione di laterizi: Fornace Cellino, Fornace Celoria, Fornace Bottini e Fornace Morando[3].
Il periodo del boom economico tra gli anni '50 e gli anni '60 segnò una grande crescita per l'azienda, tanto che per far fronte alle continue commesse Giuseppe Morando decise di raddoppiare lo stabilimento oltre ad aprirne uno in Brasile[4]. Nel 1960 l'azienda venne rinominata Morando Impianti e venne inaugurato il nuovo sito produttivo in Corso Don Giovanni Minzoni[5]. Nel 1975 il nuovo stabilimento si estendeva su una superficie totale di 66 230 metri quadrati, dei quali 47 550 coperti[6].
Fino agli anni 2000 il complesso era il risultato di numerosi interventi di addizione e sostituzione di fabbricati esistenti, costituito soprattutto da capannoni e tettoie prefabbricate con altezze variabili, e dagli edifici che ospitavano gli uffici posti in Corso Torino e via Goito. Dal punto di vista urbanistico era compreso in un’ “Area residenziale di trasformazione occupata da impianti produttivi da rilocalizzare”[7].
Nel dicembre del 2018 la Morando Impianti confluì, assieme all'azienda tedesca Keller HCW GmbH, nella Rieter Morando con sede a Costanza, a sua volta controllata dalla società belga Gruppo Europeo Legris Industries[8]. Il nuovo sito di Asti si trova in Località Rilate, e si concentra soprattutto su ricerca e sviluppo, mentre al sito di Costanza competono manutenzione e ricambi. Lo stabilimento storico di Corso Torino è ora al centro di un piano di sviluppo legato all'archeologia industriale.
Note
modifica- ^ Pippo Sacco, Doppio clic – La memoria fotografica dell'Astigiano, Asti, Diffusione immagine Editore, 2008, p. 12.
- ^ Morando, p. 5.
- ^ Pippo Sacco, Doppio clic 3 – La memoria fotografica dell'Astigiano, Asti, Diffusione immagine Editore, 2015, pp. 52-56.
- ^ Morando, p. 27.
- ^ Morando, p. 30.
- ^ Morando, p. 41.
- ^ Alongi, Binello, pp. 73-78.
- ^ Rieter Morando - L'azienda, su rietermorando.com. URL consultato il 1º aprile 2019.
Bibliografia
modifica- Giuseppe Morando, Officine Morando, Asti, Ufficio pubblicità delle Officine Morando, 1975.
- Maria Alongi e Federica Binello, Riqualificazione urbana dell'area "Ex Officine Morando" ed ipotesi di potenziamento degli impianti sportivi, Torino, Politecnico di Torino - Facoltà di Architettura, 1999.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Officine Morando Silvio & Figlio
Collegamenti esterni
modifica- (EN, FR, IT, DE, ES) Sito web della Rieter Morando, su rietermorando.com.