Olimpia Gonzaga
Olimpia Gonzaga (Castiglione delle Stiviere, 1º settembre 1591 – Castiglione delle Stiviere, 23 dicembre 1645) è stata una religiosa italiana, fondatrice della congregazione delle Vergini di Gesù.
Olimpia Gonzaga | |
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Ritratto di Olimpia Gonzaga | |
Nobildonna | |
Nascita | Castiglione, 1º settembre 1591 |
Morte | Castiglione, 23 dicembre 1645 |
Sepoltura | Castiglione |
Luogo di sepoltura | Basilica di San Luigi Gonzaga |
Dinastia | Gonzaga |
Padre | Rodolfo Gonzaga |
Madre | Elena Aliprandi |
Religione | cattolica |
Biografia
modificaEra figlia di Rodolfo, marchese di Castiglione delle Stiviere e di Elena Aliprandi, figlia di Giovanni Antonio, ricco banchiere al servizio dei Gonzaga[1].
A seguito dell'assassinio del padre Rodolfo, avvenuta il 3 gennaio 1593 sulla porta della chiesa prepositurale di Sant'Erasmo a Castel Goffredo alla quale assistettero la sorella Cinzia e la madre Elena, quest'ultima nel maggio 1596 si trasferì a Borgoforte con le tre figlie Cinzia, Olimpia e Gridonia e sposò il nobile Claudio I Gonzaga, con il quale ebbe in seguito quattro figli maschi e due femmine.
Nel 1602 Olimpia fece ritorno a Castiglione assieme alle sorelle e furono affidate alle cure dello zio Francesco Gonzaga, succeduto a Rodolfo e nominato tutore delle nipoti dall'imperatore.
Trascorse alcuni anni della sua vita nel monastero di Sant'Orsola a Mantova fondato nel 1599 da Margherita Gonzaga manifestando l'intenzione di prendere i voti.
Padre Virgilio Cepari (1563-1631), gesuita e compagno di studi dello zio Luigi Gonzaga, confessore di Cinzia Gonzaga, le consigliò di fondare un collegio femminile religioso (denominato delle Vergini di Gesù) sul modello di quello di Hall in Tirol presso Innsbruck. Durante il soggiorno a Roma Cinzia, prima di fare ritorno a Castiglione, sottopose il suo progetto nell'udienza del papa Paolo V del 1607 ricevendone la sua approvazione e coinvolgendo anche le altre due sorelle Olimpia e Gridonia (1592-1650).
Il collegio femminile venne aperto in casa Aliprandi (appartenente alla famiglia della madre Elena Aliprandi) con altre sette giovani[2][3] il 21 giugno 1608 (festa di san Luigi) e la cerimonia si svolse nella basilica di San Sebastiano. L'istituzione venne approvata civilmente dal marchese Francesco il 27 settembre successivo. Scopo principale del collegio era impartire un'educazione a giovani provenienti da buona famiglia, le quali, con la dote donata al collegio, contribuivano al sostentamento dello stesso. Le appartenenti alla compagnia, giovani nobili o provenienti da famiglie distinte, non erano religiose nel senso canonico del termine: emettevano solo il voto di castità, il giuramento di perseveranza e la promessa di obbedienza alla superiora della casa (che portava il titolo di Prelata), che divenne per prima Cinzia Gonzaga. A guidare spiritualmente il collegio fu chiamato padre Virgilio Cepari.
Olimpia morì a Castiglione il 23 dicembre 1645 e il suo corpo fu posto in una teca di vetro tuttora conservata, insieme con quelle delle due sorelle, nella basilica di San Luigi.
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | ||||||||
Ferrante Gonzaga | Aloisio Gonzaga | |||||||||
Caterina Anguissola | ||||||||||
Rodolfo Gonzaga | ||||||||||
Marta Tana | Baldassarre Tana | |||||||||
Anna Della Rovere | ||||||||||
Olimpia Gonzaga | ||||||||||
Giovanni Antonio Aliprandi | ||||||||||
Elena Aliprandi | ||||||||||
Camilla Pavesi | ||||||||||
Note
modificaBibliografia
modifica- Bartolomeo Arrighi, Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga, Mantova, 1853.
- Massimo Marocchi, I Gonzaga di Castiglione delle Stiviere. Vicende pubbliche e private del casato di San Luigi, Verona, 1990. ISBN non esistente.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Olimpia Gonzaga
Collegamenti esterni
modifica- Santuario di San Luigi Gonzaga, su santuariosanluigi.it.
- Santi beati-Cinzia Olimpia e Gridonia Gonzaga, su santiebeati.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 42647224 · ISNI (EN) 0000 0000 5464 112X · BAV 495/324995 · CERL cnp00554617 · LCCN (EN) nr96024629 · GND (DE) 119390639 |
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