Onesto da Bologna
Onesto da Bologna, conosciuto anche come Onesto degli Onesti (Bologna, 1240 circa – Bologna, 1303 circa), è stato un poeta italiano.
Biografia
modificaDante Alighieri lo menzionò nel De vulgari eloquentia, presentandolo come uno tra i più importanti maestri del volgare, mentre Francesco Petrarca ne I Trionfi (il Trionfo d'Amore), lo inserì fra i due Guidi e i siciliani, tra le stelle del passato.[1]
Importanti furono sia le sue corrispondenze con Cino da Pistoia, sia i suoi componimenti, costituiti da una trentina di poesie d'ispirazione elegiaca, che se da un lato furono vicine alla tradizione formale cortese e guittoniana, dall'altro espressero la tematica del dolore come quella prevalente, dimostrandosi distanti dalle posizioni di Guido Cavalcanti.[1]
I versi di Onesto da Bologna ebbero una certa influenza sia su Dante sia su Cino, per una definitiva consapevolezza del proprio mondo interiore.[1]
Note
modificaBibliografia
modifica- Le rime di Onesto da Bologna, edizione critica a cura di Sandro Orlando, Firenze, Sansoni, 1974, 99 pagg.
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Onesto da Bologna
Collegamenti esterni
modifica- Onèsti, Onesto degli, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mauro Marrocco, ONESTI, Onesto degli, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 79, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013.
- Opere di Onesto da Bologna, su Liber Liber.
- Onesto da Bologna Università di Pisa, su humnet.unipi.it. URL consultato il 26 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Poesie di Onesto da Bologna su www.silab.it.
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