Orthopappus angustifolius
Orthopappus angustifolius Gleason, 1906 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae. È anche l'unica specie del genere Orthopappus Gleason, 1906.[1] [2][3]
Orthopappus angustifolius | |
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Orthopappus angustifolius | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Vernonioideae |
Tribù | Vernonieae |
Sottotribù | Elephantopinae |
Genere | Orthopappus Gleason, 1906 |
Specie | O. angustifolius |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Cichorioideae |
Tribù | Vernonieae |
Genere | Orthopappus |
Specie | O. angustifolius |
Nomenclatura binomiale | |
Orthopappus angustifolius Gleason, 1906 |
Etimologia
modificaIl nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dal botanico Henry Allan Gleason (1882-1975) nella pubblicazione " Bulletin of the New York Botanical Garden" ( Bull. New York Bot. Gard. 4: 238 ) del 1906.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico Henry Allan Gleason (1882-1975) nella pubblicazione " Bulletin of the New York Botanical Garden" ( Bull. New York Bot. Gard. 4(13): 237) del 1906.[5]
Descrizione
modificaLe piante di questa sottotribù sono erbacee perenni. La pubescenza è formata da peli semplici, rigidi e colorati di giallastro. Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici. La parte sotterranea del fusto è un rizoma stolonifero.[6][7][8][9][10]
Le foglie si presentano sia sotto forma di rosette basali (soprattutto) che di singole foglie disposte in modo alterno lungo il fusto. La lamina in genere varia da lanceolata a subtriangolare con apice appuntito e base cuneata; le venature sono pennate; i bordi sono seghettati. Le foglie basali non sono picciolate.
Le infiorescenze sono formate da pochi capolini raccolti in modo spiciforme. I capolini sono composti da un involucro formato da brattee che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori tubulosi. Gli involucri sono formati da una serie di brattee fogliose; normalmente sono 8 brattee a disposizione decussata, ossia sono a inserzione opposta e incrociate nella loro disposizione ad angolo retto.[11] I ricettacoli sono nudi (senza pagliette a protezione della base dei fiori).
I fiori sono pochi e sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e normalmente sono zigomorfi.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: le corolle sono tubolari e terminano con 5 lobi con profonde insenature; il colore è lavanda.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[13] Le antere non hanno la coda a sperone. La parte inferiore delle teche delle antere hanno un collare; la parte apicale è glabra e sottile. Il polline è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro)[14] e non "lophato"; inoltre è echinato (con punte) e spesso la parte più esterna dell'esina è sollevata a forma di creste e depressioni.
- Gineceo: lo stilo è filiforme e con nodi alla base; la pubescenza è formata da peli a spazzola. Gli stigmi dello stilo sono due. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Gli stigmi hanno la superficie stigmatica interna (vicino alla base).[15]
I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma prismatica con 5 coste e superficie setolosa; contengono rafidi elongati, idioblasti lungo le coste e sono privi di fitomelanina. Il pappo è composto da diverse setole su 2 - 3 serie (in quelle più interne le setole sono alate).
Biologia
modifica- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
modificaOrthopappus angustifolius si trova principalmente nelle zone tropicali dell'America (dal Messico all'Argentina) a quote variabili tra 100 e 1.900 metri. La specie di questa voce è nativa della Colombia.[2]
Tassonomia
modificaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[16], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[17] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[18]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][9][10]
Filogenesi
modificaLe specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Elephantopinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[19] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Elephantopinae appartengono al subclade relativo all'America tropicale (l'altro subclade americano comprende anche specie del Nord America e del Messico).[10]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[9]
- il pappo è formato da diverse setole capillari;
- il polline non è "lophato" e provvisto di diverse creste echinate.
Il numero cromosomico della specie di questo genere è: 2n = 22.[9][10]
Sinonimi
modificaSono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Distreptus angustifolius (Sw.) Cass.
- Distreptus crispus Cass.
- Distreptus nudiflorus (Willd.) Less.
- Elephantopus angustifolius Sw.
- Elephantopus crispus D.Dietr.
- Elephantopus liatroides Steud.
- Elephantopus nudiflorus Willd.
- Elephantopus quadriflora (Less.) D.Dietr.
- Elephantosis angustifolia (Sw.) DC.
- Elephantosis liatroides Fisch. & C.A.Mey.
- Elephantosis quadrifolia Less.
- Pseudelephantopus crispus Cabrera
Note
modifica- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 20 settembre 2021.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 20 settembre 2021.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 20 settembre 2021.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 20 settembre 2021.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 164.
- ^ a b c d Funk & Susanna 2009, pag. 444.
- ^ Musmarra, pag. 430.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
- ^ Judd 2007, pag. 523.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ Susanna et al. 2020.
Bibliografia
modifica- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, ISBN 88-7621-458-5.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Harold Robinson, Generic and Subtribal Classification of American Vernonieae (PDF) [collegamento interrotto], in Smithsonian Contributions to Botany, vol. 89, 1999, pp. 1-116.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Orthopappus angustifolius
- Wikispecies contiene informazioni su Orthopappus angustifolius
Collegamenti esterni
modifica- Orthopappus angustifolius Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Orthopappus Royal Botanic Gardens KEW - Database