Osservatorio astronomico nazionale del Giappone
L'Osservatorio astronomico nazionale del Giappone (in giapponese 国立天文台?, Kokuritsu Tenmondai; in inglese National Astronomic Observatory of Japan, da cui l'acronimo NAOJ) è una organizzazione di ricerca astronomica che comprende diversi impianti in Giappone e un osservatorio alle Hawaii. Fondata nel 1988, ha accorpato tre organizzazioni di ricerca: l'osservatorio astronomico di Tokyo della omonima università, l'International Latitude Observatory di Mizusawa, e una parte dell'Istituto di ricerche atmosferiche dell'Università di Nagoya.
Osservatorio astronomico nazionale del Giappone | |
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Radio telescopio da 45m a Nobeyama | |
Organizzazione | Istituto nazionale per le scienze naturali |
Stato | Giappone |
Località | Yubinbango 181-8588 Tokio, Mitaka, Osawa 2-21-1 |
Coordinate | 34°34′33.96″N 133°35′38.4″E |
Fondazione | 1988 |
Sito | www.nao.ac.jp/ e www.nao.ac.jp/en/ |
Mappa di localizzazione | |
Nel 2004, in seguito alla riforma delle organizzazioni nazionali di ricerca, il NAOJ divenne una divisione dell'Istituto nazionale di scienze naturali.
Presso l'osservatorio, a giugno 2018 è stato installato il supercomputer più potente al mondo per elaborazioni astronomiche a quella data. Il sistema, un Cray XC50 a tre petaflop, è dotato di 40200 processori e consentirà di calcolare, tra gli usi a cui è dedicato, le forze gravitazionali interagenti tra le stelle della Via Lattea con una risoluzione ben maggiore del precedente sistema.[1]
Impianti
modifica- Campus di Mitaka
- Radio osservatorio Nobeyama (a Minamimaki)
- 45 m Millimeter Radio Telescope, Nobeyama Millimeter Array, Nobeyama Radio Heliograph
- Osservatorio Mizusawa VERA (a Ōshū)
- Radiotelescopio 20 m, radiotelescopio 10 m in configurazione VLBI
- Atacama Submillimeter Telescope Experiment, situato in Cile
- Radiotelescopio da 10 metri
- Osservatorio astronomico di Okayama (a Asakuchi)
- Telescopio 188 cm, telescopio 91 cm, telescopio solare 65 cm
- Osservatorio Hawaii (Hawaii)
- Osservatorio solare Norikura, smantellato nel 2010 e riutilizzato per effettuare ricerche anche in ambito non astrofisico sotto la direzione dell'Istituto nazionale di scienze naturali
Risultati e ricerche scientifiche
modifica- A novembre 2016 è stata effettuata l'osservazione da terra di un transito del primo sistema planetario multiplo rilevato dalla missione K2 del telescopio Kepler[2]
- A seguito di osservazioni effettuate con ALMA, utilizzando il radiotelescopio Nobeyama da 45 metri un gruppo di ricercatori giapponesi guidati da Tomoharu Oka, ha ipotizzato[3] l'esistenza di un buco nero intermedio presso il centro della Via Lattea. L'oggetto, classificato con il nome della nube molecolare che lo ospita (CO-0.40-0.22) avrebbe una massa di circa 100.000 masse solari.[4]
Note
modifica- ^ (EN) Michael Feldman, Il supercomputer più potente del mondo per l'astronomia inizia l'operazione, su top500.org, 4 giugno 2018.
- ^ Timing the Shadow of a Potentially Habitable Extrasolar Planet Paves the Way to Search for Alien Life, in NAOJ: National Astronomical Observatory of Japan. URL consultato il 1º dicembre 2016.
- ^ (EN) Tomoharu Oka, Shiho Tsujimoto, Yuhei Iwata, Mariko Nomura & Shunya Takekawa, Millimetre-wave emission from an intermediate-mass black hole candidate in the Milky Way, in Nature Astronomy, 4 settembre 2017.
- ^ Un buco nero di massa intermedia nella Via Lattea, su lescienze.it, Le scienze.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su osservatorio astronomico nazionale del Giappone
Collegamenti esterni
modificaSito del radio osservatorio Nobeyama
Controllo di autorità | VIAF (EN) 157233014 · ISNI (EN) 0000 0001 2325 4255 · LCCN (EN) n90614268 · GND (DE) 5009002-1 · BNF (FR) cb180645016 (data) · NDL (EN, JA) 00288405 · CONOR.SI (SL) 430049283 |
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