Ossido di oro(III)

composto chimico

L'ossido di oro(III) o ossido aurico è un composto inorganico dell'oro e dell'ossigeno con formula Au2O3. È un solido di colore rosso-bruno che si decompone a 160 °C[2].

Ossido di oro(III)
Nome IUPAC
Ossido di oro(III)
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareAu2O3
Massa molecolare (u)441,93
Aspettosolido rosso bruno
Numero CAS1303-58-8
Numero EINECS215-122-1
PubChem164805
SMILES
[O-2].[O-2].[O-2].[Au+3].[Au+3]
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)11,34 g/cm3 a 20 °C[1]
Temperatura di fusione160 °C (433 K) (decomposizione)
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
Frasi H315 - 320
Consigli P305 - 351 - 338

Struttura

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Secondo la cristallografia a raggi X l'ossido di oro(III) presenta centri d'oro planari quadrati con ossidi sia a 2 che a 3 coordinate. Le quattro distanze di legame Au-O vanno da 193 a 207 picometri[1]. Può essere preparato riscaldando ossido di oro(III) idrato amorfo con acido perclorico e un perclorato di metallo alcalino in un tubo di quarzo sigillato a una temperatura di circa 250 °C e una pressione di circa 30 MPa[3]. La sua struttura cristallina è ortorombica con gruppo spaziale Fdd2 (gruppo n°43)[1] e simbolo di Pearson oF40.

Reazioni

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Riscaldando l'ossido aurico fino alla sua temperatura di fusione, esso si decomporrà in oro e ossigeno secondo la seguente reazione:

 
  1. ^ a b c (EN) Jones, P.G., Rumpel, H., Schwarzmann, E., Sheldrick, G.M. e Paulus, H., Gold(III) oxide, in Acta Crystallographica Section B, vol. 35, n. 6, 1979, p. 1435, DOI:10.1107/S0567740879006622.
  2. ^ (EN) N.N. Greenwood e A. Earnshaw, Chemistry of the Elements, 2ª ed., Oxford, Butterworth-Heinemann, 1997.
  3. ^ (EN) Peter G. Jones, Horst Rumpel, George M. Sheldrick e Einhard Schwarzmann, Gold(III) oxide and oxychloride, in Gold Bulletin, vol. 13, n. 2, 1980, p. 56, DOI:10.1007/BF03215453.

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