Ottone I di Brandeburgo

margravio di Brandeburgo (r. 1170-1184)

Ottone I di Brandeburgo (11288 luglio 1184) fu il secondo margravio di Brandeburgo dal 1170 fino alla sua morte.

Ottone I di Brandeburgo
Monumento a Ottone I a Berlino
Margravio di Brandeburgo
In carica1170 –
1184
PredecessoreAlberto I di Brandeburgo
SuccessoreOttone II di Brandeburgo
Nascita1128
Morte8 luglio 1184
Luogo di sepolturaAbbazia di Kloster Lehnin
DinastiaAscanidi
PadreAlberto I di Brandeburgo
MadreSofia di Winzenburg
ConsorteAdele d'Olanda
FigliOttone
Enrico
Alberto

Biografia

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Ottone I era il figlio maggiore di Alberto I l'Orso, che aveva dato vita al margraviato di Brandeburgo nel 1057, e di sua moglie Sofia di Winzenburg, figlia di Ermanno I di Winzenburg. Egli ebbe tre sorelle e sei fratelli, dei quali i più conosciuti sono indubbiamente l'Arcivescovo Sigfrido di Anhalt e il duca Bernardo III di Sassonia.

L'anno di nascita di Ottone è ufficialmente il 1128, ma alcuni storici recentemente hanno avanzato dubbi sulla data. Pribislavo è conosciuto per essere stato il padrino di Ottone e per avergli concesso le terre di Zauche in occasione del suo matrimonio; lo storico Partenheimer (2003) data l'evento al 1123 o nel 1125.

Nel 1148 circa Ottone sposò Giuditta di Polonia, nobile Piast, sorella del duca di Polonia Boleslao IV e di Mieszko III. Il matrimonio si svolse nel corso della crociata dei Venedi (una delle crociate del Nord) nel corso di un incontro avvenuto il 6 gennaio 1148, a cui parteciparono Ottone e i due duchi polacchi, oltre all'arcivescovo Federico di Wettin. Secondo Partenheimer (2003), il matrimonio venne celebrato della dinastia degli Ascani allo scopo di venire in aiuto alla dinastia dei Piast in opposizione a Corrado III di Germania, che sosteneva invece Ladislao II "l'Esiliato" come legittimo reggente di Polonia. Alla morte di Giuditta, nel 1175, Ottone sposò Adele d'Olanda (1176), figlia del conte Fiorenzo III di Seeland.

Ottone ebbe due figli dal suo primo matrimonio, Ottone ed Enrico, e un terzo figlio dal secondo matrimonio, Alberto.

Ottone venne sepolto nell'Abbazia di Lehnin, di cui aveva aiutato la costruzione.

Margravio di Brandeburgo

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Ottone governò dal 1144 col padre Alberto. Egli non ottenne mai ufficialmente il titolo di margravio di Brandeburgo sino alla morte del padre nel 1170, ma nel 1144 viene già menzionato con questo titolo in un documento ufficiale con Alberto, anche se Alberto gli conferì questa eredità solo nel 1157. Ottone venne introdotto agli affari di governo proprio dal padre, a cui sopravvisse di 14 anni.

Il margraviato di Brandeburgo che Ottone ottenne alla morte del padre nel 1170, non corrispondeva a quello che sarà poi il territorio del Brandeburgo. L'antico margraviato comprendeva solo la parte ad Est dell'Havelland e Zauche. Nei successivi 150 anni, sotto la dinastia degli Ascanidi, il margraviato ottenne molti altri territori, espandendosi sino ad essere poi compreso nella Prussia.

L'abbazia di Lehnin

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Le rovine dell'Abbazia di Lehnin, 1858

Nel 1180, Ottone fondò l'abbazia di Lehnin a Zauche come il primo monastero del margraviato, nel quale sarebbe stato sepolto quattro anni dopo. Il monastero cistercense, in effetti, assunse i connotati di un luogo per la sepoltura degli Ascanidi e poi degli Hohenzollern. I primi monaci vi presero residenza nel 1183, provenendo dall'abbazia di Sittichenbach; la costruzione del chiostro della chiesa ebbe inizio nel 1190.

Quando il monastero venne secolarizzato nel 1542, essa comprendeva un appannaggio di 39 villaggi e della città di Werder.


Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Adalberto II di Ballenstedt Esico di Ballenstedt  
 
Matilde di Svevia  
Ottone di Ballenstedt  
Adelaide di Weimar-Orlamünde Ottone I di Meißen  
 
Adela di Brabante  
Alberto I di Brandeburgo  
Magnus di Sassonia Ordulfo di Sassonia  
 
Wulfhild di Norvegia  
Eilika di Sassonia  
Sofia d'Ungheria Béla I d'Ungheria  
 
Richenza di Polonia  
Ottone I di Brandeburgo  
Meginardo di Vornbach  
 
 
Ermanno I di Winzenburg  
Matilda di Reinhausen  
 
 
Sofia di Winzenburg  
 
 
 
 
 
 
 
 

Altri progetti

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