Palaeonisciformes

ordine di pesci

I paleonisciformi (Palaeonisciformes) sono un gruppo di pesci ossei appartenenti agli attinotterigi, che includono i più primitivi tra tutti i pesci a pinne raggiate. Sono conosciuti esclusivamente allo stato fossile, in un periodo di tempo estremamente lungo che va dal Devoniano inferiore (o forse prima) al Cretaceo inferiore (350 – 120 milioni di anni fa).

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Palaeonisciformes
Fossile di Palaeoniscum freieslebeni
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdinePalaeonisciformes

Caratteristiche

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Le caratteristiche tipiche di questo gruppo di pesci includevano la coda eterocerca (ovvero dotata di un robusto lobo carnoso rivolto verso l'alto, come quella degli squali). Sui loro corpi erano presenti scaglie ganoidi che si affiancavano l'una all'altra, piuttosto che sovrapporsi come negli odierni pesci ossei. Spesso, inoltre, i paleonisciformi possedevano grandi occhi posizionati nella parte anteriore del muso, e le loro bocche erano molto ampie. La mascella superiore era saldamente ancorata alle ossa del cranio, mentre la mascella inferiore doveva essere dotata di una muscolatura relativamente debole.

Diversificazione

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Questo gruppo include una grande varietà di specie, di varie forme e dimensioni, che colonizzarono acque dolci e mari di tutto il mondo. La maggior parte di queste specie, tuttavia, è stata poco studiata finora. Classicamente, all'interno del gruppo sono state riconosciute due superfamiglie, quella dei paleoniscoidi (Palaeoniscoidei) dal corpo allungato e quella dei platisomoidi (Platysomoidei) dal corpo alto e stretto. Tuttavia, quest'ultima superfamiglia è stata ritenuta un gruppo a sé stante.

 
Fossile di Gonatodus brainerdi
 
Fossile di Rhabdolepis macropterus
 
Fossile di Indaginilepis rhombifera

In generale, i paleoniscoidi erano pesci di dimensioni medio – piccole, con un esoscheletro pesantemente ossificato; il corpo era solitamente ricoperto con spesse scaglie romboidali, la cui superficie di lamelle era articolata in file oblique. Posteriormente, il corpo si assottigliava e si incurvava verso l'alto, andando a formare il lobo dorsale (o assiale) della pinna caudale. Tra i più noti paleoniscoidi si ricordano Palaeoniscum, Gyrolepis, Pygopterus, Rhabdolepis, Elonichthys, Acrolepis, Arratiaichthys e Acropholis.

Altre forme precedentemente ascritte ai paleoniscoidi sono Mimipiscis, Gogosardina, Tegeolepis, Donnrosenia e Moythomasia. Cheirolepis, del Devoniano medio, è considerato uno dei più antichi pesci ossei noti.

Tassonomia

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La grande quantità di forme note e la generale inadeguatezza delle descrizioni scientifiche riguardanti questo gruppo ha portato nel corso degli anni a una notevole confusione nella tassonomia e nella classificazione dei paleonisciformi. Basti pensare che fino a qualche decennio fa in questo ordine erano inclusi sostanzialmente tutti gli attinotterigi primitivi, tra cui forme come Birgeria, Saurichthys, Phanerorhynchus, Canobius, Thoracopterus, Tarrasius e Paratarrasius, ovvero pesci dalle caratteristiche estremamente diversificate. Solo di recente gli studiosi hanno provato a mettere ordine nel gruppo: attualmente molti paleontologi ritengono che anche forme come Cheirolepis, Moythomasia e Mimia possano appartenere ad altri gruppi.

  • ordinePalaeonisciformes Hay, 1902 sensu stricto [Palaeoniscida Moy-Thomas & Miles, 1971][1][2][3]
    • famigliaPalaeoniscidae Vogt, 1852
      • genere ?†Agecephalichthys Wade, 1935
      • genere ?†Cryphaeiolepis Traquair, 1881
      • genere ?†Cteniolepidotrichia Poplin & Su, 1992
      • genere ?†Duwaichthys Liu et al., 1990
      • genere ?†Ferganiscus Sytchevskaya & Yakolev, 1999
      • genere ?†Shuniscus Su, 1983
      • genere ?†Suchonichthys Minich, 2001
      • genere ?†Trachelacanthus Fischer De Waldheim, 1850
      • genere ?†Triassodus Su, 1984
      • genere ?†Turfania Liu & Martínez, 1973
        • specie †T. taoshuyuanensis Liu & Martínez, 1973
        • specie †T. varta Wang, 1979
      • genere ?†Turgoniscus Jakovlev, 1968
      • genere ?†Xingshikous Liu, 1988
      • genere ?†Yaomoshania Poplin et al., 1991
      • genere †Gyrolepis Agassiz, 1833 non Kade, 1858
        • specie †G. albertii Agassiz, 1833
        • specie †G. gigantea Agassiz, 1833
        • specie †G. maxima Agassiz, 1833
        • specie †G. quenstedti Dames, 1888
        • specie †G. tenuistriata Agassiz, 1833
      • genere †Gyrolepidoides Cabrera, 1944
        • specie †G. creyanus Schaeffer, 1955
        • specie †G. cuyanus Cabrera, 1944
        • specie †G. multistriatus Rusconi, 1948
      • genere †Palaeothrissum de Blainville, 1818
        • specie †P. elegans Sedgwick, 1829
        • specie †P. macrocephalum de Blainville, 1818
        • specie †P. magnum de Blainville, 1818
      • genere †Westollia White & MoyThomas, 1940 [Lepidopterus Pohlig, 1892 non Agassiz, 1846]
      • genere †Palaeoniscum de Blainville, 1818 [Palaeoniscus Agassiz, 1833 non Von Meyer, 1858; Palaeoniscas Rzchak, 1881; Eupalaeoniscus Rzchak, 1881; Palaeomyzon Weigelt, 1930; Geomichthys Sauvage, 1888]
        • specie †P. angustum (Rzehak, 1881) [Palaeoniscas angustus Rzehak, 1881]
        • specie †P. antipodeum (Egerton, 1864) [Palaeoniscus antipodeus Egerton, 1864]
        • specie †P. antiquum Williams, 1886
        • specie †P. arenaceum Berger, 1832
        • specie †P. capense (Bloom, 1913) [Palaeoniscus capensis Bloom, 1913]
        • specie †P. comtum (Agassiz, 1833) [Palaeoniscus comtus Agassiz, 1833]
        • specie †P. daedalium Yankevich & Minich, 1998
        • specie †P. devonicum Clarke, 1885
        • specie †P. elegans (Sedgwick, 1829) [Palaeoniscus elegans Sedgwick, 1829]
        • specie †P. freieslebeni de Blainville, 1818 [Eupalaeoniscus freieslebeni (de Brainville, 1818); Palaeoniscus freieslebeni (de Brainville, 1818)]
        • specie †P. hassiae (Jaekel, 1898) [Galeocerdo contortus hassiae Jaekel, 1898; Palaeomyzon hassiae (Jaekel, 1898)]
        • specie †P. kasanense Geinitz & Vetter, 1880
        • specie †P. katholitzkianum (Rzehak, 1881) [Palaeoniscas katholitzkianus Rzehak, 1881]
        • specie †P. landrioti (le Sauvage, 1890) [Palaeoniscus landrioti le Sauvage, 1890]
        • specie †P. longissimum (Agassiz, 1833) [Palaeoniscus longissimus Agassiz, 1833]
        • specie †P. macrophthalmum (McCoy, 1855) [Palaeoniscus macrophthalmus McCoy, 1855]
        • specie †P. magnum (Woodward, 1937) [Palaeoniscus magnus Woodward, 1937]
        • specie †P. moravicum (Rzehak, 1881) [Palaeoniscas moravicus Rzehak, 1881]
        • specie †P. promtu (Rzehak, 1881) [Palaeoniscas promtus Rzehak, 1881]
        • specie †P. reticulatum Williams, 1886
        • specie †P. scutigerum Newberry, 1868
        • specie †P. vratislavensis (Agassiz, 1833) [Palaeoniscus vratislavensis Agassiz, 1833]

Incertae sedis

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Le seguenti famiglie sono state variamente classificate tra i Palaeonisciformes:

  1. ^ Mikko Haaramo, Actinopterygii - Ray-finned Fishes, su Mikko's Phylogeny Archive, 2007. URL consultato il 30 dicembre 2016.
  2. ^ Joseph S. Nelson, Terry C. Grande e Mark V. H. Wilson, Fishes of the World, 5th, John Wiley & Sons, 2016, ISBN 978-1-118-34233-6.
  3. ^ Richard van der Laan, famiglia-group names of fossil fishes, 2016.

Bibliografia

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  • Long, J. A., 1995: The Rise of Fishes: 500 million years of evolution. Johns Hopkins University Press, Baltimore & London, pp. 1–223
  • Schultze, H.-P. & Bardack, D., 1987: Diversity and size changes in paleonisciform fishes (Actinopterygii, Pisces) from the Pennsylvanian Mazon Creek Fauna, Illinois, U.S.A. Journal of Vertebrate Paleontology: Vol. 7, #1, pp. 1–23

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