Paleoparadoxia
Paleoparadoxia è un genere di mammiferi, vissuti nel Miocene (da 20 a 10 milioni di anni fa) in California, Alaska, Messico e Giappone.
Paleoparadoxia | |
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Scheletro di Paleoparadoxia tabatai | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Desmostylia |
Famiglia | Paleoparadoxiidae |
Genere | Paleoparadoxia (Reinhart 1959) |
Specie | |
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"Otarie" con quattro zanne
modificaQuesti strani animali erano probabilmente imparentati con gli elefanti, ma le loro caratteristiche erano decisamente diverse. Per avere una vaga idea dell'aspetto di Paleoparadoxia, si pensi a una massiccia otaria dalle zampe robuste e armata di quattro zanne. Paleoparadoxia è un rappresentante dei desmostili, mammiferi semiacquatici che abitavano le regioni costiere dell'Oceano Pacifico.
Palaeoparadoxia, in particolare, era della taglia di un pony ed era munito di una mandibola simile a una ruspa, con zanne simili a pale grazie alle quali poteva scandagliare il fondo melmoso del mare alla ricerca di alghe e molluschi. Il suo corpo massiccio era ben adattato a nuotare sott'acqua per nutrirsi, ma non per vivere a lungo nelle profondità. Probabilmente questo animale, come le odierne foche, tornava a riva per asciugarsi al sole e per procreare.
Due specie
modificaPaleoparadoxia si estinse al termine del Miocene, senza lasciare discendenti. Di questo animale si conoscono due specie: P. tabatai, la specie tipo, e la primitiva P. waltoni, del Miocene inferiore della California.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paleoparadoxia
- Wikispecies contiene informazioni su Paleoparadoxia
Collegamenti esterni
modifica- Stanford's SLAC Paleoparadoxia, su www2.slac.stanford.edu.
- More uncovering at SLAC, and Adele Panofsky, su www2.slac.stanford.edu.
- Immaginedi Paleoparadoxia, su kagakukan.sendai-c.ed.jp.
- Altra immagine, su angellis.net. URL consultato il 18 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2006).
- Scheda tassonomica su PaleoDB, su paleodb.org.