Palazzo Bonasoni
Il palazzo Bonasoni è un edificio cinquecentesco situato in via Galliera 21, nel centro storico di Bologna.
Palazzo Bonasoni | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Bologna |
Indirizzo | via Galliera, 21 |
Coordinate | 44°29′53.69″N 11°20′31.92″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Stile | rinascimentale |
Storia
modificaIl «palazzo ornato» di via Galliera fu costruito sui resti di un'abitazione trecentesca di proprietà della famiglia Caccianemici dall'Orso, da cui prende il nome la strada contigua.[1]
Le strutture originarie furono acquistate da Galeazzo Bonasoni alla metà del XVI secolo, come citato nel suo testamento. L'edificio venne ricostruito verso la metà del Cinquecento probabilmente su progetto di Antonio Morandi detto il Terribilia.[2]
Il palazzo fu oggetto di vari passaggi di proprietà. Dal 1609 al 1615 fu dei Tanari; fino al 1704 dei Ranuzzi, quindi dei Volta (1739), confluiti poi nei Grati. Nel 1804 subentrò il marchese Francesco Scarani, quindi la famiglia Zucchini e i Bevilacqua; dal 1931 gli Zerbini, i Pellegrini-Quarantotti e infine i Gamberini.[1]
Dal 2004 è la sede del Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna.[3]
Descrizione
modificaSecondo la critica, il rifacimento fu opera di Antonio Morandi detto il Terribilia, per affinità con il prospetto di palazzo Orsi, eseguito nel 1560.[1]
La facciata
modificaQualche irregolarità si legge nell'asimmetria del portico sopraelevato, riconducibile a preesistenze quattrocentesche.[4][1]
Gli interni
modificaAl piano nobile del palazzo, la decorazione testimonia i numerosi passaggi di proprietà. A inizio Settecento i Ranuzzi fecero realizzare una prospettiva da Giuseppe Maria Mitelli, perduta, di fronte alla loggia d'ingresso. Intorno al 1739, i Volta commissionarono a Vittorio Maria Bigari un'alcova «con puttini», ora non più esistente.[1]
Al cantiere Bonasoni della seconda metà del XVI secolo risale un affresco raffigurante la Guerra di Troia, attualmente controsoffittato: del ciclo sopravvive un fregio scialbato e di difficile lettura, in cui si scorgono allegorie e paesaggi eseguiti riconducibili più in generale alla maniera di Niccolò dell'Abate.[1]
I soffitti delle sale ottocentesche[5], con le Muse inquadrate insieme ai putti da ornamentazioni neorocaille, si attribuiscono a Girolamo Dal Pane, autore degli affreschi nei palazzi Spada (1846) e Malvezzi De' Medici (1854).[1]
Il cortile
modificaLa Venere in marmo adagiata in una nicchia aperta situata nel cortile, si daterebbe all'ottavo decennio dell'Ottocento, come inducono a ritenere stilemi classicisti volti a una definizione in senso verista, colta soprattutto nei dettagli la scultura è attribuibile a Carlo Monari.[1]
Note
modifica- ^ a b c d e f g h Regione Emilia-Romagna.
- ^ Biblioteca Salaborsa.
- ^ Settore Patrimonio culturale.
- ^ Una particolarità diffusa, nei palazzi di Bologna, dove si usavava «mettere in moderno» le facciate, salvaguardando le strutture più antiche nel rispetto dei colonnati.
- ^ Forse su committenza dei marchesi Scarani.
Bibliografia
modificaElisabetta Landi (a cura di), Palazzo Bonasoni a Bologna (DOC), IBC - Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su palazzo Bonasoni
Collegamenti esterni
modifica- Palazzo Bonasoni, su catalogo.beniculturali.it, Ministero della cultura.
- Parte del testo è tratta da Palazzo Bonasoni, su patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it, Regione Emilia-Romagna, ultima modifica 17 febbraio 2021. URL consultato il 6 ottobre 2023., testo pubblicato con licenza CC BY 4.0
- Parte del testo è tratta da I Cartigli di Bologna > Palazzo Bonasoni, su Bologna Online, Biblioteca Salaborsa, 6 agosto 2014, ultimo aggiornamento 16 settembre 2021. URL consultato il 6 ottobre 2023. pubblicato con licenza CC-BY-SA 4.0 (fonte)
- Palazzo Bonasoni, su Tourer.it, portale del Segretariato regionale Emilia-Romagna del MiBACT. URL consultato il 6 ottobre 2023.
- Carlo Pelagalli, Via Galliera 21 (N.489) – Palazzo Bonasoni, su Origine di Bologna. URL consultato il 6 ottobre 2023. (Progetto Open Data del Comune di Bologna)
- Settore Patrimonio culturale - Assessorato alla cultura e paesaggio della Regione Emilia-Romagna, su PatER - portale del patrimonio culturale dell'Emilia Romagna, Assessorato alla cultura e paesaggio - Servizio patrimonio culturale, ultima modifica 31 gennaio 2023. URL consultato il 6 ottobre 2023.