Palazzo Felicini-Fibbia
Palazzo Felicini, poi Fibbia, poi Pallavicini ed attualmente Calzolari, è un edificio storico situato nel centro di Bologna.
Palazzo Felicini Fibbia | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Bologna |
Indirizzo | Via Galliera 14 |
Coordinate | 44°29′54.84″N 11°20′31.47″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1497 |
Stile | rinascimentale |
Storia
modificaVenne costruito nel 1497 per volere di Bartolomeo Felicini[1], per essere portato poi a termine dal figlio Giovanni. Fra Quattrocento e Cinquecento questa famiglia di banchieri fu una delle principali della città, tanto da essere rappresentata nel Senato bolognese dal 1506 al 1584. Il palazzo venne venduto nel 1537 al cardinale Pucci[2], i cui eredi cedettero la residenza alla famiglia Fibbia, che la possedette fino al 1746. Al Seicento risalgono le decorazioni pittoriche ancora oggi visibili negli interni.
Nel corso della storia, Palazzo Felicini-Fibbia ospitò diverse personalità di rilievo, come il papa Leone X, il re francese Francesco I, Giuliano de' Medici e Leonardo da Vinci.
Nel 1906 venne condotto un primo restauro della facciata[1] con interventi che compresero la sostituzione della porta e di alcuni elementi in terracotta, mentre nel 1998 ne è avvenuto un secondo portato avanti secondo criteri maggiormente scientifici.
Descrizione
modificaLa facciata
modificaL'edificio presenta un'elegante facciata in laterizio in stile rinascimentale. Sopra al tipico portico si trovano monofore a goccia arricchite da preziose decorazioni in cotto, mentre le cornici di marcapiano dividono lo spazio in senso orizzontale.
Il cortile
modificaAll'interno trova spazio un cortile a loggiati.
Gli interni
modificaLe sale racchiudono opere di alcuni pittori prevalentemente di scuola bolognese. L'allegoria dell'Aurora, il Trionfo di Bacco e Arianna e il Crepuscolo sono opere del 1664 di Domenico Santi detto il Mengozzino e di Domenico Maria Canuti.[1] Dello stesso anno la Caduta di Fetonte e l'Assunzione della Vergine[1] : gli affreschi della piccola cappella di famiglia sono stati realizzati da Angelo Michele Colonna; nel vestibolo vi sono dipinti di Giacomo Alboresi.
Nel Salone d'Onore si trovano ritratti delle passate famiglie.[2] Nel palazzo sono inoltre conservate opere di Alessandro Algardi, Alfonso Lombardi e Francesco Francia.
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Il portico su via Galliera
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Capitello del portico
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Il portone d'ingresso
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Ornato del portone d'ingresso
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Dettaglio del portone d'ingresso
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Il cortile interno con loggiato
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Il cortile interno con loggiato
Note
modificaBibliografia
modifica- Giancarlo Roversi, Palazzo Felicini, Bologna: una dimora degna di un sovrano, Sala Bolognese, Cassa Rurale ed Artigiana di Sala Bolognese, 1993
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Felicini Fibbia
Collegamenti esterni
modifica- Palazzo Felicini poi Pallavicini Fibbia, su Bologna Online, Biblioteca Salaborsa, 13 marzo 2006, ultimo aggiornamento il 19 ottobre 2023. URL consultato l'11 febbraio 2024. testo pubblicato con licenza CC-BY-SA 4.0 (fonte utilizzata)
- Bologna, Via Galliera: Palazzo Felicini, poi Fibbia Pallavicini, ora Calzolari, su Digital Humanities, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. URL consultato l'11 febbraio 2024. (fonte utilizzata)
- Via Galliera 14 (N.580) - Palazzo Felicini, poi Fibbia, su Origine di Bologna. URL consultato l'11 febbraio 2024.