Palazzo del Vicario (Castel Goffredo)
Il Palazzo del Vicario era un edificio storico di Castel Goffredo, situato in piazza Mazzini.
Palazzo del Vicario Fortezza di Castel Goffredo | |
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Ricostruzione del Palazzo del Vicario, sulla destra della torre civica. | |
Ubicazione | |
Stato attuale | Italia |
Regione | Lombardia |
Città | Castel Goffredo |
Coordinate | 45°17′53″N 10°28′30″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Palazzo fortificato |
Stile | medievale |
Costruzione | XIV secolo-XIV secolo |
Primo proprietario | Comune di Castel Goffredo |
Condizione attuale | abitato |
Proprietario attuale | Famiglia Acerbi |
Visitabile | esternamente |
Informazioni militari | |
Occupanti | Vicario dei Gonzaga |
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Storia e descrizione
modificaDeve il suo nome al fatto che vi fossero ubicati gli uffici del vicario dei Gonzaga, che amministrava nel borgo la giustizia civile e criminale per conto dei signori di Mantova. Il vicario risiedeva invece nel vicino Torrazzo.[2]
Il palazzo originario risaliva al XIV secolo[3] ed è affiancato dalla torre merlata di epoca precedente (oggi restaurata); erano entrambi di proprietà del comune (domus Comunis) e sorgevano entro il perimetro di Castelvecchio (Castellum vetus).[4] Il Palazzo del Vicario era comunicante con la torre, nella quale era situata, al piano terra, la camera di tortura.[5] L'edificio fu soggetto a varie aggiunte e modificazioni e passò nel 1480 di proprietà del marchese Ludovico Gonzaga (vescovo di Mantova).[6] Una pergamena datata 12 giugno 1480[7] informa di un suo intervento, che diede inizio ad opere di miglioramento dell'edificio,[8] grazie anche all'intervento dell'architetto Ermes Flavio de Bonis. Queste opere furono proseguite dal suo successore, il marchese Aloisio Gonzaga. Il palazzo era destinato a diventare la residenza del vescovo, cardinale nei suoi desideri.
Agli inizi del Cinquecento venne probabilmente unito all'altro corpo di fabbrica che inglobava il Torrazzo, tanto da divenire un unico edificio, oggi rappresentato dal Palazzo Gonzaga-Acerbi.
Note
modifica- ^ Francesco Bonfiglio, Notizie storiche di Castelgoffredo, 2ª ed., Mantova, 2005.
- ^ Bonfiglio (2005), pp.93-94.
- ^ Bonfiglio (2005), p.65.
- ^ Mariano Vignoli, Giancarlo Cobelli, Da terra aperta e ben intesa fortezza. Le mura e le fortificazioni di Castel Goffredo, Mantova, 2010.
- ^ Brunelli, pp.93-94.
- ^ Bonfiglio (2005), p.93.
- ^ Brunelli, p. 92.
- ^ Bonfiglio (2005), p.94.
Bibliografia
modifica- Costante Berselli, Castelgoffredo nella storia, Mantova, 1978.ISBN non esistente
- Francesco Bonfiglio, Notizie storiche di Castelgoffredo, 2ª ed., Mantova, 2005, ISBN 88-7495-163-9.
- Mariano Vignoli, Giancarlo Cobelli, Da terra aperta e ben intesa fortezza. Le mura e le fortificazioni di Castel Goffredo, Mantova, 2010, ISBN 978-88-95490-10-6.
- Paola Eugenia Falini, Claudia Bonora Previdi e Marida Brignani (a cura di), I giardini dei Gonzaga. Un atlante per la storia del territorio, Spoleto, Del Gallo Editori, 2018, pp. 212-214, ISBN 978-88-99244-14-9.