Pallywood
La parola Pallywood è un composto aplologico di "Palestinese" e "Hollywood", per definire i video girati dai palestinesi per simulare sofferenze e morti civili durante il conflitto con Israele. Il termine è entrato in uso dopo l'uccisione di Muhammad al-Durrah nel 2000, durante la Seconda Intifada, che ha comportato la contestazione della veridicità delle prove fotografiche. Gli opinionisti israeliani hanno usato il termine per rivelare la falsità dei video che mostrano la violenza israeliana o la negazione delle sofferenze dei palestinesi. Durante la guerra tra Israele e Hamas, sono circolati video che mostrano distese di morti coperti da lenzuola bianche che si muovono o starnutiscono, bambini che vengono dipinti di rosso per simulare sangue, fuochi accesi per simulare conseguenze di attacchi, etc. Il termine è stato diffuso dai profili ufficiali del governo israeliano. [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9]
Il termine è stato pubblicizzato anche dal professor Richard Landes della Università di Boston, come risultato in un video documentario online da lui prodotto, intitolato Pallywood: According to Palestinian Sources (traduzione italiana: Pallywood: secondo le fonti palestinesi), sottolineando numerosi episodi di manipolazione.[10]
I video di Landes
modificaNel 2005, il professor Richard Landes della Boston University ha prodotto un documentario di 18 minuti chiamato Pallywood: According to Palestinian Sources.[11][12]
Nel suo video, Landes mostra materiale video relativo al conflitto arabo-israeliano che è stato girato principalmente da video giornalisti freelance palestinesi. Il professore sostiene che la sistematica manipolazione dei media abbia avuto inizio almeno durante la Guerra del Libano del 1982, affermando che non solo il governo israeliano è troppo debole per contrastare le falsificazioni della stampa palestinese[13] ma che anche i broadcasters sono troppo acritici nel verificare il materiale dei freelance palestinesi.[14] Si concentra in particolare sul caso di Muhammad al-Durra, un dodicenne palestinese largamente pubblicizzato come vittima del fuoco israeliano nella Striscia di Gaza il 30 settembre 2000 all'inizio della Seconda Intifada. Il filmato fu girato da un cameraman palestinese e trasmesso dal canale francese France 2 con il commento del veterano franco-israeliano Charles Enderlin, che però non era ovviamente presente durante gli scontri. Fu uno scoop di portata mondiale e la condotta delle Forze di difesa Israeliane fu pesantemente criticata dall'opinione pubblica internazionale, danneggiando fortemente l'immagine di Israele nell'immaginario globale.[13] Il professor Landes pone in dubbio l'autenticità del filmato e ipotizza che al-Durrah non sia stato affatto ucciso, sostenendo che il filmato dell'intero evento sia stato progettato e girato dai Palestinesi.[15] Inoltre asserisce che il materiale dimostra che "un cameraman palestinese, specialmente quando non ci sono Occidentali nei paraggi, cerca sistematicamente di allestire come un film scene d'azione"[12]
Uso più ampio del termine
modificaGiornalisti del Ruthie Blum Jerusalem Post, descrivono Pallywood come un termine coniato da Richard Landes per riferirsi alle "produzioni girate dai palestinesi, di fronte a (e spesso con la collaborazione di) gruppi di telecamere occidentali con lo scopo di promuovere la propaganda anti-israeliana spacciandola per notizia". Landes stesso descrive Pallywood come un "termine che ho coniato io stesso (omissis) per descrivere i video creati ad arte spacciati per notizie" Oltre ad al-Durra, Landes cita l'esplosione della spiaggia di Gaza e lo sfruttamento da parte di Hamas della carenza di elettricità durante il conflitto Gaza-Israeliano, come un evento di Pallywood. Secondo Blum la "severa asserzione di Landes" gli ha conferito una reputazione in certi circoli culturali come un teorico conservatore della cospirazione.[16]
La dottoressa Anat Berko, ricercatrice dell'Istituto Internazionale di politiche contro il terrorismo (ICT), e la dottoressa Edna Erez, comandante del dipartimento di Giustizia Criminale all'Università dell'Illinois a Chicago, sostengono che il fenomeno della fabbricazione artificiale di documenti-video dei conflitti è stato indicato come "Pallywood" (Palestinian Authority Hollywood)".[17]
Simili affermazioni sono state fatte da altri analisti, in particolare dopo eventi simili di manipolazione mediatica (chiamata "Hezbollywood" da alcuni)[18][19].[10][20][21][22][23] L'Istituto Mackenzie, un think tank canadese che si occupa di difesa e sicurezza[24] ha affermato che a causa della "lunga tradizione di mettersi in posa per le telecamere (omissis) il cinico termine "Pallywood" coniato dal disilluso giornalista per i servizi giornalistici dell'autorità palestinese diventa comprensibile".[25]
Il termine è stato applicato, oltre al caso di Muhammad al-Durra, in un cospicuo numero di pubblicazioni[26][27][28] e da analisti conservatori come David Frum[29] e Michelle Malkin.[30] Il colonnista canadese Paul Schneidereit ha scritto: "... abbiamo visto casi in cui i corpi dei martiri palestinesi, trasportati dentro le bare sono inavvertitamente fatti cadere, a quel punto, di loro spontanea volontà, si sono rialzati e sono rientrati nella bara da soli. Abbiamo visto resoconti di massacri, come a Jenin nel 2002, che si sono dimostrati, dopo un'investigazione indipendente, enormemente gonfiati. Non c'è bisogno di dire che tali episodi non ispirano profonda fiducia nei successivi proclami e resoconti palestinesi, almeno fino a quando non siano stati verificati."[31]
Note
modifica- ^ (EN) ‘Pallywood propaganda’: Pro-Israeli accounts online accuse Palestinians of staging their suffering, su France 24, 21 novembre 2023. URL consultato il 5 settembre 2024.
- ^ (EN) Nikki McCann Ramirez, No, Palestinians Are Not Faking the Devastation in Gaza, in Rolling Stone, 3 novembre 2023. URL consultato il 18 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2024).
- ^ M.J. Carpenter, Palestinian Popular Struggle: Unarmed and Participatory, Routledge Studies on the Arab-Israeli Conflict, Taylor & Francis, 2018, ISBN 978-1-351-00882-2. URL consultato il 27 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2023).
- ^ (EN) Ron Schleifer e Jessica Snapper, Advocating Propaganda – Viewpoints from Israel: Social Media, Public Diplomacy, Foreign Affairs, Military Psychology, and Religious Persuasion Perspectives, Sussex Academic Press, 1º gennaio 2015, ISBN 9781782841609 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2017).
- ^ (EN) ‘Pallywood propaganda’: Pro-Israeli accounts online accuse Palestinians of staging their suffering, su France 24, 21 novembre 2023. URL consultato il 27 agosto 2024.
- ^ 'Caught in the Mohammad al-Dura crossfire (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2011), by Calev Ben-David, The Jerusalem Post, October 12, 2007:
- But pro-Israel media-watchdog advocates have gone further, arguing that the footage is a prime example of what has been dubbed "Pallywood" - media manipulation, distortion and outright fraud by the Palestinians (and other Arabs, such as the Reuters photographer caught faking photos during the Second Lebanon War), designed to win the public relations war against Israel.
- ^ (EN) No, these images show real dead Palestinian babies, not dolls, su The Observers - France 24, 15 marzo 2024. URL consultato il 27 agosto 2024.
- ^ (EN) Israel-Hamas war misinformation is everywhere. Here are the facts, su AP News, 2 novembre 2023. URL consultato il 24 aprile 2024.
- ^ Lionis Chrisoula,Laughter in Occupied Palestine: Comedy and Identity in Art and Film, I.B.Tauris, 2016 p.89.
- ^ a b Cambanis, Thanassis. " Some Shunning The Palestinian Hard Stance." The Boston Globe, 6 settembre 2005
- ^ Landes, Richard. Pallywood, According to Palestinian Sources (WMV) (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2009). (Windows Media Video), SecondDraft.org. ( YouTube mirror.
- ^ a b Carvajal, Doreen. "The mysteries and passions of an iconic video frame", International Herald Tribune, Monday, 7 febbraio 2005.
- ^ a b 'Caught in the Mohammad al-Dura crossfire.[collegamento interrotto], by Calev Ben-David, The Jerusalem Post, 12 ottobre 2007:
- Ma i 'cani da guardia' mediatici pro-Israele sono andati oltre, sostenendo che il footage sia il primo esempio di quello che è stato battezzato come "Pallywood", la manipolazione dei media, la distorsione e la frode da parte dei palestinesi (e altre popolazioni arabe, o come i fotografi Reuters presi in flagrante mentre montavano foto durante la seconda guerra del Libano), con l'intento di vincere la guerra mediatica contro Israele.
- ^ Landes, Richard. "Pallywood: History" (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2006)., SecondDraft.org.
- ^ "Al-Durah: What happened?" (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2007), SecondDraft.org
- ^ One on One: Framing the debate | Jerusalem Post.[collegamento interrotto]
- ^ Berko, Anat and Erez, Edna, "Martyrs of murderers? Victims or victimizers? The voices of would-be Palestinian female suicide bombers", in Cindy D. Ness (ed), Female Terrorism and Militancy: Agency, Utility, and Organization, p. 164. Routledge, 2008. ISBN 0-415-77347-4
- ^ ' Im Zweifel für den Zweifel.,' Der Tagesspiegel, 9 agosto 2006
- ^ 'Hezbollywood? Le prove dimostrerebbero che il collasso e la morte di Qana, durante la Guerra del Libano erano falsi cinematografici' (israelinsider) (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2008).
- ^ Zerbisias, Antonia. "And Now It's Reutersgate". Toronto Star, 9 agosto 2006.
- ^ Gelernter, David. "When pictures lie" (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007)., Jewish World Review, 2003.
- ^ Photo of Palestinian Boy Kindles Debate in France, The New York Times, 7 febbraio 2005.
- ^ Frum, David. From Gaza, tragedy and propaganda (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2006).. National Post, 17 giugno 2006.
- ^ Michael Doxtater, "How the Mohawks look at history", Globe and Mail, 11 luglio 1991, A17; "Mail bombs spark public warning", Kitchener-Waterloo Record, 20 luglio 1995, A3; Geoff Baker, "Who's behind mail-bomb plot?", Toronto Star, 30 luglio 1995, A2; "Tamils protest paper's story", Toronto Star, 13 febbraio 2000, p. 1; Rob Faulkner, "Institute offers anti-terrorism tip sheet", Hamilton Spectator, 10 agosto 2005, A6.
- ^ Lies, Damned Lies and Footage (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2007), The Mackenzie Institute, Newsletter July, 06.
- ^ FrontPage Magazine.[collegamento interrotto]
- ^ American Thinker: The Fog of Peace.
- ^ "Palestinian PR Stunt Fails As Israel Allows Gaza Protest, By Joel Leyden, Israel News Agency, August 23, 2008
- ^ FrontPage Magazine, su frontpagemag.com. URL consultato il 4 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2012).
- ^ Michelle Malkin » Questioning a NYTimes reporter; challenging CBS News & ASNE.
- ^ Canadian journalist Paul Schneidereit writing in the Halifax, Nova Scotia, The Chronicle Herald, 27 novembre 2007 http://www.upjf.org/actualiees-upjf/article-13447-145-7-al-dura-shooting-pallycood-production-paul-schneidereit.html[collegamento interrotto]
Bibliografia
modificaUlteriori letture
modifica- "And now it's 'Reutersgate'," Toronto Star, 9 agosto 2006.
- "Wie Palästinenser manchmal die Wahrheit verbiegen".[collegamento interrotto], Israelnetz, 19 giugno 2006.
- Cambanis, Thanassis. "Some Shunning the Palestinian Hard Stance," The Boston Globe, 6 settembre 2005.
- Gordon, Philip H. & Tasponar, Omer. "Why France shouldn't legislate Turkey's past," The New Republic, 30 ottobre 2006.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Pallywood: According to Palestinian Sources... (WMV) (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2009). (WMV) by Richard Landes on SecondDraft.org. (Official)
- History of Pallywood (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2006). on SecondDraft.org..
- Jerusalem Post article [collegamento interrotto], su fr.jpost.com.
- "Second Draft.org", sito web di Richard Landes con film e analisi sul conflitto israelo-palestinese.
- Landes, Richard. "Al-Durah: What happened? (WMV) (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2007). (video).
- Kaplan, Lee. "Some PLO doctored photos: A visit to 'Pallywood'", Canada Free Press, 28 maggio 2006.
- Kaplan, Lee. "Pallywood revisited: A new fake atrocity by the PLO", Canada Free Press, 24 giugno 2006.
- Von Wussow, Philipp. "Israelische Bomben auf Kana: Massaker oder Hisbollywood?", Telepolis, 3 agosto 2006.