Pandemia di COVID-19 in Alaska
La pandemia di COVID-19 in Alaska ha raggiunto lo stato americano il 12 marzo 2020.
Pandemia di COVID-19 in Alaska epidemia | |
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Mappa dell'epidemia in Alaska in base alle infezioni totali confermate per 100.000 persone (al 30 dicembre) | |
Patologia | COVID-19 |
Origine | Wuhan (Cina) |
Luogo | Alaska |
Nazione coinvolta | Stati Uniti d’America |
Periodo | 7 marzo 2020 - in corso |
Dati statistici[1] | |
Numero di casi | 43 629 |
Numero di guariti | 3 042 |
Numero di morti | 198 |
Sito istituzionale | |
L'11 marzo l'ufficio del governatore Mike Dunleavy ha dichiarato lo stato di emergenza per garantire che tutte le entità abbiano le risorse di risposta necessarie.[2] Il giorno successivo, il primo caso è stato annunciato al pubblico, un cittadino straniero ad Anchorage.
L'Alaska diventa così il 49º stato degli Stati Uniti colpito dalla pandemia.[3][4]
Un decimo decesso viene registrato il 6 maggio 2020.[5]
Al 29 dicembre 2020 l'Alaska aveva somministrato 13.271 dosi del vaccino COVID-19, pari all'1,81% della popolazione.
Note
modifica- ^ Numero complessivo di casi confermati e sospetti.
- ^ (EN) Dunleavy declares emergency over coronavirus, with still no cases confirmed in Alaska, su adn.com, 11 marzo 2020.
- ^ (EN) COVID update 3: First Alaska case identified, su mustreadalaska.com, 12 marzo 2020. URL consultato il 31 dicembre 2020.
- ^ (EN) Alaska is 49th state to confirm a case of coronavirus, su nypost.com, 14 marzo 2020. URL consultato il 31 dicembre 2020.
- ^ (EN) After weeks without a fatality Alaska reports 10th coronavirus death, su alaskapublic.org, 6 maggio 2020.
Voci correlate
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