Pandolfello Piscopo
Pandolfello Piscopo (Napoli, seconda metà XIV secolo – Napoli, settembre 1415) è stato un nobile e politico italiano, gran camerlengo del Regno di Napoli.
Pandolfello Piscopo | |
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Patrizio di Napoli | |
Trattamento | Patrizio |
Altri titoli | Gran Camerlengo del Regno di Napoli |
Nascita | Napoli, seconda metà XIV secolo |
Morte | Napoli, settembre 1415 |
Dinastia | Alopo |
Religione | Cattolicesimo |
Biografia
modificaDetto "Alopo" per la sua calvizie, soprannome che darà il nome alla sua famiglia, fu il favorito della Regina del Regno di Napoli Giovanna II d'Angiò-Durazzo e ricoprì presso la sua corte la carica di gran camerlengo. Nel 1414 rivaleggiò con il condottiero Muzio Attendolo Sforza, chiamato dalla Regina al suo servizio, e lo fece imprigionare. Liberato solo l'anno dopo, Pandolfello concesse in sposa a Muzio la sorella Caterina, detta "Catella" († 1418), che diede al condottiero tre figli: intendeva così, tramite Muzio, rinsaldare la sua posizione nel Regno. Nell'agosto 1415 Giovanna II sposò Giacomo II di Borbone-La Marche, destinato dai patti ad essere solo duca di Calabria e principe di Taranto. Giunto a Napoli, venne acclamato Re dai baroni, che intendevano liberarsi di Pandolfello e dello Sforza. Imprigionato, Pandolfello venne decapitato in città nel settembre dello stesso anno.
Bibliografia
modifica- Carlo Maria de Raho, Peplus Neapolitanus, vol. 1, Napoli, 1710.
- Carlo Maria Lomartire, Gli Sforza. Il racconto della dinastia che fece grande Milano, Verona, 2018, ISBN 978-88-04-68815-0.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Pandolfello Alopo, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Mario Del Treppo, ALOPO, Pandolfello, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 2, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.