Panni sporchi (film 1980)

film

Panni sporchi è un documentario del 1980 diretto da Giuseppe Bertolucci che ha come sfondo la stazione Centrale di Milano[1] e si articola in un mix di interviste e racconti intrecciati.

Panni sporchi
Immagine dei titoli di testa
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1980
Durata110 min
Generedocumentario
RegiaGiuseppe Bertolucci
SoggettoGiuseppe Bertolucci
SceneggiaturaGiuseppe Bertolucci
Casa di produzioneUnitelefilm
Distribuzione in italianoUnitelefilm
FotografiaRenato Tafuri
MontaggioGabriella Cristiani
Interpreti e personaggi
  • Angelo Ballini
  • Alessandrina Campari
  • Emiliana Canali
  • Antonio Capizzi
  • Monica Caprari
  • Antonella Citterio
  • Amelia Della Fiore
  • Armando Della Siega
  • Hassane Diakite
  • Paola Foddi
  • Guido Freroni
  • Danilo Giacomazzi
  • Claudio Gianquinto
  • Anna Introni
  • Issiaka Laya
  • Maria Litini
  • Giuseppina Losi
  • Giacomo Maestri
  • Maria Manzoni
  • Alphonse Medhat
  • Vincenzo Nicosia
  • Gigliola Pernice
  • Rosa Pulito
  • Ada Remondini
  • Andrea Romano
  • Anna Maria Roncoroni
  • Benito Scadia
  • Francesco Scarcella
  • Antonio Semoriva
  • Antonella Stoico

Il filmato generò un profondo dibattito tra gli intellettuali del PCI, tant'è che vinse il primo premio al Festival dei popoli di Firenze[2].

Il titolo richiama, apertamente, una frase di Giulio Andreotti, con la quale aveva definito alcuni film del cinema italiano del passato.

«Il film fu girato nel febbraio del 1980 tra gli emarginati che popolano la stazione Centrale di Milano. La sua struttura è quella alfabetica di un dizionario a voci che va dalla parola "alba" a "violenza". Ogni voce viene incentrata e "rappresentata" dai vari personaggi che vivono in nello spazio franco dei "senza fissa dimora" che è la stazione di una grande città come Milano; quali l'alcolizzato, la prostituta, l'handicappato, il drogato, l'omosessuale, il "suonato". I personaggi si mostrano, "recitano", dimostrano il loro essere persone e soggetti sociali. Affrontando così il fenomeno dell'emarginazione, con un'ottica diversa da quella, più praticata, consistente nella ricerca delle cause economiche, politiche e sociali. Il film offre una serie di dati sulla "ideologia" e sulla psicologia di quella che appare come una fascia sociale, sia pure ristretta e isolata. Sul visto censura del 1980 è specificato che il film è vietato ai minori di 14 anni[3]»

  1. ^ «Panni sporchi» alla Ferrero, in La Stampa, 20 settembre 1980, p. 11.
  2. ^ Franco Montini, Una Generazione in cinema, Marsilio, 1988.
  3. ^ Panni sporchi, su patrimonio.aamod.it.

Bibliografia

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  • Massimo Giraldi, Giuseppe Bertolucci, Il Castoro, 2000, pp. 9-112.

Collegamenti esterni

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