Panopea generosa
La Panopea o Geoduck[1] (pronuncia inglese [ˈguː.iˌdʌk][2]) (Panopea generosa (Gould 1850)), conosciuta comunemente come vongola dalla proboscide, è un mollusco bivalve. In passato esisteva confusione tra questa specie e l'estinta P. abrupta Conrad, 1849.
Panopea generosa | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Mollusca |
Classe | Bivalvia |
Ordine | Myoida |
Famiglia | Hiatellidae |
Genere | Panopea |
Specie | P. generosa |
Nomenclatura binomiale | |
Panopea generosa Gould, 1850 | |
Sinonimi | |
Panopea generosa var. solida (Dall, 1898) |
Il nome comune deriva dalla lingua lushootseed e significa ‘colui che scava in profondità’[2], riferito allo stile di vita dell'animale, che passa la propria esistenza stando sepolto nella sabbia, col sifone che spunta a pochi centimetri dal fondo.
Distribuzione
modificaLa specie è originaria della costa nord-occidentale del continente nordamericano: in particolare, la si trova nelle zone costiere di Washington, Columbia Britannica ed Alaska.
Descrizione
modificaDimensioni
modificaMisurano circa 40 cm di lunghezza (ai quali si aggiunge fino a un metro di sifone) per un peso totale che supera di poco il chilogrammo, ma tendono a crescere per tutta la durata della loro vita ed essendo assai longevi (fino ad oltre 140 anni d'età, l'esemplare più vecchio pescato sinora aveva 160 anni) non è raro trovare individui che pesano oltre 7 kg e misurano oltre due metri di lunghezza. Queste dimensioni ne fanno il bivalve fossore più grande attualmente esistente al mondo.
Aspetto
modificaSi tratta di animali simili a grosse vongole dal lungo sifone, composto quest'ultimo da due tubi: uno d'entrata, attraverso il quale l'animale risucchia acqua e plancton per nutrirsi e respirare, ed un altro d'uscita, attraverso il quale esso può espellere gli scarti.
Biologia
modificaL'animale resta sommerso nella sabbia ad una profondità che va dai 20 ai 300 cm, lasciando uscire da essa solo la punta del sifone, e passa così tutto il suo stadio adulto.
Alimentazione
modificaGrazie al sifone aspirante, eventuali microrganismi planctonici vengono risucchiati e convogliati verso le branchie, dove vengono filtrati e digeriti.
Riproduzione
modificaLa fecondazione è di tipo esterno: questo significa che i maschi e le femmine emettono i propri gameti liberamente nell'acqua, affidando al mare il compito di far incontrare spermatozoi ed uova. Ciascuna femmina, durante tutta la sua vita, può produrre ed espellere circa cinque miliardi di uova. Le larve, inizialmente motili, passano un certo periodo allo stato planctonico sotto forma di veliger, per poi impiantarsi su un substrato sabbioso idoneo e qui passare il resto della loro vita.
Si tratta di uno fra gli animali più longevi del mondo: la sua lunga aspettativa di vita può essere dovuta sia alla naturale scarsità di organismi predatori (principalmente la lontra marina) e di particolari fatiche, poiché l'animale non fa altro che rimanere immobile e filtrare l'acqua.
Importanza commerciale
modificaAd oggi, la pesca del geoduck è una delle maggiormente regolamentate e controllate al mondo: se ne può pescare solamente una determinata quota annuale, in determinati periodi lontani da quello riproduttivo, e gli esemplari pescati devono rispettare precisi standard in termini di dimensioni, oltre che dover superare una serie di esami mirati all'eventuale contenuto nell'epatopancreas di sostanze inquinanti, trattandosi di organismi filtratori. In tal modo, ha preso il sopravvento fra i pescatori l'abitudine di tenere per un certo periodo gli animali in vasche con acqua corrente al fine di depurarli. Attualmente la vendita degli animali si basa principalmente sul prodotto vivo (90% del totale), mentre fino a pochi anni fa i geoduck venivano venduti prevalentemente congelati (10% di esemplari venduti vivi nel 2001)[3]: ciò permette ai pescatori di venderli ad un prezzo leggermente maggiore.
Il loro costo si aggira attorno ai sessanta €/kg ed alimenta un mercato di circa ottanta milioni di dollari l'anno. Il principale mercato di questi animali è l'Estremo Oriente, dove vengono considerati come una leccornia e si crede abbiano effetti medicinali, al pari della cistifellea degli orsi e delle pinne di pescecane: in particolare, a causa della loro forma fallica, si ritiene che essi siano dei potenti afrodisiaci e potenzino le prestazioni maschili.
Grazie alle loro grosse dimensioni, questi animali hanno sempre ispirato in numerose persone l'idea di intraprenderne l'allevamento in acquacoltura a fini commerciali. Il primo impianto per l'allevamento del geoduck venne creato in America nel 1970, nello stretto di Puget: qui vengono utilizzati dei tubi in polivinilcloruro lunghi una ventina di centimetri e larghi una quindicina, infilati in numero di 40.000 per acro nel substrato ad una profondità compresa fra i 30 ed i 70 cm ed all'interno dei quali vengono stabulate le larve (catturate in natura) prossime all'impianto nello stesso[4]: l'acqua, in accordo alle leggi locali, deve rispettare rigidi parametri di pulizia[5][6]. Gli animali vengono qui stabulati per circa 5 anni, al termine dei quali vengono issati in superficie pronti per la vendita. Tuttavia, gli allevamenti sorti nello stretto hanno sollevato una serie di polemiche da parte degli ambientalisti[7][8][9][10][11][12], a causa dell'impianto a fini commerciali di una specie non autoctona.
Cucina
modificaLe sue carni hanno consistenza fibrosa ed un sapore piuttosto umami, in particolare il sifone grande e carnoso è apprezzato per il suo sapore saporito e la consistenza croccante.
In Cina, dove l'animale è molto apprezzato, viene cotto in pentola e servito caldo o in Hot pot.[13]. In Corea, vengono consumati sia crudi con salsa di peperoncino piccante, sia saltati in padella o come ingrediente di stufati e zuppe. Nella cucina giapponese, si predilige l'animale crudo, tagliato come sashimi e servito con salsa di soia e wasabi. Nei ristoranti più economici spesso è sostituito dal mollusco Tresus Keinae.
Note
modifica- ^ Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it.
- ^ a b Geoduck, su dictionary.reference.com, Dictionary.com. URL consultato il 29 marzo 2007.
- ^ Ess, Charlie, Toxin test gives live market a boost; quota also gets a significant bump, su nationalfisherman.com, National Fisherman. URL consultato il 1º agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2006).
- ^ Rebecca, et al. Goldburg, Marine Aquaculture in the United States, in Environmental Defense for Pew Oceans Commission, 2001.
- ^ Washington State Department of Health Office of Shellfish and Water Protection, su doh.wa.gov (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2009).
- ^ WDFW - Commercial Puget Sound Geoduck Regulations Archiviato il 27 dicembre 2008 in Internet Archive.
- ^ Protect Our Shoreline, su ProtectOurShoreline.org.
- ^ APHETI-Association to Protect Hammersley, Eld and Totten Inlets, su apheti.com. URL consultato il 5 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
- ^ Save Our Shoreline, su SaveOurShoreline.Net. URL consultato il 15 giugno 2019 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2018).
- ^ No Geoduck Farm, su NoGeoduckFarm.com (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2016).
- ^ Responsible Shellfish Farming BC, su responsibleshellfishfarming.ca (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2012).
- ^ Henderson Bay Shoreline Association, su hendersonbayshorelineassociation.com (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
- ^ (EN) The 'phallic' clam America sells to China
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Panopea generosa
- Wikispecies contiene informazioni su Panopea generosa
Collegamenti esterni
modifica- Galleria fotografica di allevamenti di geoduck nello stretto di Puget (PDF), su ProtectOurShoreline.org.
- ITIS Panopea generosa, su itis.gov.