Papaiano
Papaiano (già Papajano) è una località del comune italiano di Poggibonsi, nella provincia di Siena, in Toscana.
Papaiano frazione | |
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La via di Mocarello | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Siena |
Comune | Poggibonsi |
Territorio | |
Coordinate | 43°28′20.49″N 11°09′29.2″E |
Abitanti | 750[1] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 53036 |
Prefisso | 0577 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Geografia fisica
modificaLa località sorge sull'omonima collina di Papaiano, a nord-est della città capoluogo, tra i corsi d'acqua del borro di Malachecca (2 km)[2] e del borro di Papaiano (2 km)[3]. L'abitato si sviluppa dal poggio, dove si trova la chiesa medievale, lungo la strada di Mocarello, luogo dove è sorta una zona residenziale, che scende e va a saldarsi senza soluzione di continuità con il centro urbano di Poggibonsi.
Storia
modificaLa testimonianza più antica del borgo di Papaiano risale al 972, quando la locale chiesa intitolata a Sant'Andrea venne venduta al marchese Ugo di Toscana, il quale il 10 agosto 998 la donò a sua volta, insieme con il vicino castello di Papaiano, all'abbazia di Marturi.[4][5] Grazie alla presenza del castello, Papaiano conobbe nella prima metà del XII secolo un notevole sviluppo e qui si accampò l'imperatore Enrico II nel 1015.[6]
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaL'edificio di maggiore interesse della località è la chiesa di Sant'Andrea, conosciuta come San Rocco, e oggi sede della parrocchia dei Santi Rocco e Martino, che comprende anche la chiesa del vicino borgo di Luco.[4] La chiesa presenta una muratura a filaretto riferibile alla prima metà del XII secolo, e l'aspetto originario è ancora ravvisabile nonostante le modifiche avvenute nei secoli, le ultime risalenti agli anni tra il 1881 e il 1893.[5] Di particolare interesse, all'interno, è la pala d'altare affrescata a muro, opera di Filippo di Antonio Filippelli del 1492 raffigurante la Madonna col Bambino e santi.[7]
A Papaiano esisteva in passato una seconda chiesa intitolata a San Michele, citata in un documento del settembre 1089, tuttavia scomparsa.[4] Anche dell'antico castello di Papaiano sono rimaste poche tracce.
Cultura
modificaA settembre si festeggia, presso il giardino della chiesa di Papaiano, la festa patronale di San Rocco.
Geografia antropica
modificaLa località è composta da un nucleo storico, situato in posizione dominante sulla collina, e da un'area residenziale costruita alla fine del XX secolo che prende il nome di Mocarello dalla strada principale che la attraversa, via di Mocarello, dove in essa si incrociano via Mocarellino e le vie Belvedere e dell'Alloro. La via del Ginepro collega invece Mocarello con la località Piaggiole.
Note
modifica- ^ Parrocchia Santi Rocco e Martino a Papaiano, su banchedati.chiesacattolica.it. URL consultato il 18 gennaio 2018.
- ^ Borro di Malachecca, su sira.arpat.toscana.it. URL consultato il 18 gennaio 2018.
- ^ Borro di Papaiano, su sira.arpat.toscana.it. URL consultato il 18 gennaio 2018.
- ^ a b c Emanuele Repetti, «Papajano» in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 4, Firenze, pp. 55–56.
- ^ a b AA.VV., Chiese romaniche della Valdelsa. I territori della via Francigena tra Siena e San Gimignano, Empoli, Editori dell'Acero, 1996.
- ^ Ludovico Antonio Muratori, Antiquitates italicae medii aevi, Milano, Società Palatina, 1738.
- ^ Guide d'Italia. Toscana, Milano, Touring Club Italiano, 2012, p. 620.
Bibliografia
modifica- Guide d'Italia. Toscana, Milano, Touring Club Italiano, 2012, p. 620.
- AA.VV., Chiese romaniche della Valdelsa. I territori della via Francigena tra Siena e San Gimignano, Empoli, Editori dell'Acero, 1996.
- Ludovico Antonio Muratori, Antiquitates italicae medii aevi, Milano, Società Palatina, 1738.
- Emanuele Repetti, «Papajano» in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 4, Firenze, pp. 55–56.
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