Disambiguazione – Se stai cercando il film, vedi Paraninfo (film).

Paraninfo è un termine che deriva dalle parole greche paranymphos (παράνυμϕος) e paranymphios (παρανύμϕιος), composto di para- (παρά, «accanto», «presso») e -nymphe/-nymphios (νύμϕη/νυμϕιος, «sposa»/«sposo»)[1]. Il vocabolo è passato all'italiano attraverso il latino tardo paranymphus (al femminile, paranympha)[1].

Anticamente paranymphios era usato per indicare chi, nella cerimonia del matrimonio, accompagnava uno o entrambi gli sposi: generalmente era un amico fidato dello sposo che accompagnava la sposa alla nuova casa e che era presente sia nelle cerimonie nuziali greche che in quelle latine. La parola paranymphos(ἡ παράνυμϕος), invece, indicava la donna che assisteva la sposa e la accompagnava al letto nuziale[2] (quest'ultima figura, in latino, era chiamata pronŭba[1][3]. Per la figura maschile in latino esisteva anche, ma era poco comune, la parola pronŭbo[4]).

Col tempo la parola ha assunto anche significati diversi, con connotazioni negative: un secondo significato è quello di mezzano di matrimoni, in pratica la persona che li combina[2]. Un esempio di questa accezione negativa è visibile nel film Paraninfo, diretto da Amleto Palermi del 1934, in cui Angelo Musco interpreta la parte di un personaggio impegnato a far sposare coppie improbabili che poi inevitabilmente si separano attirandosi le ire di tutti.

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