Pararcus diepenbroeki

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Il pararco (Pararcus diepenbroeki) è un rettile marino estinto, appartenente ai placodonti. Visse nel Triassico medio (Anisico, circa 245 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati nei Paesi Bassi.

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Pararcus
Fossile di Pararcus diepenbroeki
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseSauropsida
SuperordineSauropterygia
OrdinePlacodontia
GenerePararcus
SpecieP. diepenbroeki

Descrizione

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Questo animale è noto per uno scheletro incompleto e disarticolato, sufficiente comunque a ricostruirne parzialmente l'aspetto. L'esemplare noto di Pararcus doveva essere lungo oltre 1,35 metri, una dimensione ragguardevole se raffrontata a quella di altri saurotterigi basali. Il corpo doveva essere di forma vagamente allungata, dotato di una lunga coda e di arti proporzionalmente più lunghi di quelli dei suoi stretti parenti, come Paraplacodus e Placodus. Pararcus possedeva una caratteristica unica (autapomorfia): l'espansione ventrolaterale degli archi neurali delle vertebre sacrali e presacrali posteriori, in cui erano incorporati i processi traversi. Il pube e l'ischio erano arrotondati e piatti. Nonostante la grande taglia, la generale scarsa ossificazione dello scheletro indica che l'animale non era pienamente cresciuto.

Classificazione

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L'unico scheletro noto di Pararcus proviene dal Muschelkalk inferiore di Winterswijk, nei Paesi Bassi, ed è stato descritto per la prima volta nel 2013. Pararcus è considerato un rappresentante basale dei placodonti, un gruppo di rettili acquatici tipici del Triassico, dotati di corpi relativamente massicci, zampe corte e crani dotati di denti robusti e spesso emisferici. La morfologia delle costole e la presenza di placche dermiche non unite fra loro indica che Pararcus non era un rappresentante dei ciamodontoidi (il gruppo più derivato di placodonti), bensì un placodonte basale affine a Placodus e Paraplacodus.

Stile di vita

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Pararcus viveva con tutta probabilità in mari bassi nei pressi della costa; doveva essere un buon nuotatore, a causa della notevole flessibilità della regione sacrale.

Bibliografia

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  • Klein, N.; Scheyer, T. (2013). "A new placodont sauropterygian from the Middle Triassic of the Netherlands". Acta Palaeontologica Polonica. doi:10.4202/app.2012.0147
  • During MAD, Voeten DFAE Schulp AS, Reumer JWF. In press. A possible Pararcus diepenbroeki vertebra from the Vossenveld Formation (Triassic, Anisian), Winterswijk, the Netherlands. Netherlands Journal of Geosciences. 1-6. DOI: 10.1017/njg.2016.7

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