Parco regionale di Veio

parco regionale italiano
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Il parco regionale di Veio è un'area naturale protetta che si trova nella provincia di Roma ed il suo territorio forma un triangolo delimitato dalla via Flaminia ad est, la via Cassia ad ovest e la provinciale Campagnanese a nord. Il territorio interessa il cosiddetto Agro Veientano, dominato dalla città etrusca di Veio e caratterizzato da interessanti elementi storici, naturalistici e paesaggistici.

Parco regionale di Veio
Tipo di areaParco regionale
Codice WDPA178975
Codice EUAPEUAP1034
Class. internaz.Categoria IUCN V: paesaggio terrestre/marino protetto
StatiItalia (bandiera) Italia
Regioni  Lazio
Province  Roma
Comunivedi testo
Superficie a terra15.000 ha
Provvedimenti istitutiviLegge Regionale N. 29 del 6 ottobre 1997
GestoreEnte Regionale Parco di Veio
PresidenteGiorgio Polesi
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale
Campo nel Parco di Veio
Fosso dei Costaroni (Formello)

I comuni interessati dal parco sono 9:

Monumenti e luoghi d'interesse

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  • la villa romana di Campetti, rovine archeologiche che si estendono per 10.000 metri quadrati, in cui si riconoscono una cisterna e un ninfeo
  • una zona funeraria, nella quale resta accessibile la tomba delle anatre
  • la Mola di Isola Farnese, mulino dei primi del Novecento con il suo Fosso della Mola
  • Fosso Piordo o cascata della Mola, piccola cascata nei pressi del mulino; la cascata cinge la zona ove si trovava l'antica Veio, la cascata si divide in due parti, la prima, più piccola, che si getta nuovamente dopo alcuni metri, la seconda, da un'altezza di circa 20 metri[1]
  • Il biotopo del Follettino

Si distinguono varie tipicità a seconda del carattere della zona.

Nell'area centro settentrionale del parco, con boschi di tipo mesofilo e meso-termofilo, si possono riconoscere: il cerro (Quercus cerris), l'acero (Acer campestre), il carpino nero (Ostrya carpinifolia), il bagolaro (Celtis australis), l'orniello (Fraxinus ornus), il castagno (Castanea sativa), il carpino bianco (Carpinus betulus), il leccio (Quercus ilex), roverella (Quercus pubescens).

Nel sottobosco sono presenti: il biancospino (Crataegus monogyna), il corniolo (Cornus mas), la sanguinella (Cornus sanguinea), il ligustro (Ligustrum vulgare), la berretta da prete (Euonymus europaeus), il rovo (Rubus ulmifolius), il prugnolo (Prunus spinosa), la rosa di S. Giovanni (Rosa sempervirens), la primula (Primula veris), la melissa (Melittys melissophyllum), il gigaro chiaro (Arum italicum), la viola mammola (Viola alba), l'euforbia delle faggete (Euphorbia amygdaloides), l'anemone degli Appennini (Anemone apennina), l'edera (Hedera helix), la vitalba (Clematis vitalba) e l'asparago selvatico (Asparagus acutifolius).[2]

Mammiferi[3]
Cinghiale (Sus scrofa)
Volpe (Vulpini)
Daini (Dama dama)
Lepre italica (Lepus corsicanus)
Lepre europea (Lepus europaeus)
Lupo (Canis lupus)
Riccio (Erinaceinae)
Istrice (Hystrix cristata)
Moscardino (Muscardinus avellanarius)
Talpa
Scoiattolo
Uccelli[4]
Picchi:
Torcicollo (Jynx torquilla)
Picchio verde (Picus viridis)
Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major)
Passeriformi
Usignolo di fiume (Cettia cetti)
Ballerina gialla (Motacilla cinerea)
Allodola (Alauda arvensis)
Strillozzo (Emberiza calandra)
Cappellaccia (Galerida cristata)
Pigliamosche (Muscicapa striata)
Altri uccelli:
Gallinella d'acqua (Gallinula chloropus)
Pavoncella (Vanellus vanellus)
Fagiano comune (Phasianus colchicus)
Quaglia (Coturnix coturnix)
Anfibi[5]
Urodeli:
Salamandra pezzata (Salamandra salamandra)
Tritone italico (Lissotriton italicus)
Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina perspicillata)
Rettili[6]
Serpenti:
Biscia dal collare (Natrix natrix)
Biscia tassellata (Natrix tessellata)
Vipera comune (Vipera aspis)
Saettone (Zamenis longissimus)
Cervone (Elaphe quatuorlineata)
Colubro liscio (Coronella austriaca)
Colubro dai riccioli (Coronella girondica)
Tartarughe e testuggini:
Tartaruga palustre europea[5] (Emys orbicularis)
Testuggine dalle orecchie gialle (Trachemys scripta scripta)
Testuggine di Hermann (Testudo hermanni)
Lucertole:
Lucertola campestre (Podarcis siculus)
Ramarro
Lucertola muraiola (Podarcis muralis)
Altri rettili:
Orbettino (Anguis fragilis)
Luscengola (Chalcides chalcides)
Geco verrucoso (Hemidactylus turcicus)
Geco dei muri mediterraneo (Tarentola mauritanica)
Insetti[7]
Varie farfalle:
Farfalle diurne:
Arge (Melanargia arge)
Polissena (Zerynthia polyxena)
Aristolochia rotonda (Aristolochia rotunda)
Farfalle notturne:
Cilix hispanica
Eupithecia inturbata
Araeopteron ecphaea

Cultura

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Nel parco di Veio sono state girate alcune scene del film Sexum superando - Isabella Morra (2005), diretto da Marta Bifano, con Micaela Ramazzotti e Pino Calabrese.[8]

Nel parco vi sono vari musei[9]

  • Museo Civico Archeologico di Campagnano;
  • Museo dell'agro veientano;
  • Museo di Casale Malborghetto;
  • Museo della civiltà contadina Casolare 311
  1. ^ Cascata della Mola, su rerumromanarum.com. URL consultato il 7 ottobre 2022.
  2. ^ Fonte: Sito del Parco di Veio Archiviato il 1º luglio 2009 in Internet Archive.
  3. ^ Mammiferi
  4. ^ Uccelli
  5. ^ a b Anfibi
  6. ^ Rettili
  7. ^ Insetti
  8. ^ Isabella Morra - Gli altri luoghi [collegamento interrotto], su basilicatadautore.it. URL consultato il 9 luglio 2016.
  9. ^ Musei

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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