Partenavia P-86 Mosquito
Il Partenavia P.86 Mosquito era un aeroplano civile per addestramento a due posti, realizzato nel corso degli anni ottanta del XX secolo, e rimasto allo stadio di prototipo.[2]
Partenavia P.86 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da addestramento |
Equipaggio | 2 |
Progettista | Luigi Pascale |
Costruttore | Partenavia |
Data primo volo | 27 aprile 1986 |
Esemplari | 1 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 6,54 m |
Apertura alare | 10 m |
Altezza | 2,85 m |
Peso max al decollo | 500 kg |
Propulsione | |
Motore | 1 KFM 112M |
Potenza | 60 hp (46 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 175 km/h |
Autonomia | 655 km |
Tangenza | 4 000 m |
dati tratti da Jane's All The World's Aircraft 1988–89[1] | |
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Storia del progetto
modificaProgettato dall’ingegnere Luigi Pascale della Partenavia, società allora facente parte del gruppo gruppo Aeritalia, come velivolo da addestramento leggero biposto destinato al mercato dell'aviazione civile. Il prototipo effettuò il suo primo volo il 27 aprile 1986.[1]
Descrizione tecnica
modificaIl Partenavia P.86 Mosquito era un monoplano ad ala alta con trave di coda a doppio impennaggio verticale.[3] Il carrello d'atterraggio era triciclo, anteriore, fisso. La cabina di pilotaggio, cui si accedeva da una porta situata su ambo i lati della fusoliera, poteva accogliere fianco a fianco allievo pilota ed istruttore.[1] Il propulsore era un KFM 112M[N 1][3] a 4 cilindri, raffreddati ad aria, erogante la potenza di 60 hp (46 kW), ed azionante un’elica bipala.
Impiego operativo
modificaPer la costruzione in serie del modello P.86 Mosquito, nel corso del 1988 la Partenavia fondò in joint venture, insieme alla Tecnam e alla Avio Interior, la società Aviolight con lo scopo di produrre una serie iniziale[N 2] di 100 velivoli P.86, dotati di più potenti propulsori Limbach L2000[N 3] da 75 hp (56 kW), in vista di ulteriori sviluppi.[1] A causa di problemi finanziari,[N 4] che portarono la Partenavia al fallimento nel corso dello stesso anno, il prototipo rimase l’unico esemplare prodotto.[4]
Note
modificaAnnotazioni
modifica- ^ In alternativa era prevista l’installazione del Continental O-160.
- ^ Il costo del velivolo variava dai 50 ai 60 milioni di lire dell’epoca.
- ^ Il motore Limbach L2000 fu provato in volo sull’unico prototipo costruito.
- ^ Sulla rivista Flight International del 31 maggio 1986 apparve la notizia che era in corso la costruzione di parti per la realizzazione di 10 esemplari da destinare all'esportazione sul mercato civile indiano.
Fonti
modifica- ^ a b c d Taylor 1989, p. 160.
- ^ Taylor 1989, p. 916.
- ^ a b Flight International n.4003, 22 march 1986, p. 19.
- ^ Simpson 1995, p. 276.
Bibliografia
modifica- (EN) R.W. Simpson, Airlife's General Aviation, Shrewsbury, Airlife Publishing, 1995.
- (EN) John W. R. Taylor, Jane's All The World's Aircraft 1988–89, Coulsdon, UK, Jane's Defence Data, 1988, ISBN 0-7106-0867-5.
- (EN) Michael J. H. Taylor, Jane's Encyclopedia of Aviation, London, Studio Editions, 1989.
Periodici
modifica- (EN) Partenavia Rolls Out Mosquito, in Flight International, vol. 129, n. 4003, Sutton, Transport Press, 22, p. 19.
Collegamenti esterni
modifica- luftfahrt-archiv.de
- Flight International, Partenavia Rolls Out Mosquito, su flightglobal.com, marzo 1986. URL consultato il 16 febbraio 2010.