Partita di gioco piano
La partita di gioco piano è un'apertura nel gioco degli scacchi caratterizzata dalle mosse:
- e4 e5
- Cf3 Cc6
- Ac4 Ac5
- d3
Partita di gioco piano | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Mosse | 1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ac4 Ac5 4.d3 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Codice ECO | C50 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Evoluzione di | Apertura di gioco aperto | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Secondo alcuni autori l'aperura è definita "partita di giuoco piano" alla terza mossa, per poi evolversi in partita italiana in caso di 4.c3 o in giuoco pianissimo in caso di 4.d3. L'espressione "gioco piano" è stata in passato utilizzata anche genericamente per riferirsi a ogni tipo di apertura scacchistica che non prevedesse gambetti.
Analisi
modificaLa partita di gioco piano è molto simile alla partita italiana, caratterizzata dallo sviluppo in c4 dell'alfiere di re bianco, direttamente puntato contro f7, il punto più debole dello schieramento nero. Di fatto si tratta di un impianto classico, molto in voga nel XX secolo, soprattutto fino agli anni sessanta-settanta.
Molto semplice nell'idea di base (quella di creare pressione sul futuro arrocco avversario), questa variante risulta alquanto meno aggressiva rispetto alla partita italiana, perché qui il pedone "d" collocato in d3, oltre a liberare la strada all'alfiere c1, viene usato solo per difendere il pedone e4; al contrario, nell'italiana, il pedone "d" viene di solito spinto direttamente in d4, grazie al sostegno del pedone "c" in c3, in modo da minare il centro nero.
Qualora il nero lo catturi con exd4, il bianco è in grado di ricostituire i due pedoni centrali ricatturando con il pedone c3 (cxd4). Nel gioco piano, invece, lo sviluppo segue un corso più tranquillo, generalmente caratterizzato dal piazzamento naturale del cavallo b1 in c3, dall'arrocco corto e da un controllo del centro senza occuparlo fisicamente con i pedoni; l'attacco, realizzato in fase avanzata, si sviluppa generalmente sulle ali.
Il nero, grazie ad un maggiore controllo sulla casa d4, rispetto all'avversario ha meno problemi a sviluppare il gioco e può anche scegliere di giocare in modo simmetrico per un certo numero di mosse, imitando l'avversario. In aggiunta, dato che il pedone d3 impedisce all'alfiere bianco c4 di ritirarsi, se il nero lo desidera può costringere l'avversario al cambio forzato di tale pezzo, attaccandolo ripetutamente con il cavallo c6 e con i pedoni. Il gioco piano, in alcuni casi, può rientrare nella partita italiana, se viene giocata c2-c3 prima di sviluppare il cavallo b1, collocando questo in un secondo tempo.
Le principali linee di sviluppo sono le seguenti:
variante posizionale
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variante di cambio
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variante Canal
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Bibliografia
modifica- Giorgio Porreca, Manuale teorico-pratico delle aperture, Milano, Mursia, 1971, ISBN 88-425-1196-X.
- David Hooper e Ken Whyld, The Oxford Companion to Chess, Oxford university press, 1996, ISBN 9780192800497.