Passaggio di Agulhas
Il passaggio di Agulhas è una piana abissale situata a sud del Sud Africa e localizzata tra il banco di Agulhas e il plateau di Agulhas.
Ha una larghezza di 50 km e mette in comunicazione la valle di Natal e il bacino Transkei a nord, con il bacino di Agulhas a sud; è l'unica connessione sotto costa tra la parte sudoccidentale dell'Oceano Indiano e la parte meridionale dell'Oceano Atlantico.[2]
Geologia
modificaLa formazione del passaggio di Agulhas fu originata dalla frammentazione del supercontinente Gondwana avvenuta circa 160 milioni di anni fa e con il sollevamento del bacino della Somalia e del bacino del Mozambico, un evento associato con la formazione del fondale oceanico nel Mare di Weddell.[2]
Tra il banco di Agulhas e il passaggio di Agulhas la zona di separazione tra crosta e mantello terrestre (la discontinuità di Mohorovičić, comunemente abbreviata in Moho) risale da 25 a 14 km su un'estensione di 50 km, che è normale per un margine continente-oceano. Lo spessore della crosta al di sotto del passaggio varia da 6 a 10 km che è pure normale per la crosta oceanica. È tuttavia possibile che il flusso vulcanico della grande provincia ignea del plateau di Agulhas abbia aggiunto materiale della crosta al passaggio di Agulhas (tra 160 e 120 milioni di anni fa) durante la formazione della grande provincia ignea (100-80 Ma) e che la crosta al di sotto del passaggio fosse in origine più sottile.[3][4]
Gli strati sedimentari sono molto sottili nella parte occidentale del passaggio di Agulhas, in alcuni posti hanno uno spessore di soli 8 metri. Nella parte centrale del passaggio invece possono raggiungere i 1330 m e formano dei depositi sedimentari. La parte meridionale è affetta da assottigliamento e erosione.[5]
Note
modificaBibliografia
modifica- N. Parsiegla, J. Stankiewicz, K. Gohl, T. Rydberg e G. Uenzelmann-Neben, Southern African continental margin: Dynamic processes of a transform margin, in Geochemistry, Geophysics, Geosystems, vol. 10, n. 3, 2009, DOI:10.1029/2008GC002196.
- P. Schlüter e G. Uenzelmann-Neben, Reconstruction of oceanic currents and climate change in the Transkei Basin, South African gateway (PDF), Alfred-Wegener-Institut für Polar- und Meeresforschung, Bremerhaven, 2007. URL consultato il 12 novembre 2016.
- J. Stankiewicz e M. de Wit, 3.5 billion years of reshaped Moho, southern Africa (PDF), in Tectonophysics, vol. 609, 2013, pp. 675–689, DOI:10.1016/j.tecto.2013.08.033. URL consultato il 12 novembre 2016.
- G. Uenzelmann-Neben e K. Huhn, Sedimentary deposits on the southern South African continental margin: Slumping versus non-deposition or erosion by oceanic currents? (PDF), in Marine Geology, vol. 266, 2009, pp. 65-79, DOI:10.1016/j.margeo.2009.07.011. URL consultato il 12 novembre 2016.