Piero Pastore

calciatore, allenatore di calcio e attore cinematografico italiano (1903-1968)
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Pietro Mario Pastore, detto Piero (Padova, 3 aprile 1903[1]Roma, 8 gennaio 1968) è stato un calciatore, allenatore di calcio e attore cinematografico italiano.

Piero Pastore
Piero Pastore alla Juventus negli anni venti
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1936 - giocatore
19?? - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1920-1923Padova20 (4)
1923-1927Juventus66 (55)
1927-1929Milan59 (39)
1929-1931Lazio57 (23)
1931-1932Milan30 (13)
1932-1934Lazio18 (9)
1932-1934Lazio II2 (2)
1934-1935Perugia3 (2)
1935-1936Roma4 (1)
Nazionale
1927Italia (bandiera) Italia B2 (2)
1928Italia (bandiera) Italia0 (0)
Carriera da allenatore
1941-1943VV.FF. Roma
1949Tivoli
Palmarès
 Olimpiadi
BronzoAmsterdam 1928
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Carriera

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Giocatore

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Pastore segna in scivolata il gol dell'1-0 nella finale Lega Nord Juventus-Bologna della Prima Divisione 1925-1926

Debuttò nel calcio a 15 anni con la maglia della squadra della sua città natale, il Padova. Nel 1923 passò alla Juventus e fino al 1927 vi ha collezionato 66 presenze in prima squadra, segnando 55 reti. In seguito vestì le maglie del Milan, della Lazio, del Perugia e della Roma dove chiuse la carriera nel 1936.

Nel 1927 il calciatore dovette affrontare, insieme al compagno di squadra Federico Munerati, un'accusa di combine in merito al caso Allemandi, da cui entrambi uscirono con un semplice richiamo ufficiale da parte del presidente federale Leandro Arpinati.[2]

Convocato in Nazionale, vinse nel 1928 la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Amsterdam. Giocò anche in Nazionale B, nella prima partita della rappresentativa, terminata con la vittoria ad Esch-sur-Alzette del 17 aprile 1927 degli azzurri sulla Nazionale del Lussemburgo per 5-1[3].

Finita la carriera di calciatore intraprese una breve avventura come allenatore della squadra dei Vigili del Fuoco di Roma e successivamente del Tivoli[4].

Nel 1928, dal 5 agosto al 5 settembre, aggregato al Brescia, disputò con la maglia delle rondinelle una tournée in terra americana. Salpati dal porto di Genova il 23 luglio 1928 sul transatlantico Duilio raggiunsero New York dopo 10 giorni di navigazione e in 30 giorni disputarono 9 partite; Piero Pastore scese in campo 5 volte realizzando altrettante reti.[5]

Palmarès

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Giocatore

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Juventus: 1925-1926

Nazionale

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Amsterdam 1928

Mentre è ancora giocatore, ha l'occasione di debuttare nel cinema al termine dell'epoca muta, dove partecipa a due film nel biennio 1929-30: Ragazze non scherzate e La leggenda di Wally. Nel periodo sonoro partecipa a un'ottantina di pellicole, ricoprendo una volta sola il ruolo del protagonista: nel film Acciaio, del 1933, diretto da Walter Ruttmann e sceneggiato, tra gli altri, da Mario Soldati. In seguito ricoprirà spesso piccoli ruoli anche in due celebri pellicole, Vacanze romane (1953) e Barabba (1961), parteciperà ad alcuni film con Totò (Arrangiatevi e Signori si nasce) e chiuderà la sua seconda carriera alla metà degli anni sessanta con due film di fantascienza diretti da Antonio Margheriti. Nel 1964, dato il suo passato di calciatore, viene chiamato da Lucio Fulci per un ruolo di calciatore amatoriale, sebbene già sessantenne, nel film I maniaci.

Filmografia parziale

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Piero Pastore nel 1953
  1. ^ Immagine della lapide tratta da Magliarossonera.it
  2. ^ Matteo Di Medio, 1926-27: Quando il calcio italiano scoprì il sospetto di combine, su iogiocopulito.ilfattoquotidiano.it, 13 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  3. ^ La Stampa, 18 aprile 1927, pagina 2
  4. ^ Pastore allenatore del Tivoli, Il Littoriale, n.121, 21 maggio 1949, p. 5.
  5. ^ Valgoglio.

Bibliografia

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  • Giuseppe Valgoglio, Il volo delle rondinelle, Edizioni del Moretto, 1986, pp. 30-37.
  • Marco Bencivenga, Ciro Corradini; Carlo Fontanelli, Tutto il Brescia - 1911-2007, tremila volte in campo, Geo Edizioni, 2007, p. 98.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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