Pinus arizonica
Il pino dell'Arizona (Pinus arizonica Engelm., 1879), è una specie di pino, appartenente alla famiglia delle Pinaceae, originaria degli Stati Uniti (Arizona e Nuovo Messico) e del Messico (principalmente della Sierra Madre Occidentale).[1]
Pino dell'Arizona | |
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Esemplari di Pinus arizonica in natura | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Pinophyta |
Classe | Pinopsida |
Ordine | Pinales |
Famiglia | Pinaceae |
Genere | Pinus |
Specie | P. arizonica |
Nomenclatura binomiale | |
Pinus arizonica Engelm., 1879 | |
Sinonimi | |
Nomi comuni | |
(IT) Pino dell'Arizona | |
Areale | |
Etimologia
modificaIl nome generico Pinus, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare dall'antica radice indo-europea *pīt = resina.[2] Il nome specifico arizonica fa riferimento allo stato americano in cui venne identificata la specie.
Descrizione
modificaPortamento
modificaAlbero alto fino a 35 m con tronco massiccio e diritto, che può raggiungere 1,2 m di diametro, inizialmente a portamento piramidale, poi con cima appiattita, a chioma aperta; i rami, robusti, sono a portamento aggiottante per quelli del primo ordine, gli altri a portamento ascendente. I virgulti sono pruinosi, di colore arancione-marrone che con l'età diventa grigio-marrone scuro, con scaglie brattee decorrenti.[3]
Foglie
modificaLe foglie sono aghiformi, disposte a ciuffi nelle parti terminali dei rami e fascicolate in numero di 3-5, di colore verde scuro, lunghe 12-22 cm, spesse e rigide; gli stomi sono presenti su tutti i lati, i canali resiniferi sono 6-10, mediali, e con due distinti fasci vascolari. Gli aghi persistono per 2-3 anni.[3]
Fiori
modificaSono strobili maschili inizialmente gialli, poi gialli-marroni a maturazione, lunghi 1,5-2 cm, disposti in fitti gruppi sulle parti terminali dei giovani germogli.[3]
Frutti
modificaLe pigne sono lunghe 6-9 cm, in numero di 1-3 su peduncoli corti e robusti, e di colore rosso-marrone chiaro a maturità; di forma ovoidale-conica, simmetriche, dalle punte con margini arrotondati e lisci, presentano apofisi sollevate, armate di ricurve spine slanciate. I semi sono ovali, lunghi 6 mm, marroni-scuri, con parte alata articolata, lievemente schiacciati in punta. I cotiledoni sono 7-9.[3]
Corteccia
modificaLa corteccia è inizialmente rugosa e a scaglie, di colore marrone scuro, poi con il tempo grigio-marrone scuro, spessa sui 4-5 cm, profondamente solcata e divisa in grosse placche.[3]
Distribuzione e habitat
modificaVegeta ad altitudini comprese tra i 1300 e i 3000 m, su diversi substrati, ma le formazioni più vigorose si ritrovano nelle vallate e altopiani caratterizzati da suoli profondi, in foreste moderatamente aride o mesofile. Il clima di riferimento è moderatamente piovoso (700-900 mm annui), con prevalenti precipitazioni invernali e temperature non eccessivamente rigide. Può formare foreste pure, ma più frequentemente si ritrova in foreste miste associata a Quercus sideroxyla, P. engelmannii, P. teocote, P. durangensis, P. strobiformis, occasionalmente con Juniperus flaccida e Juniperus deppeana.[1]
Tassonomia
modificaÈ stata spesso trattata dai botanici come varietà di P. ponderosa, specie morfologicamente simile, ma recentemente viene accettato il rango di specie distinta, con possibile introgressione in Arizona e Nuovo Messico.[3] Vengono accettate (anche se in maniera controversa) due varietà:[4]
- Pinus arizonica var. ornelasii - endemica del Messico
- Pinus arizonica var. stormiae - endemica del Messico
Sinonimi
modificaSono stati riportati i seguenti sinonimi:[4]
- Pinus ponderosa subsp. arizonica (Engelm.) A.E.Murray
- Picea ponderosa var. arizonica (Engelm.) Shaw
Usi
modificaIl suo legno riveste particolare importanza economica nel Messico: viene utilizzato in edilizia per la realizzazione di infissi, porte, scale, pavimentazioni, binari, pannelli e per la fabbricazione di mobili, arredi lignei, casse e oggetti di legno. Tuttavia ultimamente queste attività economiche sono in difficoltà a causa dello sovra-sfruttamento delle foreste e della difficoltà di metodi di riforestazione sostenibili. In orticoltura, a parte pochi impianti di prova, questa specie ha una importanza residuale.[1]
Conservazione
modificaNonostante l'intenso sfruttamento, la varietà-tipo di questa specie è ubiquitaria e comune nella Sierra Madre Occidentale, ed è pertanto classificata come Specie a rischio minimo (least concern) nella Lista rossa IUCN.[1]
Note
modifica- ^ a b c d e (EN) Farjon, A. 2013, Pinus arizonica, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Pinus, su American Conifer Society. URL consultato il 12 ottobre 2020.
- ^ a b c d e f Pinus arizonica Engelmann ex Rothrock 1878, su The Gymnosperm Database. URL consultato il 12 ottobre 2020.
- ^ a b Pinus arizonica Engelm., in Plants of the world. URL consultato il 12 ottobre 2020.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pinus arizonica
- Wikispecies contiene informazioni su Pinus arizonica
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Pinus arizonica Engelm., su BHL. URL consultato il 12 ottobre 2020.
- (EN) Pinus arizonica / Arizona pine, su American Conifer Society. URL consultato il 12 ottobre 2020.