Pio Fedi
Pio Fedi (Viterbo, 31 maggio 1816 – Firenze, 1º giugno 1892) è stato uno scultore italiano.
Biografia
modificaSi formò all'Accademia di Belle Arti di Firenze ed ebbe modo di visitare anche Vienna, per due anni, dal 1837 al 1838. Fin dalla sua gioventù la sua produzione è particolarmente ricca di disegni e bozzetti.
In quegli anni a Firenze si scontravano due correnti in scultura, e lui seguì prima la linea purista per poi avvicinarsi a quella del realismo ideale.
Scolpì due sculture per il loggiato degli Uffizi (Nicola Pisano - firmata - e Andrea Cesalpino), ma il suo lavoro più noto è il Ratto di Polissena, dal vivo dinamismo, unica scultura moderna scelta per figurare nella Loggia della Signoria (1866).
Tra le molte opere si ricordano anche la Libertà della Poesia per il monumento funebre di Giovan Battista Niccolini in Santa Croce (probabile ispirazione per la celebre Statua della Libertà di Bartholdi[1]), il disegno del Monumento al Generale Manfredo Fanti in Piazza San Marco a Firenze, o la statua di Pietro Torrigiani nel Giardino Torrigiani.
Nel 1876, ricostruì i leoni della fontana di Piazza delle Erbe, di Viterbo.
Il suo studio si trovava dal 1842 in via dei Serragli, nella ex-chiesa dello scomparso monastero di Santa Chiara che ancora oggi viene indicata come la Galleria Pio Fedi.
È sepolto nel cimitero monumentale dell'Antella.
Note
modifica- ^ La Statua della Libertà di New York? Ispirata da un'opera che si trova a Firenze, su firenze.repubblica.it, 24 maggio 2019.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pio Fedi
Collegamenti esterni
modifica- Fédi, Pio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mario Tinti, FEDI, Pio, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Fédi, Pìo, su sapere.it, De Agostini.
- Giovanna Mencarelli, FEDI, Pio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 45, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1995.
- Pio Fedi, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 49496427 · ISNI (EN) 0000 0000 8128 3073 · SBN RMSV030482 · BAV 495/215914 · CERL cnp00566338 · ULAN (EN) 500010772 · LCCN (EN) n2010059327 · GND (DE) 121752984 · BNF (FR) cb14968213b (data) |
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