Pirrotite
La pirrotina o pirrotite è un minerale molto comune composto da solfuro di ferro (Fe1-xS), dove x è un numero che va da 0 a 0,17, dato che tra gli atomi di ferro e zolfo non vi è un rapporto preciso di 1:1[1], che prende il nome dal termine greco pyros (fuoco) poiché produce scintille se percosso con un pezzo di metallo, ma in quantità minore della pirite.
Spesso viene chiamata pirite magnetica.
Pirrotite | |
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Classificazione Strunz | 2.CC.10 |
Formula chimica | Fe1-xS (x=0-0,17) |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | dimetrico |
Sistema cristallino | esagonale |
Parametri di cella | a = 12,811 Å, b = 6,87 Å, c = 11,885 Å |
Gruppo puntuale | 6m2 |
Gruppo spaziale | P62c |
Proprietà fisiche | |
Densità | 4,58-4,65 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 4 |
Sfaldatura | imperfetta o assente |
Frattura | concoide |
Colore | giallo-bruno bronzo; all'aria bruno tombac |
Lucentezza | metallica intensa |
Opacità | opaca |
Striscio | da grigio a grigio-neri |
Diffusione | relativamente rara |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Aspetto cristallino
modificaIn blocchi compatti, di colore bronzeo o in cristalli esagonali.[1]
Giacitura e origine
modificaIn vari giacimenti di metallo associati a vari altri solfuri, specialmente di nichel, ferro, piombo e zinco nelle Alpi.[1]
Forma in cui si presenta in natura
modificaUna serie di pirrotine che vanno da un termine stechiometrico di un rapporto ferro-zolfo 1:1 viene chiamata troilite, si può arrivare a termini di 5-6% di eccesso di zolfo, ma si può avere anche il fenomeno opposto con l'eccesso di ferro, caso in cui il minerale viene chiamato mackinawite. La troilite si presenta sotto forma di nuduli brunastri, tra cui nei meteoriti, ma anche in miniere. La pirrotina, invece, generalmente si trova soprattutto in blocchi compatti di colore tuttalpiù bronzeo, nei campioni freschi si può notare anche un colore biancastro, tuttavia i cristalli sono rari con struttura esagonale con delle striature, i cristalli sono tozzi e tabulari. Alcuni campioni cristallizzati hanno la forma di rosette per effetto dell'orientamento dei singoli cristalli. La pirrotina risulta fortemente paramagnetica: una calamita riesce ad attrarre più facilmente la polvere di questo minerale rispetto ai cristalli più o meno grandi, un ago di una bussola può essere deviato da un campione di questo minerale.[1]
Miniere principali
modifica- Sulle Alpi: a Brinnestock nel cantone di Uri, sul Monte Ceneri, sul tratto alpino del gasdotto Olanda-Italia (cioè nel tratto tra Obergestein nel Vallese e la Val Formazza, nella Valsesia e nella Valmaggia, nella penisola di Piona presso Colico e l'Alpe Sommafiume di Dervio, nel comune di Varallo (provincia di Vercelli), ad Ornavasso e Candoglia (entrambi provincia del Verbano-Cusio-Ossola).[1]
- In altre zone italiane: a Traversella presso Ivrea, nei lapilli del Vesuvio e del Monte Somma.[1]
- Altre miniere: in Jugoslavia a Trepča presso Korovska Mitrovica, in Romania a Herja nella Kisbànya, a Santa Eulalia nel Chihuahua in Messico, nella miniera di Morro Velho presso Ouro Preto nel Minas Gerais in Brasile e nella miniera di Bluebell nella Columbia Britannica in Canada.[1]
Utilizzo della pirrotite
modificaEstrazione di zolfo dal minerale per la produzione di acido solforico e acido solfidrico.
La pirrotite nella storia
modificaAnticamente veniva confusa con la pirite data la sua somiglianza col minerale.
Solo recentemente è stata scoperta la differenza dei 2 minerali mediante analisi chimiche.
Note
modifica- ^ a b c d e f g Carlo Maria Gramaccioli, Pirrotina, in Come collezionare i minerali dalla A alla Z volume I, Milano, Alberto Peruzzo Editore, 1988, p. 93-95.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla pirrotite
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Pyrrhotite Mineral Data, su webmineral.com.